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Intervista a José María López, per la terza volta consecutiva Campione WTCC con Citroën Racing*

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José María López ha conquistato il suo terzo titolo piloti del FIA World Touring Car Championship grazie al secondo posto ottenuto domenica nella Main Race di Motegi (Race of Japan). Ecco le parole dell’argentino della Citroën a fine gara.

Che cosa hai pensato quando hai tagliato il traguardo?

“Non me lo ricordo, faceva caldo e avevo tanti pensieri in testa. Quando ho visto la bandiera a scacchi il mio ingegnere mi ha urlato qualcosa via radio, è stato emozionante, un momento speciale. Da fuori non ci si rende conto di quanto sia dura correre, del lavoro che c’è alle spalle di un pilota e della squadra”.

Sensazioni positive?

“In questo momento sono una delle persone più felici del mondo. A volte in TV uno vede i piloti come uomini freddi e duri di cuore, ma in realtà siamo esseri umani e dietro alla vittoria di un Mondiale ci sono emozioni indescrivibili. Nessuna vittoria è semplice, né in gara né come titolo. Per me sono stati tre anni fantastici e penso che ogni pilota vorrebbe essere al mio posto ora. Sono stato fortunato a capitare nel miglior team, con compagni di squadra bravissimi, avendo alle spalle una famiglia, una fidanzata e amici che mi hanno sempre sostenuto. Per questo ringrazio veramente tutti. Il WTCC mi ha dato una grande occasione ma nulla sarebbe stato possibile senza la Citroën, per cui il ringraziamento più grande va ai ragazzi della squadra”.

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Nella Main Race sei stato a lungo in testa, poi hai ceduto la posizione a Yvan Muller, che così festeggia la prima vittoria dell’anno. Perché questo gesto?

“Non è stata una decisione facile rinunciare alla vittoria. Diciamo che l’ho fatto per Yvan, spero non la prenda male, come fosse un’elemosina. Io lo rispetto molto, è un Campione e un ottimo compagno di squadra, con lui abbiamo lottato per tre anni in modo corretto. E’ stata dura, volevo vincere e sentire il mio inno sul podio, ma questa era la maniera migliore per ringraziarlo, cosa che non ho avuto modo di fare spesso. Penso che Yvan sia ancora il più grande del WTCC e possa dire la sua per anni”.

Nella Opening Race potevi vincere il titolo, ma ci sono state altre battaglie; raccontacele.

“E’ stata una gara molto dura per noi piloti e per le auto. Non sono partito bene, però ho guadagnato qualche posizione successivamente. Dietro gli altri si perde carico aerodinamico, ma la mia auto era perfetta e già a metà gara ero all’inseguimento di Tiago. Ci sono state battaglie e contatti, sono stato fortunato a finirla. Con Catsburg ci siamo toccati duramente, praticamente tutta la Opening Race è stata una guerra aperta fra noi e gli altri. Ovviamente mi sono anche divertito moltissimo”.

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Ora dovrai correre le ultime gare e poi passerai a un’altra serie (ndr la Formula E); come vivrai il finale di stagione?

“Sarà diverso rispetto allo scorso anno perché amo il mio lavoro, le battaglie e le vittorie. L’obiettivo principale per le prossime gare sarà aggiudicarci il titolo costruttori, poi vorrei poter dare una mano a Yvan ad arrivare secondo in campionato”.

*Il Mondiale di José María López è soggetto a ufficializzazione FIA. Questo perché Eurosport Events, promoter del WTCC, ha chiesto alla Touring Car Commission della FIA di cancellare la WTCC Race of Thailand, il che porterà le gare del calendario a 11. La parola al Consiglio Mondiale della FIA.

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Foto di Gabriele Bolognesi

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