Ibrido, elettrico e idrogeno (forse). Il futuro delle auto sembra ormai segnato, ma prima di guardare così in avanti, il prossimo step sono le nuove omologazioni anti-inquinamento Euro 7 (dal 2025), che promettono di essere molto stringenti nei limiti di emissioni, rendendo le auto Diesel praticamente impossibili da mettere sul mercato. La soluzione che potrebbe dare un nuovo e ampio respiro alle auto a motore termico è data dai carburanti sintetici e dalle e-Fuel, capaci di abbattere immediatamente le emissioni di CO2 delle vetture tradizionali.
Prima di tutto rispondiamo a una domanda: che cosa sono i carburanti sintetici?
I carburanti sintetici non provengono da piante o da grassi animali, ma sono frutto della sintetizzazione di idrogeno e carbonio, trasformandoli in liquido o in gas, rendendoli compatibili sia alle auto a benzina sia alle auto Diesel. La e-Fuel è un carburante a zero emissioni, prodotto immagazzinando energia elettrica da fonti rinnovabili.
Come detto si parte dall’estrazione dell’idrogeno tramite elettrolisi, cui segue la sintesi Fischer-Tropsch, che consiste nella combinazione della CO2 con l’idrogeno stesso, ricavandone un liquido, la e-Fuel. Una volta raffinato questo carburante sintetico – conforme con la norma Din En 228 – diventa e-Kerosene, e-Heating, e-Petrol ed e-Diesel, rispettivamente dedicati ad aviazione, riscaldamento, auto benzina e auto a gasolio.
Questi carburanti sintetici possono anche essere miscelati con quelli tradizionali, garantendo ugualmente il funzionamento dei veicoli. Inutile sottolineare che, a differenza del mondo delle auto elettriche, quello dell’e-Fuel non presuppone cambi di infrastrutture, di logistica e di distribuzione. Essendo liquidi o gassosi, questi carburanti vengono distribuiti e stoccati proprio alla pari di quello che avviene oggi, senza conservazioni speciali o riconversioni create ad hoc.
La densità energetica non raggiunge quella creata dai carburanti tradizionali, ma supera quella di idrogeno e batterie agli ioni di litio utilizzati sulle auto elettriche, rendendolo veramente una valida alternativa.
Il costo dei carburanti sintetici e-Fuel ad oggi si attesta sui 10 dollari al litro, ma le previsioni per un futuro a pieno regime parlano di un prezzo che scenderebbe attorno ai 2 dollari al litro, diventando più accessibili a tutte le tasche.
Questa, però, è una semplificazione di quello che è il problema maggiore, ovvero il costo finale, che racchiude quello di tutti questi processi di creazione. Tra chi ci crede e chi no, alcune indiscrezioni dicono che la Formula 1 potrebbe adottarli in futuro, così come le vetture del Campionato Mondiale WEC (TotalEnergies con il suo Excellium Racing 100). Porsche e BMW sono i due Marchi auto che più hanno puntato su questa soluzione, con i principali player che sono Siemens Energy, Bosch ed Eni.
La prima ha deciso di avviare un progetto pilota che dovrebbe portare a produrre già 130 mila litri di e-Fuel nel 2022, 55 milioni di litri entro il 2024 e550 milioni di litri per il 2026. Pare, infatti, che Porsche abbia già acquistato una parte di queste forniture per effettuare test di sviluppo sulle proprie vetture.
Bosch continua a lavorare su questa soluzione, mentre Eni è al lavoro per sviluppare nuovi carburanti sostenibili, in grado di ridurre le emissioni fino all’80%.
Se prenderanno piede questi carburanti sintetici e-Fuel, saranno in grado veramente tenere vivi i motori endotermici, anche se la società senza scopo di lucro Concawe hanno previsto un utilizzo di questi carburanti nel campo dei trasporti pesanti, in ambito navale e aeronautico, con le quattro ruote limitate al motorsport.
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