In occasione del Milano Monza Motor Show 2022 abbiamo avuto l’occasione di intervistare Mitja Borkert, dal 2016 a capo del Centro Stile Lamborghini. Classe 1974, 17 anni a fare “gavetta” in Porsche prima di prendere le redini del reparto dove nasce lo stile delle vetture del Toro.
Sotto la sua direzione sono nati progetti come la “Terzo Millennio“, avveniristica hypercar progettata in collaborazione con il MIT di Boston, fino alla versione Performante, e successive, della V10 Huracan. Insomma, 6 anni e tanti progetti culminati con l’ultima versione della supercar bolognese, la Tecnica, esposta per la prima volta proprio tra le pedane del MiMo 2022.
Partiamo con una domanda di rito che si rifà al lancio della “nuova” Countach, presentata in anteprima internazionale lo scorso anno a Pebble Beach.
Quanto è stato difficile riportare sulla nuova Countach un design “eterno” come quello della, storica, prima generazione?
“In generale lavorare sullo stile di una Lamborghini, qualsiasi essa sia, è sempre una grande sfida. Di sicuro la Countach LPI-800 che abbiamo fatto prende tutte le forme e l’ispirazione della Countach che io amo ma siamo riusciti a creare una macchina del futuro, che io amo chiamare spaceship, o astronavi in italiano“
Parlando della Huracan Tecnica che avete esposto al Milano Monza Motor Show le sue linee, seppur con qualche modifica, sembrano non invecchiare mai. Cosa vi rende orgogliosi del design della Huracan in generale e qual è la chiave di lettura della nuova “Tecnica”?
“Anche qui posso continuare la mia storia dalla Countach, perchè con lei abbiamo celebrato i 50 anni del nostro DNA che significa ritrovare su ogni Lamborghini la classica silhouette bassa o, in vista frontale, della cabina che ha la forma di un esagono e i vetri laterali con tanta inclinazione. In merito alla Huracan Tecnica, abbiamo portato un aggiornamento che è anche il più grande mai fatto su una Huracan da quando è stata lanciata. Si tratta di una macchina fun to drive, a trazione posteriore, quindi molto divertente da guidare. Abbiamo cambiato il cofano utilizzando il carbonio così da rendere tutta la vettura più leggera; sul muso c’è l’ispirazione dal mondo delle auto da corsa, tanto che abbiamo lavorato tanto sull’efficienza aerodinamica. In linea laterale abbiamo cambiato alcuni tratti stilistici prendendo ispirazione dalla Essenza SCV12, infatti la mia parte preferita della nuova Tecnica sono i parafanghi posteriori. Abbiamo “abbracciato” le ruote, montato un’ala fissa per renderla ancora più leggera e anche in vista posteriore abbiamo preso ispirazione della nostre Huracan Super Trofeo. Infine, il doppio scarico esagonale è di nuovo un omaggio a questa forma geometrica molto cara a Lamborghini. La macchina è fantastica, molto bella”
Ci avviciniamo anche all’addio dell’Aventador. La prossima generazione si preannuncia in rottura con il recente passato oppure proseguirà il corso stilistico odierno di Lamborghini?
“Oggi siamo qui con la Huracan Tecnica, anche se posso assicurare che la Lamborghini che vedremo nel futuro manterranno sempre questo concetto di spaceship di cui parlavo prima. Quindi non mi resta che dire a tutti i nostri fan che non rimarranno sicuramente delusi“
Lamborghini è pronta a lanciare nuovi modelli elettrificati. Questa tecnologia andrà a influenzare il design dei vostri modelli?
“Sì, il nostro CEO Winkelmann ha già annunciato la nostra strategia Cor Tauri sull’elettrificazione e noi del design stiamo lavorando duramente per rimanere il primo top player sulla gamma elettrificata e, ugualmente, sulle macchine totalmente elettrificate che vedremo in futuro. Come design, per darvi un’idea, pensate alla Terzo Millennio. Il suo stile può essere d’aiuto per capire che frontiere può concedere l’elettrificazione”
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