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La politica si schiera con ASI: “siamo vicini al motorismo storico”

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Folta rappresentanza del mondo politico al Convegno Nazionale che l’Automotoclub Storico Italiano ha organizzato a Roma giovedì 25 novembre con il titolo “Fenomeno classiche: i veicoli storici come risorsa per il Sistema Paese”. 

Sono intervenuti Alessandro Morelli, Viceministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Palmiero Perconti, consigliere di Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo, l’Onorevole Giovanni Tombolato, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per i Veicoli Storici, il Senatore Ugo GrassiEnzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale ANCI, Ivan Drogo Inglese, Presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, Danilo Moriero, Segretario Generale Città dei Motori, Fausto Fedele, Direttore Motorizzazione Centro Italia Edoardo Magnone, Presidente del Registro Fiat Italiano e diversi parlamentari di Camera e Senato.

Tutti uniti da uno stesso concetto ribadito più volte: “Siamo vicini al mondo dei veicoli storici”. Un mondo rappresentato al Convegno ASI dai delegati degli oltre 300 Club Federati di tutta Italia. “Siamo spinti da un motore potente, alimentato da passione e volontariato”, ha sottolineato il presidente dell’ASI Alberto Scuro. “Organizziamo, condividiamo, cresciamo insieme, coinvolgiamo i giovani… Chi altri potrebbe fare tutto questo?”.

Dal Convegno è uscito un messaggio chiaro: il motorismo storico è davvero un elemento chiave per rimettere in moto questa bellissima macchina che si chiama Italia e l’ASI prosegue con coerenza e concretezza il suo percorso virtuoso in ambito sociale e culturale al servizio delle istituzioni. “Il motorismo storico – ha detto Scuro – non è solo passione ma è un settore che offre grandi opportunità per lo sviluppo del Paese. Nella storia dell’ASI abbiamo avuto molti momenti di incontro: assemblee, riunioni tecnico-organizzative, eventi dinamici, culturali e solidali. La Convention è però qualcosa di unico, di mai visto. È un modo per dare a chi sta normalmente dall’altra parte del palco un ruolo da protagonista”.

La politica non ha fatto mancare il suo sostegno. “Il tema dell’auto ci sta molto a cuore e tutto il governo segue con attenzione il settore – ha spiegato Alessandro Morelli, Viceministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili – soprattutto quello dell’auto storica che riguarda la cultura e la storia d’Italia dell’ultimo secolo. Puntiamo a creare un tavolo di lavoro per trovare soluzioni univoche e ragionevoli soprattutto sul tema della circolazione. In questo ambito troveremo la strada per tutelare i veicoli storici, senza dimenticare la transizione ecologica e con la collaborazione di ANCI e delle pubbliche amministrazioni locali”.

“Camera e Senato – ha poi spiegato Giovanni Tombolato, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per i Veicoli Storici – lavorano insieme su tanti temi cari al settore. Dalle targhe originali alla regolamentazione di ciclomotori e trattori storici. E mai come ora c’è la volontà di difendere questo mondo”.

L’ASI si sta muovendo su tre direttrici principali: cultura, turismo e occupazione. Preservare i veicoli storici come beni culturali, promuovere i nostri territori e le loro vocazioni primarie e secondarie, sviluppare la filiera professionale altamente specializzata e creare nuove opportunità per i giovani.

“Le manifestazioni che coinvolgono i veicoli storici sono preziose perché valorizzano le cosiddette località minori – ha sottolineato infatti Palmiero Perconti, consigliere di Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo – e destagionalizzano i flussi turistici. Inoltre, sono un grosso volano per l’industria del turismo nel suo complesso”.

“Un veicolo storico riportato a nuova vita – ha specificato il Senatore Ugo Grassi – cambia funzione, non è più un semplice mezzo di trasporto, anzi tutt’altro, perché viene conservato come una reliquia. Viene usato affinché non si deteriori stando fermo ed ha quindi un impatto irrisorio a livello di inquinamento. Purtroppo, c’è molta ignoranza e spesso si dimentica che c’è una certificazione di rilevanza storica che definisce la distinzione tra veicolo vecchio e veicolo storico. Su questa base dobbiamo provvedere alla stesura di un testo di legge organico per il motorismo storico”.

“Qui da voi si respira un’aria molto bella, molto positiva – ha aggiunto Enzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale ANCI – perché c’è la voglia di rendere collettiva questa vostra passione. Siete proiettati nel futuro, rendete questa passione una fonte di costruzione. I veicoli storici sono le radici del nostro Paese. Confermiamo la piena disponibilità da parte dei comuni d’Italia a lavorare insieme: non è un caso che l’ANCI abbia rafforzato le attività legate al motorismo con la fondazione di Città dei Motori. Facciamo quindi squadra per vincere e per realizzare progetti concreti, senza colore politico”.

La giornata si è conclusa con l’annuncio ufficiale da parte di Ivan Drogo Inglese, presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, dell’ingresso del motorismo storico in questa istituzione: è stata creata un’apposita Commissione la cui presidenza è stata affidata ad Alberto Scuro.

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