Le Ferrari non saranno a guida autonoma. Chiaro, semplice, conciso ed inequivocabile il messaggio lanciato dal CEO del Cavallino Rampante, Benedetto Vigna, il quale chiarisce che a Maranello al momento non c’è l’intenzione di dotare le vetture della tecnologia self-driving. Non ci sarà quindi nessuna guida autonoma per i bolidi italiani marchiati Ferrari.
La guida autonoma non sarà abilitata sulle vetture a marchio Ferrari. L’ADAS che rappresenta uno dei pilastri dell’evoluziojne e della sicurezza nel panorama dell’automotive del futuro non sarà presente sulle supercar del Cavallino Rampante. A Maranello non sembrano affatto interessati allo sviluppo di questa tecnologia, forse a scoraggiare i piani alti del brand italiano sono gli ingenti investimenti effettuati da diverse case automobilistiche rapportati ai risultati.
A manifestare il disinteresse verso la guida autonoma è stato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, il quale con delle dichiarazioni non ha lasciato aperto alcuno spiraglio in merito. Questa decisione sembrerebbe essere condivisa dai clienti della Rossa e dagli appassionati di auto sportive in generale, poiché le emozioni donate da un’auto del Cavallino Rampante si vivono solo guidando la vettura, e no facendosi trasportare. In poche parole, su una Ferrari che guida da sola il conducente si trasformerebbe in un passeggero.
Nessun interesse per la guida autonoma ma c’è invece positività sull’elettrico e gli e-fuel, questo è quanto emerge dalle parole del CEO di Ferrari, Benedetto Vigna, interpellato in occasione del summit “Future of the Car” del Financial Times. Il top manager di Maranello ha detto:
“All’interno di un abitacolo ci sono quattro tipi di software: uno per le prestazioni, uno per il comfort, uno per l’infotainment, e c’è la guida autonoma. E quest’ultimo, a noi, non interessa. La tecnologia ICE ha ancora molto da dare. Il dibattito a cui abbiamo assistito alcune settimane fa in merito all’adozione degli e-fuel pensavo che ci sarebbe stato nel 2025 o nel 2026. Invece ha avuto luogo due anni prima. E questo è molto positivo per noi perché possiamo continuare a far funzionare una sportiva termica con carburante carbon neutral, dal momento che si prende la CO2 dall’atmosfera e la si combina ad altre cose. Si tratta di un rafforzamento della nostra strategia, se vogliamo. L’approvazione dell’UE dell’esenzione degli e-fuel è stata molto, molto positiva per noi, e per il mondo credo, perché dà vita a una tecnologia che ha ancora molta strada da fare. Ci sono molte cose che si possono fare in termini di efficienza, in termini di emissioni. Quindi diciamo che noi, come azienda, continueremo ad attenerci alla nostra strategia, che prevede investimenti nella tecnologia ICE, ma anche in quella ibrida e in quella elettrica”.
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