Ci si proietta verso la svolta verde che dovrà attuarsi nel prossimo decennio. In una situazione geopolitica instabile che sta causando rincari energetici, con un settore dell’auto che ha sofferto gli effetti della pandemia e che contemporaneamente deve investire nella ricerca elettrica in una corsa all’abbattimento delle emissioni, gli automobilisti si domandano quando effettivamente arriveranno i nuovi incentivi, a quanto ammontano e come saranno ripartiti. È da quando sono rapidamente finiti i fondi dell’anno scorso che sono trapelate indiscrezioni e sono state fatte stime preliminari.
Oggi abbiamo notizie più precise.
Il primo di Marzo, in serata, la Gazzetta Ufficiale ha diffuso il Decreto Legge Energia, con la notizia che gli incentivi per il settore automobilistico stanziati per il 2022 sono diminuiti di 100 milioni rispetto a quanto era stato annunciato in precedenza: 700 invece di 800.
Dal 2023 fino al 2030, invece, saranno ogni anno di un miliardo.
Considerato il quadro generale a livello mondiale e in visione del prossimo futuro, si è stabilito che non tutti i fondi andranno a chi acquista auto a bassi consumi ed emissioni.
Infatti, una parte dei soldi andrà a finanziare la ricerca, un’altra le filiere del settore che dovranno essere edificate o convertite. Teniamo presente che non parliamo solo – ad esempio – dei motori o degli impianti, ma anche delle componenti tecnologiche e digitali, e indirettamente su come ognuno di questi prodotti viene fabbricato e trasportato.
In tal senso la portata sembra ampliarsi e logicamente si riduce l’ammontare per le parti destinatarie. Ciò lascia immaginare che nel 2022 gli incentivi agli automobilisti saranno relativamente limitati per permettere di rafforzare il settore automotive in difficoltà e in fase di cambiamento. L’ipotesi è suggerita anche dalla sfortunata contemporaneità di molti fattori penalizzanti, che forse richiedono interventi immediati (e costosi).
Le auto elettriche non sono le uniche interessate degli incentivi, ma anche i veicoli a metano, Diesel e pare alcuni benzina. Molto probabilmente verrà stabilito un tetto massimo di prezzo per le vetture a seconda delle fasce in cui rientrano, basandosi chiaramente sulle emissioni CO2.
Questa possibilità e le ipotesi proposte troveranno conferma o smentita alla fine del mese: come di norma, a 30 giorni dalla diffusione del Decreto Legge.
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