Abbiamo appurato come la nuova Classe E berlina, giunta alla decima generazione (seppur con nomi diversi prima del 1984), sia un concentrato di tecnologia, innovazione e sicurezza. Coloro che necessitassero di spazio extra, oggi possono puntare sulla Mercedes Classe E 220d SW, giunta “solo” alla sesta generazione. Invece prima assoluta è la Classe E All-Terrain, oggetto della nostra prova. L’idea non è innovativa in assoluto, ma lo è per il Marchio della Stella, che con questa vettura fonde SUV e Station Wagon in una cosa sola.
Le sospensioni pneumatiche Air Body Control (di serie) le permettono di raggiungere un’altezza massima da terra di 15,6 cm, che insieme alla trazione integrale 4MATIC la rendono inarrestabile anche sui terreni mediamente difficili, garantendo comfort e libertà in ogni situazione.
Anche il design si ispira all’offroad: a livello estetico, la caratteristica più appariscente del frontale è la mascherina a due lamelle in stile SUV con Stella centrale integrata. L’aspetto è stato irrobustito attraverso il paraurti anteriore indipendente suddiviso in tre parti, con la sezione superiore in tinta con la vettura, mentre quella inferiore in materiale sintetico nero zigrinato. Nella vista laterale (lunghezza di 495 cm per 186 di larghezza) spiccano i rivestimenti neri dei passaruota, che distinguono chiaramente la Classe E All-Terrain. Lo stesso vale per i sottoporta, del medesimo colore e con inserto cromato. Anche sulla coda la All-Terrain dispone di un paraurti diviso in tre parti, con le stesse scelte cromatiche di quello anteriore. Tipicamente SUV anche la robusta protezione esterna del bordo di carico e una protezione antincastro argentata con funzione puramente estetica. Anche i tre cerchi in lega, nel formato da 19 e 20 pollici, ora godono di una protezione in più, dovuta ai fianchi più alti dei pneumatici, che garantiscono un maggior comfort su fondo dissestato, ma i 20” dell’esemplare da noi provato risultano rigidi sulle sconnessioni stradali.
Di serie troviamo infatti i proiettori LED High Performance statici, mentre la versione Premium Plus è, invece, equipaggiata con fari Multibeam LED dinamici, scenografici e molto utili. I gruppi ottici posteriori sono caratterizzati da un particolare effetto luminoso che evoca la polvere di stelle.
Per quanto riguarda gli interni, sono poche le modifiche che caratterizzano questa versione. Spiccano un elemento decorativo in look alluminio e carbonio, disponibile per la Classe E All-Terrain, i pedali sportivi in acciaio legato con inserti in gomma antisdrucciolo e i tappetini con la scritta All-Terrain. Lo spazio interno continua ad essere il protagonista, e questo nuovo modello eredita dalla Classe E Station Wagon tutte le soluzioni intelligenti per il vano di carico, come la posizione package di serie per i sedili posteriori che consente di portare gli schienali in una posizione più verticale di circa 10 gradi. In questo modo il volume di carico aumenta di altri 30 litri e arriva, complessivamente, a 670 litri, senza che si debba rinunciare al comfort di una cinque posti. Abbattendo la fila posteriore si arriva fino a 1.820 litri di carico massimo grazie al portellone elettrico, ad apertura hands-free. Inoltre, lo schienale del divano posteriore frazionabile nel rapporto 40:20:40 (di serie) permette di variare in molti modi la suddivisione dello spazio e di caricare gli sci per un weekend in quattro. Il quinto è sacrificato da un tunnel piuttosto invadente ed una larghezza non ottimale per tre persone. I sedili sono duri in generale, potrebbero affaticare leggermente solo nei lunghissimi viaggi. Ma volendo troviamo Hot Relaxing Massage, per chi passa molte ore alla guida.
A livello telematico siamo al top della dotazione: due display ad alta definizione (come sulla Classe S e sulla nuovissima Classe A), entrambi di dimensioni generose e con diagonale dello schermo di 12,3 pollici, troneggiano sulla plancia. I due schermi si fondono visivamente sotto uno stesso vetro di copertura, creando un cruscotto widescreen. I pulsanti Touch Control al volante, già visti sulla berlina, sensibili al tocco, reagiscono come lo schermo di uno smartphone ai movimenti orizzontali e verticali delle dita. In questo modo il guidatore può gestire tutte le funzioni del sistema infotainment senza togliere le mani dalla corona. Forse son fin troppo sensibili all’atto pratico, ma indubbiamente la via futura dell’ergonomia è tracciata. Rimangono comunque il touchpad con controller nella consolle centrale, in grado di riconoscere persino la calligrafia personale, e il sistema di comando vocale. CarPlay ed Android Auto sono ovviamente presenti per connettere il proprio telefono all’auto, di qualunque marca esso sia.
Plastiche di rango non mancano a completare il quadro, con assemblaggi impeccabili e solidi. Il climatizzatore automatico denota molta cura nella progettazione: basta impostare la temperatura e dimenticarlo tanto è solerte nel mantenere flussi e velocità dell’aria. Scenografica l’illuminazione dell’abitacolo, in cui è impiegata esclusivamente la tecnica LED, con ben 64 tonalità di colore disponibili a scelta del conducente.
La Classe E All-Terrain 220d, adotta oggi un nuovo motore, abbandonando la vecchia unità da 2.153 cc, in favore di un propulsore da 1.950 cc, denominato Om 654. I vantaggi sono molteplici: dal risparmio di peso (-35 kg), all’aumento di potenza (da 170 a 194 CV), passando dalla riduzione dei consumi.
Il 2.0 diesel della Stella si dimostra quindi parco e brioso, complice il cambio automatico a nove marce 9G-TRONIC di serie, che consente innesti rapidi e mantiene il minore regime di rotazione del motore possibile. Il propulsore quattro cilindri è così fluido da sembrare un V6, con 400Nm disponibili da 1.600 a 2.800giri e sempre silenzioso in ogni condizione di marcia e sa assecondare la guida più sportiva. Peccato il timbro troppo invadente in accelerazione per il lignaggio dell’auto, specie a finestrini abbassati.
Per quanto concerne il comparto handling, sospensioni, assetto, sterzo son più votati al confort che non alla sportività pura: anche nella modalità “Sport”, il rollio è marcato ed i controlli son molto poco permissivi, quindi non è possibile esagerare, tutto a vantaggio della sicurezza, ma se consideriamo l’equilibrio globale la All-Terrain non esce affatto a testa bassa. Qui il confort regna sovrano, con una silenziosità esemplare anche a velocità ben superiori rispetto a quelle autostradali, con il motore che ronza sornione a soli 1.500giri al limite autostradale (130km/h).
Il 220d è il propulsore più adatto alla vettura, permettendo di raggiungere con scioltezza i 231km/h ed accelerare l’auto da 0 a 100 in 8 secondi.
Stupiscono i consumi: con 16 km/l di media nel misto si fa concorrenza addirittura alle compatte turbodiesel. Il merito dell’elevata efficienza va attribuito, oltre che all’ottimizzazione del convogliamento dell’aria aspirata, all’adozione dell’iniezione common rail di quarta generazione e anche ad una riduzione dell’attrito interno pistoni-cilindri del 25% circa. Lato veicolo contribuisce al risultato sicuramente l’aerodinamica curata, il cambio che “veleggia” in rilascio, oltre alla logica “Eco” di settaggio del Dynamic Select, che propone la classica scelta tra i profili AllTerrain, Eco, Comfort, Sport ed Individual. Agendo su sterzo, curva di coppia, cambio, clima e Start&Stop, la Mercedes è capace di cambiare volto in maniera abbastanza evidente, anche se non compie veri e propri miracoli, ovviamente.
Rispetto alla Classe E Station Wagon dicevamo, la 4Matic All-Terrain è più alta di 29 millimetri: 14 mm si devono al maggior rapporto altezza/larghezza degli pneumatici, mentre gli altri 15 mm derivano dalle sospensioni pneumatiche. Queste ultime permettono di regolare l’assetto su tre livelli da 0 a +35 mm e possono essere impostate indipendentemente dal programma di marcia, anche manualmente con il tasto di livello sulla consolle centrale. A seconda del programma di marcia e della velocità, l’altezza libera dal suolo varia da 121 a 156 mm.
Partiamo con il dire che non si tratta di un fuoristrada, ma si avvicina molto all’anima dei SUV: permettendo di percorrere a velocità sostenuta uno sterrato, non disdegnando l’offroad leggero, con la trazione che permette anche di districarsi in condizioni non proprio ottimali al patto di montare pneumatici adeguati allo scopo. Con il programma All-Terrain compaiono alcune indicazioni specifiche nel display della vettura. Tra le informazioni visualizzate figurano l’angolo di sterzata, livello del veicolo (posizione delle sospensioni pneumatiche), l’angolo di pendenza e d’inclinazione, posizione di acceleratore e freno ed una bussola.
La nuova Classe E riduce notevolmente lo stress del guidatore e fa un ulteriore passo avanti verso la guida autonoma, com’era lecito aspettarsi dalla casa della Stella che sul piano del confort e della sicurezza non rimane indietro a guardare.
La dotazione di serie comprende il Brake Assist attivo, in grado di allertare il guidatore quando incombe il pericolo di una collisione e se necessario frenare autonomamente. L’Attention Assist con soglia di sensibilità regolabile, che è in grado di riconoscere e segnalare eventuali sintomi di disattenzione e stanchezza del guidatore. Il Lane Assist, che però abbiamo trovato troppo invasivo nelle correzioni, arrivando a frenare le ruote di un lato vettura per creare una coppia imbardante che riportasse in strada.
Molto meglio il Drive Pilot, un vero e proprio pilota automatico che non è soltanto in grado di mantenere automaticamente la distanza corretta rispetto ai veicoli che precedono, ma anche, per la prima volta, di seguirli (o di seguire la corsia) fino a 210 km/h. Altrettanto unica nel suo genere è la capacità del sistema di continuare a sterzare attivamente, di grande aiuto per il guidatore, un relax nelle lunghe tratte autostradali. Fa parte del sistema anche la funzione ampliata di partenza automatica in coda che consente la partenza automatica entro un massimo di 30 secondi dopo che il Distance Pilot ha arrestato la vettura. Attraverso lo Speed Limit Pilot, la nuova Classe E è in grado di regolare automaticamente la velocità di marcia in base ai limiti rilevati dalla telecamera: se l’auto rallenta apparentemente senza motivo è perché lei aveva notato un limite di velocità che a voi probabilmente era sfuggito, nonostante venga anche ripetuto nell’head up display a colori.
In città la Classe E 220d grazie riesce a sterzare in soli 11,6 metri, per via della disposizione longitudinale del motore e, grazie a sensori e telecamere 360°, si riesce a parcheggiare con facilità nonostante i quasi 5 metri di corpo vettura. C’è poi l’innovativo sistema di parcheggio autonomo con attivazione a distanza: questo sistema permette per la prima volta di eseguire le manovre in ingresso ed in uscita da parcheggi e garage dall’esterno del veicolo, utilizzando un’App per smartphone, e consente di salire e scendere comodamente dalla vettura e poi muoverla senza nessuno a bordo!
Un’importante novità per la sicurezza è poi il Pre-Safe impulse side che in caso di collisione, può spostare il guidatore o il passeggero anteriore di lato, allontanandolo preventivamente dalla zona di pericolo. Infine per i più digitalizzati c’è la chiave che si avvale della tecnologia NFC e consente di utilizzare il proprio smartphone come chiave della vettura. Inoltre un sistema sonoro dedicato serve ad adattare i timpani degli occupanti al suono del crash imminente, per evitare traumi acustici durante l’impatto.
Quattro gli allestimenti previsti: Sport, Business Sport, Premium e Premium Plus. Il primo offre di serie già i cerchi da 19”, l’Air Body Control, i fari LED, gli interni in tessuto, lo schermo dell’infotainment con predisposizione al navigatore e il portellone elettrico.
Per la Mercedes Classe E All-Terrain si parte dal prezzo di 60.700 € (66.604 € per il 3.0 turbodiesel) per 220d Sport, si sale di 3.209 € per la Business Sport, + 8.276 € per la Premium e, +15.151 € per la Premium Plus. Il modello oggetto della prova 220d Premium con Pacchetto assistenza alla guida Plus, pacchetto Premium, remote Parking package, pacchetto Keyless Go arriva a costare circa 78mila €.
Le concorrenti di questa vettura sono l’Audi A6 Allroad la più venduta del genere in Italia, in attesa di rinnovamento e la Volvo V90 Cross Country la più sicura, volendo possiamo nominare anche la Volkswagen Passat AllTrack, che però è di segmento inferiore.
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