Nata circa un mese fa, allo “scoccare” dell’allarme virus che ha bloccato l’Italia, l’iniziativa Insieme per fermare il Covid, lanciata il 16 marzo scorso da ASI (Automotoclub Storico Italiano), ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e UNICEF Italia, ha annunciato di avere raccolto fondi per più di 1,5 milioni di euro per reperire materiale sanitario urgente in questa fase critica.
Soldi che sono stati spesi per per acquistare 500.000 mascherine chirurgiche, pronte a essere inviate, come indicato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, alle città lombarde, dell’Emilia Romagna e del Veneto, tra le più colpite dalla pandemia.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell’UNDP con la Cabina di Regia “Benessere Italia”: il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) si è immediatamente attivato e ha rapidamente messo a disposizione dei paesi più colpiti la sua rete mondiale di uffici e le proprie partnership strategiche, potendo così aiutare a reperire e mobilitare i materiali sanitari di prima necessità, sempre più difficili da reperire con l’avanzata della pandemia.
“Stiamo facendo qualcosa di importante e di concreto per il nostro Paese – ha detto il Presidente dell’ASI Alberto Scuro – e siamo orgogliosi della risposta solidale che il mondo del motorismo storico ha saputo dare. Ci siamo mobilitati convergendo su questa raccolta fondi tutte le energie e le risorse disponibili di ASI e dei Club federati di tutta Italia: l’arrivo di queste mascherine è un altro passo fondamentale, ma la raccolta fondi non si ferma e grazie al tavolo di lavoro della Cabina di regia Benessere Itala troveremo le soluzioni migliori per affrontare questa emergenza.”
Gli ha fatto eco Antonio Decaro, Presidente di ANCI e Sindaco di Bari, tra i più attivi a coinvolgere i cittadini sull’importanza del rispetto delle regole: “Questa terribile emergenza sanitaria ha fatto scattare una gara di solidarietà della quale, sia come rappresentante delle istituzioni, sia come persona, sono molto orgoglioso. Il Coronavirus ha fermato temporaneamente le gambe di questo Paese, ma non il suo cuore che continua a battere, manifestandosi nella generosità dei tanti che donano e si adoperano per gli altri. Di questa raccolta, alla quale meritoriamente ha dato il via l’ASI e che ha potuto contare sul fondamentale sostegno di UNICEF Italia e sul coordinamento di Benessere Italia, siamo molto grati noi sindaci e le comunità che rappresentiamo.”
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