Madonna di Campiglio, Trento – Appena terminata la 26° edizione della Winter Marathon, abbiamo avuto l’occasione di intervistare anche il campione in carica della Carrera Cup Italia, Enrico Fulgenzi, “ambasciatore” di Porsche a bordo di una 356 C Coupé del 1964. Il pilota jesino, oltre a raccontarci la sua prima avventura qui alla Winter Marathon, ci ha parlato dei suoi progetti futuri.
Raccontaci la tua Winter Marathon, come hai vissuto questa grande manifestazione?
È stata un’esperienza indimenticabile, è stata la mia prima volta: la prima gara di regolarità, la prima volta alla guida di un’auto storica ed anche la prima volta in una competizione su neve e ghiaccio. Quando uno si avvicina a una gara di regolarità provenendo dai circuiti può pensare che si tratti di un compito semplice, ma in realtà non è assolutamente così, mi sono subito reso conto che se si vogliono ottenere dei risultati bisogna lavorare sodo per diventare veri esperti e professionisti di questa disciplina.
Questa Winter Marathon mi è servita per fare i primi passi nel campo della regolarità, l’evento è stato spettacolare con un’organizzazione formidabile per non parlare della soddisfazione che ho provato a guidare la 356 Cabrio lungo tutto il percorso, con la quale ho rappresentato Porsche Italia in un evento di questa importanza.
Quindi un’esperienza assolutamente positiva. Replicherai se ne avrai l’occasione?
Assolutamente sì! Ho scoperto un mondo che non conoscevo, o che comunque conoscevo solo in modo superficiale. Appena ho terminato la corsa, ho provato subito la voglia di tornare al volante e di mettermi di nuovo alla prova nelle gare di regolarità. Per quattro giorni si respira un’atmosfera particolare, una sfera a sé stante, aria di motori e gente fantastica. Io la definirei la vacanza ideale per un appassionato di motorsport, un punto d’incontro tra passione, sport, motori, divertimento e turismo!
Dal divertimento al lavoro: quali sono i tuoi progetti per il 2014?
La Carrera Cup rimane il mio punto di riferimento perché è il campionato monomarca numero uno in Italia, quindi sarò sicuramente presente, se non come pilota, parteciperò con il mio team, la Heaven Motorsport, con cui sto cercando di ingaggiare come prima guida un giovane pilota che possa sostituirmi e garantirmi che la mia squadra possa aggiudicarsi di nuovo il titolo. Se riuscirò a mettere sotto contratto questo pilota, io potrò spostare la mia figura di pilota magari nella Supercup, il campionato di massimo rilievo per quanto riguarda la Porsche, che, tra le altre cose, corre in concomitanza con la Formula 1.
La mia eventuale partecipazione a questo trofeo rappresenterebbe, inoltre, una sorta di vetrina per la Carrera Cup Italia, con il passaggio alla massima serie del pilota che ha vinto l’edizione 2013.
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