Categorie: Esperienze

Il Corso di Guida Evoluta del Centro Internazionale Guida Sicura Alfa Romeo

Tempo di lettura: 5 minuti

Autoappassionati.it è stato ospite presso l’Autodromo Riccardo Paletti – Varano de’ Melegari del Centro Internazionale Guida Sicura Alfa Romeo, dove abbiamo preso parte al Corso di Guida Evoluta organizzato dal team di piloti-istruttori che fa capo ad Andrea de Adamich.

Il corso, realizzato nella struttura alle porte di Parma in collaborazione con Alfa Romeo e Pirelli, si svolge nell’arco di una giornata – ritrovo in Autodromo ore 8:45; consegna diplomi ore 18:00 – e unisce esercitazioni di guida negativa (orientate prevalentemente alla sicurezza) e attività di guida positiva (rivolte a migliorare la propria tecnica in pista).

Nel vivo della giornata

Dopo un veloce briefing tecnico, necessario per ripassare i fondamenti della guida sicura e le leggi della fisica che regolano il comportamento di una vettura in movimento, i partecipanti sono suddivisi in gruppi di sei persone e destinati ognuno a diverse attività di guida. Prima, però, si rompe il ghiaccio con i 2.500 mt. del Circuito di Varano, con due giri di pista da passeggeri a bordo di una Giulietta 1750 TBi.

È ancora presto per lanciarsi tra i cordoli – bassi: qui si gira anche con le moto e con i kart – da protagonisti, e così raggiungiamo a bordo di un minibus l’area dedicata alla frenata di emergenza su fondo bagnato con evitamento ostacolo. È Piero Liatti, rallista biellese con all’attivo una vittoria nel Rally di Monte Carlo 1997, a illustrarci le corrette manovre di guida; poi tocca a noi prendere il volante della 159 3.2 JTS Q4 e familiarizzare con il pedale centrale, accompagnati dalla bella melodia del V6 24V. Dopo un buon numero di tentativi, c’è spazio anche per un piccolo contest: vince chi riesce ad affrontare la frenata alla velocità più elevata, imboccando la via di fuga senza spargimento di birilli.

Ritorniamo nell’area paddock per l’attività denominata GT Track, che prevede di cimentarsi all’interno di un tortuosissimo tracciato delimitato da conetti. Percorriamo il pistino handling in seconda marcia, con il manettino Alfa Romeo DNA in modalità Dynamic e il 4 cilindri Turbo Benzina della Giulietta che fa sentire la sua voce. Il tracciato è parzialmente bagnato, e il trucco per staccare il miglior tempo è ritardare il più possibile l’inserimento, così da avere un minore angolo di sterzo una volta tornati sull’acceleratore. Uno spasso.

Lasciamo la zona antistante all’Autodromo e attraversiamo il rettilineo di partenza/arrivo: è il momento di trasformare un’Alfa MiTo in un’autentica regina del traverso, sollevando l’asse posteriore della vettura con l’ausilio di un carrello autosterzante passivo per il controllo del sovrasterzo. È ancora Liatti a deliziarci con un demo ride che sembra riportarlo sulla sua Lancia Delta Integrale 16V dell’A.R.T. Engineering: a noi non resta che provare a emularlo (in tutta sicurezza), incappando inevitabilmente in perdite di controllo e conseguenti piroette.

La guida in pista

Il tempo di una veloce pausa pranzo presso il ristorante catering e siamo pronti a cimentarci tra i cordoli di Varano. Iniziamo una sequenza di dieci giri, alternandoci alla guida di una MiTo 1.4 TB MultiAir TCT e di una Giulietta 2.0 JTDm. Le potenze in gioco sono nell’ordine dei 150 CV: ideali per prendere confidenza con il tracciato – questa volta sotto l’occhio vigile di Fabio Mancini, pilota-istruttore con alle spalle esperienza su vetture Formula, Prototipi, Turismo e GT – e per iniziare a disegnare le giuste traiettorie suggerite dai birilli a bordo pista.

Si esce dalla corsia box e si affronta la Parabolica, un tornantone di 180°, Prima e Seconda esse – punto topico di Varano – e si è pronti a tuffarsi nella Ickx, curva a sinistra in leggera contropendenza da anticipare leggermente in ingresso. Seguono la Ferro di Cavallo 1 e 2: impostata la prima in maniera corretta, si riescono a percorrere entrambe le curve con un solo movimento del volante, sfruttando il trasferimento di carico dovuto al rilascio dell’acceleratore. Tornantino a rientrare e ultima curva d’immissione sul rettilineo.

Memorizziamo l’andamento della pista e siamo pronti a toccare con mano il Cuore Sportivo Alfa Romeo. Cinque giri a bordo della Giulietta 1750 TBi (in arrivo la nuova Quadrifoglio Verde con cambio TCT) sono l’antipasto che ci introduce al mostro sacro 8C Competizione. Ci aveva incantato di prima mattina con le note soavi del suo V8 aspirato, e ora è il momento di stringere tra le mani la corona dello sterzo e di agire con decisione sui paddle in carbonio. Sfruttiamo i 480 Nm di coppia max. del suo 4.7L per percorrere in terza marcia l’intera distanza dell’Autodromo Riccardo Paletti; c’è spazio per la quarta solo all’uscita della parabolica e sul rettilineo finale. L’esperienza al volante è decisamente coinvolgente: rollio e beccheggio denotano l’indole da Gran Turismo della 8C, che nelle frenate più decise (curva Ickx) risente leggermente dei trasferimenti di carico. La musicalità del suo 8 cilindri a V, tuttavia, non conosce rivali e l’aspetto sonoro domina totalmente l’esperienza di guida, al punto da far dimenticare le piccole sbavature che emergono nell’utilizzo in pista. Un’auto che entra di diritto tra i Classici del Biscione, grazie alle sinergie con i cugini di Modena e ai tratti sublimi dell’architetto Daniele Gaglione.

Ancora rapiti da tanta magnificenza, quasi non ci accorgiamo di essere arrivati al dolce. Il più recente regalo di Casa Alfa Romeo agli appassionati di tutto il mondo è lì ad aspettarci: è il momento di calarci all’interno dello spettacolare cockpit della 4C! Prendiamo posto nei sedili anatomici e dopo qualche regolazione siamo pronti a partire. Guidare la 4C a Varano è un’emozione doppia: la monoscocca in carbonio che tanto fortemente ne connota il progetto è nata a poche centinaia di metri da qui, in Dallara, e quasi sicuramente i cordoli del Riccardo Paletti sono stati tra i primi ad assistere alle sue scorribande.

Usciamo dalla corsia box in seconda marcia e ci prepariamo a impostare la Parabolica. Anticipiamo il punto di frenata per prendere confidenza con il pedale sinistro incernierato in basso: soluzione atipica per una vettura stradale, che trae ispirazione dal mondo delle monoposto. Affrontiamo le due esse in accelerazione, snocciolando terza e quarta marcia in rapida sequenza. Il cambio doppia frizione TCT garantisce passaggi di marcia fulminei, sottolineati dal suono rauco dell’impianto di scarico sportivo. Ciò che più ci colpisce, in questa fase, è l’erogazione di coppia del 4 cilindri turbo con basamento in alluminio, che con i suoi 350 Nm fra 2.100 e 4.000 giri/min. sembra voler fare il verso alla 8C Competizione.

Freniamo forte alla curva Ickx ed entriamo nella parte più tortuosa della pista. Al Tornantino la 4C mette in luce una purezza di handling davvero stupefacente: si riescono a mettere le ruote proprio laddove desiderato, con una fedeltà di risposta agli input impartiti dal guidatore che la colloca di diritto nell’olimpo delle auto sportive. Ne abbiamo la conferma nella staccata al fondo del rettilineo, dove i quattro dischi forati autoventilanti della Brembo tengono a bada con facilità gli 895 Kg di peso (piuma), e la reginetta di Casa Alfa si porta al punto di corda con l’agilità di un felino. Esperienza adrenalinica, che meriterebbe l’avvertenza «può creare dipendenza da guida».

In conclusione

C’è spazio per un’ultima sessione in pista dopo l’Esperienza 4C. Protagonista, questa volta, la gamma Quadrifoglio Verde a trazione anteriore, che sarà il banco di prova per valutare con l’aiuto della telemetria la nostra guida tra i cordoli e metterla a confronto con il grafico tracciato dai piloti-istruttori (sigh).

Termina, così, con la consegna degli attestati di partecipazione al Corso di Guida Evoluta la nostra esperienza presso il Centro Internazionale Guida Sicura Alfa Romeo. Un’esperienza formativa, che ci sentiamo di consigliare a quanti vogliano accrescere nell’arco di una giornata la propria consapevolezza di guida, acquisendo un bagaglio di esperienza facilmente trasportabile nella propria quotidianità di utenti della strada. Se questo non vi basta, considerate la possibilità (rara) di mettervi al volante di due vetture da sogno quali la 8C Competizione e la nuova Alfa Romeo 4C, con il beneficio di poterle sfruttare fin da subito al massimo delle vostre possibilità grazie ai consigli solerti dei piloti-istruttori del Centro. Se abbiamo fatto breccia nei vostri cuori di autoappassionati, non vi resta che visitare l’apposita sezione del sito alfaromeo.it [CLICCA QUI] e scegliere la data a voi più congeniale. 

Vincenzo Attamante

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Vincenzo Attamante

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