Gran Premi così ne capitano uno ogni tot di anni. Ricordiamo Indianapolis 2005, forse sul primo gradino del podio delle colossali figure rimediate dal Circus della F1. Questa volta poco si poteva fare se non attendere la fine della pioggia, come chiedere in pieno agosto in Sicilia…che cada la neve. Spa Francorchamps è così, da sempre, ma mai si era arrivato a tanto. Peccato che a reagire oggettivamente male davanti a tali avversità ci ha messo la faccia la FIA, con il direttore Michael Masi bersagliato da una miriade di polemiche, alcune delle quali anche troppo aggressive come spesso capita su quel mondo variopinto che è mal rappresentato dai social network.
Già, ma cosa avrebbe potuto fare? Correre il lunedì? Impossibile, con Zandvoort in programma già la prossima domenica. Come sarebbe stata trasmessa la gara? In che orari? Ecco che qui entrano in scena le TV, quelle che pagano i diritti e pretendono che la programmazione sia rispettata. Da qui la volontà di “falsare” la gara facendo disputare appena due giri dietro la safety car, un vero e proprio teatrino, pur di considerarla valida e attribuire il mezzo punteggio.
Tra i piloti, e qui veniamo al punto, Vettel e Hamilton, che hanno le spalle abbastanza larghe per poter pagare, non hanno usato giri di parole. La F1 è mossa dai soldi, e sai che novità. Vogliamo guardare i loro stipendi? Peccato che non ci sia stata uniformità di giudizio, tanto che appena 2 piloti su 20 hanno avuto il “coraggio” di esprimersi, di non trincerarsi dietro dichiarazioni di facciata su quanto sia stato importante mettere la sicurezza al primo posto.
Ecco quindi che i due giovani della Ferrari, Carlos Sainz e Charles Leclerc, alla fine 8° e 10° sotto la finta bandiera a scacchi, hanno mantenuto una linea neutrale. A testa calda appena dopo esser scesi dalla loro SF21 non in grande forma sull’asfalto bagnato, i due hanno detto la loro ai microfoni delle varie testate. Leclerc ha detto che, per lui, i due punti “Valgono poco“. Sai che roba. Sainz ha invece difeso le decisioni della direzione gara, mettendo davanti a tutto la sicurezza. Oggettivamente il muro d’acqua alzato dalle monoposto era troppo per permettere lo svolgimento di una normale competizione, e lo spagnolo si è detto “non contento” per il mezzo punto assegnatogli.
Con i PR della Ferrari al loro fianco, la pillola si è decisamente ingentilita con le dichiarazioni di facciata tra cui la grande sfida (…) che li aspetta da venerdì per il ritorno a Zandvoort. Serve più carattere, da loro e dagli altri. Il Presidente della F1 Stefano Domenicali garantisce che è stato fatto il possibile, e noi vogliamo credergli, ma i tifosi si stanno stufando, e non per la scarsa competitività della Ferrari attesa alla riscossa già a partire dalla prossima stagione. Pensate a chi ha speso soldi per il biglietto e non verrà nemmeno rimborsato…
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