Lotus, la casa automobilistica britannica fondata nel 1952 da Colin Chapman ora di proprietà di Geely, il Marchio cinese che ha mantenuto la sede originaria di Hethel, ha fatto trapelare importanti novità.
Il “primo approccio” all’elettrico del marchio sportivo che da molti anni fa sognare molti appassionati di motori, lo abbiamo visto con la Lotus Eletre: il SUV a batteria che nel 2023 ha registrato ottimi risultati nelle vendite. Sempre nell’anno passato, Lotus ha poi lanciato sul mercato l’ammiraglia Emeya, una vettura capace di erogare ben 905 cavalli e 985 Nm di coppia e di un tempo di solo 2,78 secondi nello 0-100 km/h da fermo.
Numeri da capogiro che, però, saranno presto seguiti da altre sorprese. Arriverà sul mercato, infatti, un nuovo SUV che sarà presentato nel 2024 e una futura sportiva sempre elettrica che vedrà luce nel 2027. Quest’ultima sarà prodotta ad Hethel, mentre la Eletre, la Emeya ed il SUV saranno prodotti in Cina a Wuhan.
La futura sportiva sarà l’erede spirituale della Lotus Elise, la due posti con motore centrale e trazione posteriore commercializzata dal 1996 al 2021 seguendo la filosofia del contenimento dei pesi a totale beneficio delle prestazioni. Una scelta che, nonostante la potenza del motore contenuta, ha permesso a Lotus di riscuotere grande successo sul mercato grazie ad una vettura piacevole da guidare e ancora oggi ricercata sul mercato dell’usato da moltissimi appassionati.
L’annuncio di questi giorni di Mike Johnston, Chief Commercial Officer della casa inglese, del progetto Type 135 (ovvero dell’erede della Lotus Elise che costerà circa 90.000 euro) ha quindi subito riacceso l’interesse per il marchio sportivo.
L’erede della Lotus Elise pensionerà l’Emira e punterà su dei volumi di vendita ridotti per garantire al massimo l’esclusività del progetto puntando a vendere circa 15000 vetture l’anno. Volumi da vera “sportiva di nicchia” soprattutto se confrontati con gli attuali della Eletre e con i 90000 pronosticati per la SUV di segmento D in arrivo nel corso dell’anno.
La leggerezza, in pieno stile Lotus, sarà la chiave della piattaforma sviluppata per la supersportiva erede della Elise che come già detto verrà costruita in Inghilterra. Il nome della piattaforma sarà Project LEVA, una sigla che riassume le parole “Lightweight Electric Vehicle Architecture” e che sarà caratterizzata dalla batteria in posizione centrale andando a massimizzare la distribuzione delle masse come avviene nelle supercar a motore termico.
I dettagli trapelati parlano di almeno un 37% di peso in meno rispetto all’architettura utilizzata per l’Emira e di uno spazio adatto ad ospitare sia configurazioni a trazione posteriore che integrale. La casa ha poi sottolineato che le soluzioni tecniche adottate permetteranno architetture sia singolo che a doppio motore elettrico con potenze comprese tra i 469 e gli 872 cavalli. Di certo sulla carta le novità paiono davvero interessanti, non resta che far partire il conto alla rovescia per l’arrivo dei nuovi modelli.
Autore: Alessandro Cattelan
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