Che per Stellantis non sia un momento facile è chiaro a tutti. Prima le dimissioni, quasi improvvise, di Carlos Tavares. Pochi giorni dopo, il Piano Italia approvato nella sede del Mimit alla presenza del Ministro Urso che ha confermato massicci investimenti negli stabilimenti italiani e l’arrivo di nuovi modelli da qui al 2030 inoltrato, tra cui la nuova Pandina e nuovi modelli elettrici/ibridi prodotti a Melfi.
Tutto molto chiaro specie dopo la diffusione della “mappa” dove vengono descritti i modelli che nascono, e che nasceranno, o le tecnologie, nei singoli stabilimenti.
L’attenzione si sposta sul futuro di Pomigliano d’Arco, che ora ha un orizzonte temporale ben definito grazie al rinnovo della gamma Panda/Pandina. Sì, perchè per i meno informati l’attuale generazione di Panda, aggiornata nell’estate 2024 per rispondere alle normative sugli ADAS, non è da confondere con la nuova Grande Panda che verrà fabbricata in Serbia. Qui Stellantis ha conermato che arriveranno due nuovi modelli compatti su base STLA Small, e già sono partiti i dibattiti su quali potranno essere questi modelli.
IN realtà l’attenzione si sposta su ciò che oggi è in produzione a Pomigliano: Pandina, Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet. Già, proprio Alfa Romeo Tonale che sembra essere sparita dai radar e soprattutto dai piani della Casa del Biscione e dei suoi investimenti in Italia. Sì perchè basta dirottare l’attenzione su Cassino per capire l’importanza di questa factory per Alfa Romeo: lì nasceranno, su piattaforma STLA Large, le nuove generazioni di Stelvio e Giulia, quasi confermate sia elettriche sia ibride.
Tonale, lanciata nel 2022, è già stata soggetta a un lievissimo aggiornamento presentato in occasione del Salone di Parigi e arriverà almeno al 2029 senza stravolgere sé stessa. Ricordiamo che oggi in gamma sono presenti due motori ibridi (1.5 Mild Hybrid e 1.3 Plug-In) e il Diesel 1.6 Multijet e che Tonale nasce dalla stessa piattaforma di Compass, quella pronta ad andare in pensione. Come dimenticare la presentazione del concept al Salone di Ginevra 2019 che risvegliò prepotentemente l’attenzione del pubblico italiano sul Marchio Alfa Romeo.
Junior in Polonia, a Tychy, l’alto di gamma, tra cui un inedito modello top di gamma (probabilmente condiviso con Maserati) a Cassino. Tonale, quindi, non sembra essere nei piani italiani di Stellantis ma non per questo non avrà un futuro, anzi. Per scoprire quale futuro attende il C-SUV del biscione, l’auto che ha ridato linfa vitale alla storia del brand, bisogna fare un passo indietro. Troppo grande per nascere sulla STLA Small, quindi esclusa da Pomigliano, la base della seconda generazione sarà al STLA Medium, la stessa di nuova Compass, nuova Lancia Gamma e le nuove DS 7 e N° 8.
Da qui si capisce dove potrebbe nascere la nuova Tonale, e la risposta è in Francia. A Sochaux, infatti, vedono la luce le nuove Peugeot 3008 e 5008 che nascono sullo stesso pianale. Non sarebbe la prima Alfa a nascere fuori dai confini nazionali ma sarebbe sicuramente la prima a nascere in Francia, con un po’ di sorpresa per gli alfisti più accaniti. A diffondere questa voce che ha tutti i presupposti di essere tutto meno che una voce è il sito Italpassion.fr. Il ragionamento logico dedotto dalla condivisione della piattaforma porta, infatti, alla conclusione che la nuova Tonale potrebbe nascere in Francia. Niente di scandaloso per un pubblico oggettivo e per un mondo dell’auto che non ha più confini. Almeno per qualcuno…
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