La diffusione del Coronavirus sta creando non pochi problemi al mondo dell’auto, compreso il settore dell’usato, che soffre particolarmente la situazione. Alcune contromisure attuate (come le 10 manovre messe in atto per gli automobilisti) nell’ultimo periodo dal Governo per contenere il rischio di contagio, hanno dato un po’ di respiro al comparto, ma le limitazioni frenano il mercato e ogni settore sta affrontando come meglio può questa grave crisi.
brumbrum ha effettuato una ricerca sul momento attuale del mercato delle auto usate, avvalendosi dei dati raccolti dal proprio Osservatorio di rilevazioni e indagini statistiche online in ambito automotive.
L’emergenza coronavirus ha drasticamente cambiato le nostre priorità: l’interesse d’acquisto degli italiani si è spostato sui cosiddetti beni di prima necessità a scapito di molti settori, tra cui quello automotive, che soffre particolarmente le attuali misure di contenimento. I dati di vendita nel mondo delle vetture usate online parlano chiaro e nelle ultime tre settimane i numeri sono in netta controtendenza rispetto all’andamento stagionale. Prendendo in considerazione la settimana che va dal 6 al 12 aprile il calo è del 56% se paragonato ai valori medi di gennaio, prima che scoppiasse l’emergenza COVID-19.
Nonostante il primo focolaio in Nord Italia sia stato registrato il 21 febbraio, fino all’8 marzo (data del primo decreto che prevedeva la chiusura della Lombardia) il mercato ha retto l’urto del coronavirus, con dati di vendita in linea con il periodo. Il D.P.C.M. entrato in vigore l’11 marzo, che ha vietato ogni spostamento di persone fisiche dai territori di residenza e ha chiuso la quasi totalità di industrie e aziende, ha portato al crollo drastico delle vendite. Nella settimana dal 9 al 15 marzo il calo è stato del 28% rispetto a gennaio, dal 16 al 22 marzo addirittura del 55%. Nei sette giorni successivi si è registrato il -62%. Stabili i dati delle ultime settimane appena concluse: -58% nel periodo dal 30 marzo al 5 aprile, -56% negli ultimi sette giorni.
La paralisi quasi totale dell’usato in rete soffre particolarmente dei problemi di approvvigionamento di vetture usate. Anche qui dopo il D.P.C.M c’è stato il rapido crollo: dal 9 al 15 marzo il calo è stato del 27%, la settimana successiva il doppio con il -54%. Negli ultimi sette giorni si è registrato il -53%.
“È difficile immaginare l’impatto che questo momento storico avrà a lungo termine sulle nostre vite e sul mercato globale. – ha dichiarato Francesco Banfi, CEO di brumbrum – Dobbiamo tutti fare i conti con il fatto che adesso la nostra salute va messa al primo posto e che vanno prese tutte le misure opportune per far sì che questa emergenza termini il prima possibile. Quando succederà, sono convinto che vedremo segnali incoraggianti nel mondo dell’industria e il settore auto tornerà ai livelli del passato.”
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