Maserati Grecale, il D-SUV della Casa di Modena, una delle novità più importanti dell’intero panorama automobilistico e anche un’auto che si carica della grande responsabilità di aumentare considerevolmente le vendite del Tridente in tutto il mondo. Una vera ventata di novità dopo la sportivissima MC20 e in attesa della nuova GranTurismo.
La Maserati Grecale propone tante, tantissime, frecce al suo arco per conquistare lo scettro dei SUV premium del segmento e se otterrà questo obiettivo lo dovrà a un design affascinante in pieno family feeling con il Marchio, all’elettrificazione tramite l’ibrido mild hybrid, capace di proporre piacere di guida e sound estasiante con consumi tutto sommato ridotti.
Modena, la città più cara a Maserati dà il nome all’allestimento centrale della Grecale, quella che rappresenta la via di mezzo tra la versione di ingresso GT e la più sportiva Trofeo. Propone 30 CV in più di potenza (330 CV totali quindi), ma anche una carreggiata posteriore leggermente allargata e un aspetto più esclusivo e ricercato, oltre alla possibilità di installare le sospensioni pneumatiche. Ecco quindi la nostra prova della Maserati Grecale Modena Hybrid, partendo da esterni e interni, bagagliaio, motore e, non ultime, le nostre sensazioni di guida.
Tutto nasce dalla piattaforma “ex Giorgio”, sinonimo si piacere di guida, aggiornata e allungata per ospitare il nuovo abito della Maserati Grecale, pur continuando a garantire le prestazioni da SUV sportivo secondo i canoni della Casa modenese. Le dimensioni della Maserati Grecale sono importanti: parliamo di una lunghezza di 4,84 metri, una larghezza di 1,94 metri e un’altezza pari a 1,67 metri. Il passo misura 2,90 metri, ovvero 8 centimetri in più del “cugino” Stelvio.
Il posizionamento come SUV di segmento D di dimensioni generose permette alla Grecale di fissare best in class su diversi fronti, a partire dal bagagliaio, che offre una capacità di 535 litri per le versioni mild hybrid, fino ai 570 della Grecale Trofeo (solo 10 in meno del Levante), che non ha la batteria a 48 V sotto il piano di carico.
Per quanto riguarda il design, nel centro stile di Maserati non hanno quindi voluto creare una copia della Levante più piccola, ma hanno unito linee pulite e “pure” a richiami ad altri modelli del Tridente. Si parte, infatti, dalla stessa bocca d’aspirazione in stile MC20, come anche la forma dei gruppi ottici con luci diurne a LED e gruppi ottici principali a matrice di LED. In pieno family feeling anche la grande calandra totalmente aperta, ma dotata di listelli verticali e di logo del Tridente, ovviamente cromato, in bella vista al centro.
È un richiamo al passato, più precisamente alla 3200 GT, la forma delle luci posteriori, sempre a LED. Buona anche la superficie vetrata anche se il terzo montante, non dotato della cosiddetta terza luce, potrebbe creare qualche problema di visibilità posteriore. Le sue dimensioni generose ben si sposano con cerchi dalla spalla ribassata e dal design aerodinamico. Primo dettaglio che balza all’occhio: non troviamo maniglie di apertura portiera. Come visto su altre vetture al posto della classica maniglia c’è un bottone nascosto che apre elettricamente la porta, mentre da dentro un pulsante ben visibile. Restano delle leve manuali di emergenza nascoste più in basso. Caratteristica inedita per un veicolo che (per ora) è tutto meno che elettrica, basta questo dettaglio per denotare la cura e la qualità degli interni della nuova Grecale.
La Maserati Grecale Modena, da noi provata, combina cerchi da 20″, finiture in nero lucido scurito, impunture di diverso stampo negli interni e pannelli/sedili a scelta tra pelle rosso scuro o ghiaccio. Non mancano i 4 scarichi al posteriore. Compaiono anche gli inserti in legno, sui toni del grigio a riprendere il colore della carrozzeria.
Passiamo agli interni della Maserati Grecale, che rappresentano una vera svolta per il brand italiano. Basta pensare che ci sono ben 5 schermi ad adornare tecnologicamente l’abitacolo: debutta, infatti, la nuova generazione del sistema MIA (Maserati Intelligente Assistant) che vede affiancati due “schermi”; il primo dedicato all’infotainment e poco sotto quello dedicato al clima e ad altre piccole funzioni come l’assetto attivo e il settaggio di sedili riscaldati e rinfrescati (rumorosi con la massima ventilazione). Il cluster è full TFT, strumentazione completamente digitale, configurabile a piacimento e molto ben realizzata: si tratta del display più grande mai montato su una vettura Maserati, che vanta anche una risoluzione Ultra HD.
Sopra di essa c’è anche l’Head Up Display (un’altra prima volta per il Tridente), mentre l’ultimo piccolo schermo è dato dall’orologio, che non è più il classico analogico di una volta, ma si può selezionare in tre stili diversi, ma anche sostituire con la bussola o il cronometro o altre interessanti funzioni come G-meter o pedale del gas. È una piccola ma significativa interfaccia del nuovo cuore tecnologico dell’abitacolo e si può personalizzare ogni qualvolta si vuole attraverso il pulsante dedicato. Inoltre, per chi è amante della musica, la Casa modenese ha pensato di proporre un impianto audio della Sonus Faber che arriva fino a 21 altoparlanti.
Tornando al Maserati IA, questo sistema di intrattenimento si propone di essere sempre connesso e aggiornato grazie agli update Over The Air, ma già da subito al passo coi tempi, grazie alla connessione wireless con Apple CarPlay e Android Auto, ai nuovi comandi vocali “Ehi Maserati” e alle tante funzionalità all’avanguardia come Alexa. Bisogna ammettere che dal punto di vista multimediale, la Grecale non ha nulla da invidiare al resto della concorrenza.
Anche per quanto riguarda la qualità, però, Maserati continua a dire la sua. Sono rifinite in pelle le sellerie e i materiali che si possono scegliere sono molteplici, tutti molto ben assemblati. Se davanti si gode di una plancia dove il lato tech si sposa con l’eleganza o la sportività dell’abitacolo, dietro gli occupanti hanno accesso a un’ottima abitabilità, soprattutto per quanto riguarda lo spazio per le gambe (maggiore di Stelvio), e anche in 5 si riescono ad affrontare viaggi medio-lunghi, nonostante il posto centrale parecchio duro.
Parliamo ancora degli interni della Maserati Grecale tornando davanti e più precisamente dove c’è il nuovo volante, con una circonferenza contenuta, ricco di tasti multifunzione (ma in alcune condizioni poco retroilluminati) e con i due rotori posizionati nelle parti inferiori di destra e sinistra, di qualità un po’ cheap per la vettura: su quello sinistro troviamo il tasto di avviamento, mentre dall’altro lato si possono selezionare le modalità di guida e sovrascrivere per ogni driving mode lo smorzamento degli ammortizzatori. Completa la panoramica interna la pulsantiera P-R-N-D del cambio posizionata tra i due schermi centrali, trasmissione che, vista l’ergonomia scarsa dei “tastoni”, può essere gestita nella guida sportiva anche dai bellissimi paddle in alluminio: come su Giulia e Stelvio se tirati entrambi inseriscono la folle, se tirato quello di destra si passa al Drive. Peccato che in manuale l’indicatore marce sia piccolo: avremmo preferito numeri belli visibili specie in Sport mode.
I motori della Maserati Grecale possono contare su due architetture. Sugli allestimenti GT e Modena, Maserati c’è il 2.0 4 cilindri con potenze di 300 e 330 CV. C’è poi la Grecale Trofeo che monta il V6 Nettuno, il biturbo derivato da MC20, con una potenza di 530 CV. Il 2023 sarà l’anno, invece, del primo SUV elettrico del Marchio, il Grecale Folgore, con batteria da 105 kWh, una coppia di 800 Nm e la promessa di essere il punto di riferimento elettrico del segmento.
Tornando al motore delle Maserati Grecale GT e Modena, esso si struttura su un sistema mild hybrid costituito essenzialmente da quattro elementi studiati in collaborazione con Bosch: BSG, eBooster, convertitore DC/DC e la batteria da 48 Volt che fa funzionare tutto l’insieme, accumulando l’energia in frenata e decelerazione. Un sistema semplice ma efficace: il primo, il BSG, svolge la funzione di alternatore caricando la batteria che a sua volta alimenta l’eBooster. Il gruppo propulsore eroga così 330 CV sulla nostra Modena e 450 Nm costanti tra i 2.000 e i 4.000 giri/min. Così la vettura passa da 0 a 100 km/h in 5,3 secondi e raggiunge i 240 km/h di velocità massima. Perfomance mica male unite ad una coppia in basso non esagerata, ma che a 3.000 giri si sprigiona.
Peccato per l’allungo non troppo emozionante, meglio far “borbottare” il motore grazie ad una sonora cambiata manuale con tanto di scoppietti derivanti dallo scarico con valvole integrate. Il sound di questo quattro cilindri, che tra i 5 e i 6 mila giri riesce a regalare note molto piacevoli in cambiata, cercando di mantenere positivo il giudizio sulla colonna sonora, uno dei marchi di fabbrica di Maserati.
Tutte le versioni di Maserati Grecale montano di serie la trazione integrale e il cambio automatico a 8 rapporti ZF, ma con una distinzione a livello del differenziale posteriore: Grecale Trofeo monta il differenziale autobloccante elettronico a slittamento limitato, mentre Modena e GT montano un differenziale di tipo meccanico, aperto su GT e a slittamento limitato su Modena.
Infine, per fermare il peso non trascurabile della Grecale (1.870 kg), ci sono rispettivamente dischi ventilati da 350 mm davanti e 330 mm dietro su pinze a 4 pistoncini.
La Grecale ibrida, si pone come modello “tuttofare”, dalla città all’autostrada, passando per le curve di una bella strada di montagna e i suoi eventuali fondi a scarsa aderenza. Quattro le modalità di guida: Comfort, GT, Sport e Off-Road, quest’ultima di serie sulle versioni con sospensioni ad aria e altezza di assetto regolabile.
Partendo dal motore, il 2.0 quattro cilindri gode di un’erogazione corposa, lineare e piacevole a ogni andatura, con uno scatto e un allungo che fanno subito capire l’indole da gran turismo di questo sport utility vehicle. Se a un ottimo propulsore con l’ibrido leggero a 48V – capace di dare anche quel piccolo boost che si sente a tratti – si abbina una piattaforma dalla bontà indiscutibile come la Giorgio modificata, si capisce fin da subito che sbagliare è molto complicato.
Lo sterzo, inoltre, con lo stesso rapporto di demoltiplicazione dello Stelvio, è qui però leggermente più educato e meno brusco e cominicativo rispetto a quello del SUV del Biscione, pur “riferendo” in maniera precisa e pronta tutto quello che accade alle ruote. Fondamentale per il buon handling della Grecale il VDCM (Vehicle Dynamic Control Module), che permette un controllo della vettura a 360°, dalla trazione alla dinamica laterale, verticale e longitudinale. Il risultato è una guida genuina tra le curve, sempre in trazione ottimale e con le masse in gioco ben dissimulate negli spostamenti repentini di carico.
Siamo partiti dalla modalità Comfort: qui i controlli dinamici sono impostati sul settaggio più conservativo, il boost del motore consente un’erogazione molto fluida e migliora l’efficienza massima, mentre il feeling di cambiata è molto confortevole. Ideale per la guida di tutti i giorni. Passando in GT, la modalità da usare a 360° alla fine, la risposta all’acceleratore permette una progressione strutturata senza compromettere l’efficienza. L’Impostazione del cambio è regolare e fluida. Il boost del motore è settato su livello medio. Il kick down e la sensibilità del pedale sono moderate. Il sound motore inizia a farsi sentire di più.
Infine, optando per la modalità Sport, la reattività all’input pedale del driver e la conseguente risposta del cambio sono impostati per le massime prestazioni, con cambiate rapide e nette. Le valvole di scarico attive massimizzano la sonorità di scarico, si arriva in prossimità dei 6.000 gire e si sale di marcia, lo scarico si fa sentire con un tuono rauco che riempie il cuore di gioia e strappa un sorriso. Non ci sono dubbi, Grecale quattro cilindri ha il suono inconfondibile di un motore Maserati.
Con le sospensioni irrigidite (tasto centrale del rotore del drive mode), infatti, la Grecale soffre poco di rollio e beccheggio, assicurando un buon appoggio in curva e una precisione notevole negli inserimenti in curva. In uscita, invece, si apprezza molto (in Sport) come il posteriore aiuti a chiudere la curva per uscire molto più veloci. Il peso un po’ si sente, principalmente quando l’impianto frenante viene messo a dura prova, ma il motore brillante e un’ottima gestione del cambio, riescono a farti dimenticare presto di essere a bordo di un SUV.
L’assetto riesce ad assicurare un ottimo comfort complessivo e un superamento dei dossi più che buono, meglio del cugino Stelvio. La comodità e il piacere di guida sono massimi, anche in autostrada, dove si nota il lavoro sull’aerodinamica e l’effetto di insonorizzazione dei doppi vetri.
Dei consumi siamo leggermente interiori al fratellone Levante Hybrid (qui la nostra prova), ovvero 13 km litro in statale e 11 in autostrada, con motore che sonnecchia a 2.050 giri a 130km/h. Non eccezionali, ma comunque buoni per un SUV di queste dimensioni a benzina. In città meno bene solo per via delle dimensioni importanti e del raggio di sterzata molto ampio, ma telecamere a 360° e sensori aiutano molto.
Vale la pena di commentare positivamente i sistemi Adas, su questo modello infatti permettono una libertà delle mani leggermente più permissiva e sono sempre solerti nel mantenere traiettoria e distanza dai veicoli che ci precedono. La guida autonoma è di livello 2 anche oltre ai limiti del codice stradale.
Il listino prezzi della Maserati Grecale , come prevedibile, si posiziona tra la sua rivale diretta come la Porsche Macan e lo stesso Levante, che monta lo stesso motore mild hybrid basato sul 4 cilindri 2 litri di nuova concezione. Ricordiamo che il Levante è più lungo (5 metri) e appartiene ad un segmento superiore, ecco perché il prezzo della Maserati Grecale è inferiore rispetto a quest’ultima, che attacca a circa 82.400 euro.
La Maserati Grecale ha un listino prezzi che parte da 74.470 euro per GT e sale a 85.200 euro per la Grecale Modena fino a 114.950 euro per la Trofeo con il V6 Nettuno. Grecale presenta una dotazione molto completa già dalla versione d’ingresso come radio Dab, Keyless, ricarica wireless, sedili in pelle a 12 vie riscaldabili e cerchi da 20”.
Ad oggi ci sentiamo di dire che la Maserati Grecale è un nuovo punto di riferimento per il segmento, ma ovviamente i competitor non staranno a guardare. La rivale per eccellenza? la tedesca Porsche Macan, oltre alla Jaguar F-Type, ma anche le versioni ricche di Audi Q5, BMW X3 e Mercedes GLC sono molto agguerrite e in linea con il nuovo SUV Made in Modena.
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