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Lexus Nx Hybrid | Prova su strada

Tempo di lettura: 5 minuti

Che il primo SUV compatto lanciato dalla Casa di lusso giapponese, catturasse le attenzioni era tutt’altro che scontato, ma è bastato riprendere le linee tese e spigolose della sportivissima LFA per creare una linea mozzafiato, che attira, anche su un crossover pensato per la famiglia.

Se non bastasse la “base”, la versione F Sport, oggetto della prova, è studiata per un cliente più giovane e sportivo, quindi Lexus ha apportato maggiori possibilità di personalizzazione e alcuni particolari di rilievo come la griglia anteriore dal disegno a nido d’ape, specchietti neri e cerchi F-Sport è da 18″ a 10 razze con la verniciatura nera dei bordi.

Al di la dell’emozionalità però cerchiamo di capire se la formula ibrida del suv compatto sia o meno vincente. Vedremo questa vettura sulle nostre strade o sarà la classica mosca bianca che vende solo in California e negli stati green friendly? Le premesse per un successo però ci sono, però su un auto del genere si cerca la funzionalità nel quotidiano, lo spazio per il carico, l’infotainment evoluto e un motore soddisfacente e parsimonioso. Vediamo se è davvero così.

Design: il futuro è oggi

Dal concept del 2013 al modello in produzione le forme esotiche son cambiate poco, oggi il SUV su base Toyota RAV4, ma è rimasto in comune solamente il 10% dei componenti, ha dimensioni comparabili con la più agguerrita concorrenza, con una lunghezza di 4,63 metri e una larghezza di 1,87 m e un passo di 2.66 metri.

E all’interno notiamo subito che lo spazio è elevato. Sia davanti dove trovano posto facilmente due persone, i sedili son contenitivi ma mai troppo avvolgenti anche per le persone robuste. Dietro invece, complice l’assenza, o quasi, del tunnel centrale (manca l’albero di trasmissione) trovano posto le gambe di tre persone, con il centrale seduto, però, sul duro. Rispetto alla concorrenza però il padiglione è più basso, e se si inclina il divanetto si tocca con la testa il soffitto, nella zona dell’avvolgibile del tetto in vetro; davanti invece nessun problema. Il bagagliaio si dimostra a sua volta pratico e spazioso. La massima larghezza è pari a 1.347 mm, una misura davvero considerevole ed un altro vano di carico è disponibile sotto il pianale, per una capacità totale pari a 555 litri.

Internamente la plancia è realizzata con materiali poco schiumati o con pelle a profusione, una caratteristica tipica jap, che non significa bassa qualità: le finiture e gli assemblaggi son molto curati. Troppi però i pulsanti che costringono ad un lungo apprendistato, anche perché la loro posizione è anticonformista: il clima è in alto, la radio in basso è nascosta ed in posizione poco ergonomica. Classico ed elegante l’orologio analogico al centro della consolle. Non son molti i portaoggetti mentre la rotella del comando navigatore, dalla grafica obsoleta, non è per nulla intuitiva. Il touch pad, visto su altri modelli, che permette di scrivere direttamente con il dito è notevolmente più veloce e comodo.

Scenografici i giochi di luci esterni ed interni, dove i led di lettura sono a sfioramento: sono presenti più di 90 diodi luminosi in vettura, compresi i fari full led. Infine, al centro della console è possibile trovare il nuovo sistema caricabatteria wireless che consente la ricarica degli Smartphone semplicemente poggiando il dispositivo sulla sua base.

Alla guida: predilige il relax alla sportività

Il nuovo NX Hybrid in allestimento F Sport non cambia solo a livello estetico, infatti, il SUV Lexus è equipaggiato con ammortizzatori attivi appositamente sviluppati per migliorare l’esperienza di guida, incrementando la rigidità e minimizzando le vibrazioni della vettura, anche se alla prova dei fatti il corpo vettura è poco frenato. Rollio e beccheggio son evidenti anche per un SUV: la concorrenza fa meglio. Quindi conviene focalizzarsi su una guida rilassata, vista la spinta esigua del sistema Hybrid: sulla carta i 197 CV complessivi dei tre motori sembrano abbondanti, ma alla prova dei fatti la spinta non è poi troppo generosa, colpa del cambio CVT, che risulta molto lineare e privo di personalità. Confortevole nell’erogazione della coppia perde appeal nella guida “veloce” e anche in manuale non rispetta i voleri del pilota, con l’effetto trascinamento da scooter tipico dei CVT. In Sport si sente l’audio del motore simulato dall’impianto stereo.

La scelta il propulsore termico è caduta su un 2.5 benzina aspirato a ciclo Actkinson da 155 CV e 210 Nm, ma erogati molto in alto a 4.200giri, abbinato a due motori elettrici, di 143cv e 270Nm quello anteriore e da 68 CV e 139Nm il posteriore, che garantiscono la trazione integrale E-Four di Lexus. La modalità ECO – una delle quattro scelte del Drive Mode Select – privilegia l’utilizzo del motore elettrico: la vettura è molto docile pronta per viaggiare nel silenzio più totale, liberi anche da qualsiasi fruscio aerodinamico, con il tasto EV mode permette, a batteria cariche di percorrere meno di 2km, a bassa velocità, in modalità completamente elettrica e zero emissioni. In Sport (o Sport+ sulla versione F Sport) invece, la NX 300h si mostra più grintosa e scattante.

Le prestazioni parlano di uno scatto da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi e una velocità massima autolimitata a 180 km/h, quindi più che sufficienti per ogni occasione.  I consumi dichiarati, invece, si rivelano buoni, ma non da primato: un’unità turbodiesel avrebbe fatto meglio in autostrada dove la Lexus ibrida non va oltre ai 11km/l. Mentre il vero vantaggio si ha in città, dove si sfiorano i 15km/l, che per un suv di 1.800kg non sono affatto male.

Al semaforo grazie al buono spunto regalato dalle due unità elettriche è in grado di divincolarsi dal traffico, mentre la telecamera e i sensori riescono a parcheggiare un corpo vettura non proprio contenuto nelle dimensioni.

Una dotazione di sicurezza è completa e comprende il Cruise Control adattivo, in grado di tenere sotto controllo il veicolo che precede e di arrestare completamente NX in caso di necessità nel caso di marcia in colonna, il Lane Departure Alert o avviso di superamento corsia, il Blind Spot Monitor sistema di copertura degli angoli ciechi, il Rear Cross-Traffic Alert segnalatore dei veicoli che si avvicinano in fase di uscita in retromarcia da un parcheggio, i nuovi fari adattivi, fendinebbia a led e l’Head-Up Display son offerti di serie o con un pacchetto “Premium”

Prezzo e concorrenti: economica dopo l’acquisto

La Lexus NX Hybrid si divide in due trasmissioni, 2WD e 4WD e in quattro allestimenti: NX Hybrid (senza nome), Executive, F Sport e Luxury. Il modello d’ingresso con una dotazione di serie comunque molto ricca, parte dal prezzo di 39.800 €, mosso esclusivamente dalla trazione anteriore. La F Sport 4WD in oggetto fa 52.800€ con i fari Full-LED, cerchi in lega da 18″, navigatore, telecamera, sensori, tetto in vetro, sedili in pelle elettrici e riscaldati, portellone elettrico si porta a casa con 54.450€.

A fronte di una spesa non propria contenuta, bisogna però considerare un buon risparmio nei costi di gestione: assenza di frizione, motorino di avviamento, alternatore, cinghie dei servizi e maggior durata di dischi e pastiglie dei freni, grazie alla frenata rigenerativa. Il bollo, come per tutte le ibride, è legato solo alla potenza del motore a benzina e in alcune regioni l’NX è esentata dal pagamento per 3 anni. Altre agevolazioni sono l’ingresso gratuito in Area C a Milano o ancora il parcheggio gratuito nelle strisce blu di alcune città. Per i più scettici l’NX è offerta con una garanzia standard di 3 anni e di 5 anni o 100 mila km per tutte le componenti legate al sistema ibrido: in caso di esito positivo dei controlli periodici, il programma Hybrid Health Check può estendere la garanzia fino a 10 anni.

Insomma secondo noi vedremo sempre più questo crossover nelle nostre strade, anche se il sistema ibrido ci sembra più votato alle auto cittadine (Yaris, Auris e Prius) che non per i suv da flotte e da autodtrada come l’NX, la proposta è solida e piace.

Per chi desidera distinguersi dalla massa delle rivali teutoniche e non come Audi Q5, Bmw X3, Infiniti Qx50, Jeep Cherokee, Mercedes GLK, Volvo XC60, la giapponese può esser la valida alternativa ecologica.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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