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McLaren Elva: la due posti, scoperti, rivale di Ferrari Monza SP2

Tempo di lettura: 2 minuti

Dal passato, ma proiettata pesantemente nel futuro. Ora l’altrettanto estrema Ferrari Monza SP2 ha una rivale che può tenerle testa: si chiama McLaren Elva, Elva come le sportive da competizione, in versione stradale, con le quali Bruce McLaren, agli albori del Marchio che porta il suo nome, volle accontentare i suoi primi appassionati clienti, nonchè gentlemen driver.

Il risultato è una roadster estrema sotto ogni punto di vista, senza contare che è la prima McLaren stradale senza alcun accenno di parabrezza. McLaren Automotive ha già annunciato che la produzione si fermerà ai 399 esemplari, con un prezzo di poco inferiore ai 2 milioni di sterline.

Così come le Elva del passato furono veri e propri inni all’ingegneria, con grande attenzione al peso e all’aerodinamica, la stessa McLaren Elva del presente si basa su un telaio con monoscocca in carbonio, praticamente unico nel panorama automobilistico a questo livello, con il V8 4.0 biturbo da 815 CV e 800 Nm di coppia.

Il motore, derivato dall’altrettanto futuristica McLaren Senna, le permette di diminuire di un decimo di secondo, quando si dice la ricerca della prestazione pura, il tempo sullo 0-200 km/h, coperto in 6,7 secondi.

L’alleggerimento è poi stato ricercato nelle pinze freno, utilizzando il titanio, così come per lo scarico, in titanio e Inconel, materiale utilizzato anche in F1.

Come si guida senza parabrezza? Il casco non è necessario

La vedete questa specie di griglia proprio in mezzo al cofano? Si chiama Active Air Management e serve per convogliare il flusso sia verso i radiatori anteriori, sia per deviarlo sopra l’abitacolo alle alte velocità, rendendo così superfluo l’uso del casco. Sarebbe da provare per crederci veramente, ma McLaren ci ha abituato a queste chicche tecnologiche.

E la pioggia? Nessun problema, anche per la McLaren Elva, così come per le Ferrari Monza, sono stati studiati materiali idrorepellenti e adatti per resistere alle intemperie. Ovvio che, almeno quando la vettura è ferma, è consigliabile un sicuro parcheggio al coperto, fare davvero comodo.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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