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Milano pronta a introdurre i limiti a 30 km/h: ecco quando scatteranno

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A quanto pare ci siamo, anche la capitale della moda italiana, ovvero Milano, vedrà regolamentare la velocità del flusso veicolare a 30 km/h per tutta la città. Il provvedimento è destinato a entrare in vigore dal primo gennaio 2024. Nonostante questo saranno escluse solo alcune arterie, dove sarà possibile continuare a viaggiare a 50 km/h.

Milano ha scelto di aggiungersi all’elenco delle “città 30”, ovvero quelle in cui il limite di velocità non deve superare i 30 km/h in nome della sicurezza di tutti gli utenti della strada. Quindi dopo Bologna e Torino, ora tocca alla città meneghina ma non da subito. Il provvedimento non sarà infatti immediato, visto che entrerà in vigore a partire da gennaio 2024, come da circolare uscita da Palazzo Marino nella serata del 9 gennaio 2023. A differenza di quanto accaduto in altre città del nostro Paese, la misura non sarà contingentata al centro o alcune arterie, ma dovrà essere rispettata in tutto il territorio del capoluogo lombardo, come già accaduto a Parigi e Bruxelles.

L’amministrazione comunale ha deciso di preparare i residenti e non, come le numerose persone che ogni giorno raggiungono la città per motivi di lavoro a un passo così importante, attraverso la creazione di un’apposita campagna di comunicazione. “La campagna – recita il testo comunale – dovrà essere basata su un dossier, redatto da Amat, che contenga tutti gli elementi tecnici utili a comprendere quanto il limite dei 30 chilometri orari in una città sia una grande opportunità per tutti”.

L’idea si basa su Parigi e Bruxelles

Per rendere del tutto effettivo il provvedimento, risulterà necessario installare nuovi autovelox, che serviranno a individuare gli automobilisti più indisciplinati, oltre ad intensificare i controlli della Polizia Locale. Alcune “Zone 30” a Milano risultavano essere già presenti ed attive, ma anche queste ultime potrebbero avere un cambiamento. Il Consiglio Comunale vorrebbe infatti farle diventare addirittura “Zone 20” o “Zone residenziali”, passando per la creazione di nuovi arredi che consentano di moderare ulteriormente la velocità. Almeno per questo non si ha ancora l’approvazione della norma, ma visto che si tratta di una proposta lanciata dalla maggioranza non sembra vi saranno grosse opposizioni al riguardo.

L’idea che ha in mente l’amministrazione comunale milanese sembra in linea con quanto accaduto a Parigi e Bruxelles, dove risultano essere pochissime le strade escluse dal limite. Solo in alcune arterie di scorrimento sarà possibile circolare ancora a 50 km/h, diventando quasi un lusso che un vincolo.

Giusti i limiti davanti alle scuole, estenderli alla città è follia

Con questi provvedimenti si spera di arrivare a ridurre il numero di incidenti che si verificano in città, il cui numero sempre troppo alto vede una grossa fetta di velocità troppo elevata. Un’idea confermata anche dal rapporto ACI-ISTAT secondo cui il 70% dei sinistri avviene in città. In ambito urbano il numero dei morti è pari al 49,7%, mentre i feriti arrivano a quota 69,7%.

L’opposizione, in quanto tale, ha votato contro il provvedimento, ritenendolo difficile da rispettare in una grande città. L’idea è risultata essere condivisa anche dall’ACI di Milano: “Rendere Milano zona a 30 all’ora è un andare indietro, non avanti – commenta il Presidente Geronimo La RussaIntrodurre i limiti davanti alle scuole e in alcuni quartieri è sensato, ma estenderli a tutta la città è una follia. Mi auguro che l’approvazione di questo ordine del giorno rimanga una lettera di intenti e che alla fine prevalga il buon senso”.

Alessio Richiardi

Attualmente indeciso se ha preso prima in mano un volante o una penna, probabilmente entrambe, date le due mani. Così è nato l'amore per i motori e per il giornalismo. Papà sempre attento a tutto ciò che riguarda i bimbi in auto ed i seggiolini, ma anche alle auto tuning utilizzabili tutti i giorni

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