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Mercedes Classe C Coupé | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo la station wagon e la berlina, Mercedes arricchisce la gamma Classe C con la versione Coupé, in attesa della Cabrio.

La scorsa generazione di Mercedes C Coupé ha totalizzato numeri di tutto rispetto dal 2011 con più di 150.000 vetture vendute, delle quali 2.500 in Italia. Ora lo scettro passa alla nuova arrivata che deve dimostrare tutte le sue doti e reggere la concorrenza. Ce la farà? Noi l’abbiamo messa alla prova, ecco com’è andata.

Esterni

Nel complesso la vettura è marcatamente sportiva e giovanile, probabilmente il modello più affascinante della gamma C.

Le grandi novità arrivano dalla parte posteriore, che riprende le linee della sorella maggiore, la Classe S Coupé, e porta con sé i geni della Family Coupé della Stella. Il frontale propone la mascherina del radiatore Matrix e un cofano slanciato dal quale spiccano i fari Full LED in dotazione. La nuova versione, infatti, è più lunga di 95 mm rispetto alla scorsa C Coupé (4.686 mm), più larga  di 40 mm e con un passo più ampio di ben 80 mm, tutto a vantaggio della spaziosità.

La vista laterale esalta il passo allungato, i cerchi in lega che partono da 17 fino a 19 pollici, abbinati ad un assetto ribassato di 15 mm, e la linea di cintura molto alta che esalta la “cattiveria” di questo modello.

Al posteriore, come abbiamo già accennato, si nota lo stile che Mercedes ha riservato alle ultime Coupè, con spalle muscolose, con il ritorno della targa sul paraurti e con i gruppi ottici posteriori affusolati, illuminati da quattro listelli a LED orizzontali.

La scelta si dirama in undici colori più una vernice speciale, cerchi in 13 design, rivestimenti in sei colori e sette inserti diversi.

Interni

All’interno l’ambiente è un mix tra sportività ed eleganza. I rivestimenti dei pannelli porte, dei pannelli laterali posteriori e la consolle centrale si fondono l’uno nell’altro creando un effetto piacevole quando si è dentro l’abitacolo.

I materiali e gli assemblamenti sono molto buoni, come dimostrano gli accoppiamenti precisi e l’assenza di scricchiolii durante la marcia. In legno, in look nero Pianoforte o in carbonio, la parte centrale si inarca fino alle bocchette dell’areazione e al display centrale da 7 o da 8,4 pollici.

Molto belli e avvolgenti i sedili sportivi dall’effetto integrale ai quali arriva il braccio elettrico che porge la cintura, come introdusse la mitica Mercedes SEC, simbolo del lusso negli anni ’80. Tanto spazio per i passeggeri anteriori, un po’ meno per i posteriori, che comunque sono abbastanza comodi, e un bagagliaio dal volume di 400 litri, completano la panoramica sugli interni.

Motorizzazioni

Tutti i motori sono dotati della funzione ECO start/stop e sono già conformi alle norme Euro 6. Due diesel e quattro benzina rappresentano l’offerta della Classe C Coupé, in attesa della 63 AMG da 476 o 510 CV ed eventuali versioni Hybrid e 4Matic.

La 220d eroga 170 CV e 400 Nm per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,8 s e un consumo medio di 4,1 l/100 km. La 250d è sempre un 2.143 cc ma in configurazione da 204 CV, 500 Nm per 6,7 s nello 0-100 km/h e 4,2 l/100 km nel ciclo misto omologato.

Tutti quattro cilindri anche i benzina, a partire dalla 180, un 1.6 litri da 156 CV, 250 Nm per 8,5 s da 0 a 100 km/h e 5,3 l/100 km. Poi troviamo le 200, 250 e 300, 1.991 di cilindrata, rispettivamente da 184 (300 Nm), 211 (350 Nm) e 245 CV (370 Nm) per uno 0-100 km/h coperto in 7,3, 6,8 e 6,0 secondi.

In abbinamento ai diesel troviamo già il nuovo cambio automatico 9G-TRONIC, mentre per i benzina c’è il 7G-TRONIC PLUS.

Alla guida del 220d da 170 CV

Abbiamo deciso di provare la 220d, quella che rappresenta il “cuore di gamma” da tanti anni per la Classe C. Il 2.2 litri eroga, come detto in precedenza, 170 CV e una coppia notevole di 400 Nm.

La comoda e sportiva seduta ci accoglie subito nell’abitacolo. Tasto di accensione e via. La silenziosità è una delle prime cose che si nota, merito della buona insonorizzazione e del Cx di 0,28 che abbassa i fruscii aerodinamici.

Il motore è piuttosto brillante nel classico range di un turbodiesel e il cambio automatico a 9 marce è pronto per adattarsi ad ogni condizione di guida. A proposito di adattamento ai desideri e alle esigenze del guidatore, sono due gli elementi chiave che modificano l’esperienza di guida, il DINAMIC SELECT e le sospensioni pneumatiche AIRMATIC.

Cinque programmi di marcia permettono di cambiare totalmente volto della C Coupé. Da Eco a Sport+, passando per Comfort, Sport e Individual, si può agire su motore, sterzo, clima, sonorità dell’abitacolo e assetto. Quest’ultimo, grazie alla tecnologia AIRMATIC, ha guadagnato una ulteriore capacità di tenere la vettura aggrappata al suolo, sempre in lotta con il peso e con le leggi della natura.

Se a questo si aggiunge il corpo vettura ribassato di 15 mm rispetto alla C berlina (AGILITY CONTROL), gli ammortizzatori più rigidi e lo sterzo configurato in maniera più diretta, la differenza tra la Coupé e le altre versioni diventa più netta ed evidente.

Nel complesso, il lavoro di “incattivimento” e di ringiovanimento della C Coupé è ben riuscito, di modo che già dai modelli più parchi della gamma motori si sente già quella sportività che gli uomini Mercedes avevano in mente.

Prezzi e allestimenti

Per quanto riguarda gli allestimenti si parte dall’Executive per salire a Sport (+2.870€) che vanta anche i Full LED. Dopodichè troviamo l’allestimento Premium (+3.000€ su Sport), dotato di cerchi AMG da 18″, Comand Online, per arrivare all’inedito Premium Plus (+5.000€ su Premium), con tetto panoramico, Full LED ILS, cerchi da 19″ e sedili in pelle.

Al lancio è disponibile anche l’Edition 1, con cerchi da 19″, rivestimenti in artico/dinamica e pin della calandra anteriore cromati.

La Classe C Coupè parte dal prezzo di 38.450 euro per la 180 executive.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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