Nel 2025, la mobilità aziendale si trova di fronte a un bivio: da una parte la spinta verso l’elettrificazione, dall’altra la necessità di contenere costi operativi, assicurare flessibilità logistica e rispondere a normative ambientali sempre più stringenti. In questo scenario, le auto ibride plug-in si stanno affermando come la soluzione più bilanciata per flotte aziendali e mobility manager.
Perché le aziende guardano alle ibride plug-in
I numeri parlano chiaro: sempre più imprese italiane stanno aggiornando le proprie flotte scegliendo veicoli ibridi plug-in. Il motivo? Una combinazione di vantaggi fiscali, efficienza nei consumi e libertà di circolazione. Un veicolo plug-in hybrid (PHEV) è in grado di:
- percorrere i tragitti urbani in modalità 100% elettrica;
- affrontare lunghe percorrenze senza ansia da ricarica grazie al motore termico;
- accedere a benefici fiscali e agevolazioni locali per le aziende (esenzioni dal bollo, ZTL, parcheggi gratuiti, ecc.).
Inoltre, è possibile abbattere il TCO (Total Cost of Ownership) nel medio periodo, soprattutto se i veicoli vengono gestiti con una strategia di ricarica ottimizzata.
Chi vuole valutare questa tecnologia in modo oggettivo può approfondire in questo articolo dedicato ai vantaggi e svantaggi delle auto ibride plug-in nel 2025, utile per prendere decisioni più informate:
Auto ibride plug-in: vantaggi, svantaggi e considerazioni nel 2025
Quali ibride plug-in scegliere
All’interno delle flotte aziendali ibride plug-in, le scelte non mancano. Tuttavia, l’attenzione al prezzo d’acquisto resta centrale per i responsabili acquisti. Per questo, molti stanno orientandosi verso modelli più accessibili, in grado di garantire le performance attese senza superare i limiti di budget.
A tal proposito, è disponibile una selezione dei 10 modelli plug-in hybrid più economici del 2025, utile anche per le piccole e medie imprese che desiderano aggiornare il proprio parco auto:
Auto plug-in hybrid economiche 2025: le 10 che costano meno
Transizione sostenibile, ma con logica
Non tutte le aziende sono pronte per l’elettrico puro, sia per i costi che per la gestione operativa della ricarica. Le plug-in si propongono quindi come anello di congiunzione tra termico ed elettrico, garantendo autonomia, sostenibilità e un’immagine green utile anche in termini di comunicazione aziendale.
Per i professionisti del fleet management, l’adozione di queste tecnologie è anche un’opportunità per migliorare l’efficienza complessiva del parco veicoli, ridurre le emissioni e rispondere con flessibilità a qualunque contesto operativo. Fondamentale, però, è insegnare l’utilizzo reale al dipendente della auto aziendale, in modo da ottimizzare realmente i costi e mantenere bassi i consumi: l’auto PHEV bisogna saperla usare.