È una Ferrari che esce con le ossa rotte quella che si appresta a tornare a Maranello a leccarsi le ferite dopo due batoste consecutive. Se a Hockenheim ci fu, purtroppo, un errore di valutazione, la SF71H vista sul toboga ungherese fino alla terza sessione di prove libere del GP Ungheria sembrava imbattibile, facilmente avviata verso la seconda doppietta consecutiva dopo quella di un anno fa alla quale assistette dal vivo anche il compianto Sergio Marchionne.
E invece?
Poi è arrivata la pioggia in qualifica e i maligni dicono che per evitare un Hockenheim due e relativo attacco mediatico con relativa graticola Vettel abbia voluto tirare in remi in barca, viste le condizioni atmosferiche. Noi pensiamo che bisognerebbe dare modo a chi afferma queste frasi di salire in macchina e provare a correre con una F1 da 1.000 CV sul bagnato estremo, ma questo è stato.
La gara si è poi decisa lì, con la classe di Hamilton quando il tempo si mette male (e da lì si è assicurato la vittoria) e con un fido Bottas, cui Vettel non ha voluto attribuire le colpe per il contatto sul finire di gara, dice lui causa gomme finite del finlandese, a tenere le spalle coperte al pilota per il quale è chiamato appunto a fare il lavoro sporco, tanto la gloria a Casa della Stella la porta quell’altro, mica il “gelato sciolto”, come lo ha amaramente definito Daniel Ricciardo dopo un altro contatto che stava per costargli l’arrivo in zona punti.
Ora con -24 anche una vittoria di Vettel e un ritiro di Hamilton basterebbero ad agguantare la vetta con un solo punticino di vantaggio. I punti da assegnare negli ancora da disputare otto gran premi sono 200. Hamilton è in gran forma e non mollerà un centimetro ora che ha tutto il team dalla sua parte, soprattutto psicologicamente.
Vettel deve e può fare di più contro un Hamilton in questo stato di forma. Il tedesco è chiamato al riscatto già a partire da Spa Francorchamps, una pista che ama, prima di chiudere con l’Europa a Monza, dove il sostegno del pubblico non mancherà e dove tutti ci auguriamo di vederlo intonare l’inno di Mameli dal podio più bello del mondo.
Ora però un po’ di ferie per tutti, anche per il circus. Si ritorna a correre nel weekend del 25/26 agosto.
Le dichiarazioni dei piloti Ferrari dopo il GP Ungheria
Sebastian Vettel: “Oggi con il primo set di pneumatici eravamo veloci, ma alla fine sono un po’ deluso, perché ho perso 3 o 4 secondi nel traffico. Neanche il pit stop che abbiamo fatto è stato perfetto, visto che abbiamo perso del tempo. Da lì è stato difficile quando mi sono ritrovato dietro Valtteri, cercando di sorpassarlo. Comunque alla fine sapevo di poter andare più veloce di lui, visto che avevo gomme più fresche. Comunque, abbiamo fatto il massimo e credo che la seconda posizione sia il risultato migliore che potessimo ottenere oggi. Abbiamo fatto bene molte cose, altre forse meno bene, ma questo fa parte del gioco. E’ stata una settimana molto difficile per noi, per cui credo che avere entrambe le macchine sul podio sia un buon risultato. Sono felice di vedere che la macchina è veloce, che si è comportata bene finora su tutti i circuiti, e penso che questa sia la cosa più importante. La nostra vettura ha un grande potenziale, così adesso me ne vado in vacanza sentendomi tranquillo per le prossime gare.”
Kimi Raikkonen: “La partenza è stata buona, ho preso la scia e stavo decidendo da che parte andare, ma Bottas si è spostato dallo stesso lato per bloccarmi, così ho dovuto frenare prima e Sebastian mi ha passato. Dopodiché per tutta la gara ho cercato di correre in aria libera per sfruttare la mia velocità, senza risparmiarmi per mettere pressione sugli altri e senza poter gestire le gomme. La gara mi è passata in fretta, abbiamo spinto fino alla fine e, con la strategia a due soste, abbiamo sempre avuto le gomme in buone condizioni per farlo. Non poter bere durante la gara non è stato il massimo, ma neppure un grosso problema.”
Conclude il finlandese: “Oggi eravamo veloci ma sappiamo tutti quanto sia difficile sorpassare su questa pista; la gara è stata decisa dalla qualifica di ieri, ma almeno siamo riusciti a recuperare una posizione ciascuno. Oggi il secondo e il terzo posto erano il massimo che potevamo fare; come risultato non è male, ma non è quello che vogliamo. Nella seconda metà della stagione cercheremo di cambiare le cose e fare ancora un po’ meglio. So che la strada è ancora lunga, tutto può succedere e le cose cambiano in fretta. Continuiamo a spingere, cercando di migliorare anche nei dettagli e di essere costanti, e sono sicuro che potremo arrivare a risultati ancora migliori.”