Tecnica

Il recupero e la gestione dell’energia della nuova Peugeot 508 Sport Engineered

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In quanto auto ibrida plug-in, assume fondamentale importanza il concetto di recupero dell’energia, utile a ottimizzare l’efficienza della power unit. Lo stesso discorso vale per una sportiva come la nuova Peugeot 508 Peugeot Sport Enginereed, alimentata da un motore elettrificato capace di esprimere fino a 360 CV. 

Dopo la presentazione della nuova Peugeot 9×8 che parteciperà al Campionato del Mondo Endurance nel 2022, con il chiaro obiettivo di portare la quarta vittoria alla 24 Ore di Le Mans per la Casa francese, è aumentato l’interesse per la sportiva ibrida lanciata dal Leone nel corso del 2020. 

Un indicatore sul quadro strumenti virtuale permette di capire istante per istante quando la batteria si ricarica in autonomia proprio grazie al recupero energetico

Uno dei suoi segreti è appunto il recupero di energia in fase di frenata e decelerazione, fondamentale per offrire un bilanciamento energetico ideale per trovare l’efficienza tra prestazioni elevate e consumi contenuti, senza perdere alcunché in piacere di guida. Quando il conducente si trova in fase di frenata o decelerazione, infatti, viene ricaricata la batteria che accumula energia “gratuitamente” per poi utilizzarla in tutte quelle situazioni in cui l’apporto elettrico risulti determinante per il bilancio energetico e prestazionale dell’auto, come nelle fasi di profonde accelerazioni o semplicemente durante il transito in una zona a traffico limitato. 

Una gran turismo che fa delle prestazioni velocistiche un eccellente biglietto da visita, ma che sa anche coniugare una grande efficienza in termini di consumi ed emissioni ed è in grado anche di viaggiare in modalità 100% elettrica per oltre 40 km. 

Nelle competizioni sportive, questa soglia prestazionale viene sfruttata in maniera esemplare in fase di sorpasso, quando il valore aggiunto di tanta potenza permette di guadagnare preziose posizioni. Su strada, a bordo di 508 PSE i vantaggi sono rivolti sì alle prestazioni, ma anche a quel complesso bilanciamento tra performance da gran turismo e contenimento delle emissioni e dei consumi. Molto del merito di questa tecnologia va poi ricercato nell’importante lavoro svolto dall’impianto frenante che può contare su dischi ventilati da 380 mm con pinze a 4 pistoncini nascoste sotto le pinze in color giallo Kryptonite. La gommatura è invece Michelin Pilot Sport 4S nella misura 245/35 R20, capace di garantire il giusto grip ma anche il necessario comfort di marcia per una vettura che non nasce per le competizioni. 

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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