Parte con un brivido freddo lungo la schiena il GP Bahrain 2020, con quel botto clamoroso di Romain Grosjean dal quale il pilota francofono è uscito miracolosamente illeso. La sua Haas si è spezzata in due ed è stata avvolta dalle fiamme: in tanti abbiamo temuto per il peggio e Halo è stato il “salvavita” del pilota che ha già annunciato il ritiro dalla F1 a fine anno.
Passata la paura, la gara è ripresa dopo circa un’ora, tempo di sistemare alla meglio le barriere nella zona dell’impatto. Le monoposto sono ripartite da ferme dopo la lunga interruzione ma ecco un altro incidente: questa volta è Stroll il protagonista, con la sua Racing Point che capotta dopo un contatto con Kvyat, già coinvolto nel crash di Grosjean.
Entra la safety car e questa è la situazione dopo 10 giri di gara:
Perez è di nuovo in zona podio ma ha già convocato una conferenza stampa per la giornata di domani dove, molto probabilmente, annuncerà la volontà di fermarsi per un anno sabbatico o di ritirarsi volontariamente dalla F1: si dice, infatti, che il sedile di Albon in Red Bull possa finire a Nico Hulkenberg, ritenuto da Helmut Marko il “n.2” perfetto per Max Verstappen…staremo a vedere!
Kvyat viene intanto penalizzato di 5 secondi per il contatto di cui sopra e Vettel si lamenta via radio della sua SF1000: “la macchina è inguidabile” (complice un contatto al via). L’abbiamo già detto ma, come da lui stesso affermato durante un’intervista al Corriere della Sera, la testa è già in Aston Martin, dove ha promesso che ne vedremo delle belle.
Intanto Bottas ha sofferto una foratura alla ripartenza della gara ed è stato costretto a una sosta extra: riparte dal fondo la sua rimonta, che al giro 32/57 lo vede già in grado di sorpassare la Ferrari di Charles Leclerc.
Per una Ferrari in netta crisi (e domenica prossima, con la diversa configurazione della pista di Sakhir, non andrà meglio per i motorizzati del cavallino…) la McLaren con Norris sesto e Sainz settimo (giro 40/57) può conquistare punti importanti per rinsaldare il suo terzo posto in classifica costruttori. Difficile per il team di Maranello agguantare il “podio” da qui ad Abu Dhabi…
Nel finale, Red Bull richiama la RB16 di Verstappen per montare un set di gomme medie nuove e rimane secondo dietro Hamilton, forse per tentare un attacco extra e sperare nell’undercut di un’eventuale sosta dell’inglese. Intanto Norris è quinto, tra le due McLaren si è inserito Pierre Gasly che si è fermato solo una volta con la sua Alpha Tauri e che viene sorpassato da Carlos Sainz alla fine del lungo rettilineo di partenza (giro 52/57)
Proprio nel finale di gara colpo di scena per Sergio Perez che perde vistosamente fumo dal suo scarico, fumo che diventa nuovamente fuoco per la seconda volta in questa gara, anche se stavolta senza cuore in gola. Il terzo posto è nelle mani di Alexander Albon, che potrebbe confermare il secondo podio in carriera dopo la bella prestazione al Mugello.
Tutto facile per Lewis Hamilton che vince il suo quarto GP Bahrain e fa capire ancora una volta, come se ce ne fosse veramente il bisogno, chi è il più forte in circolazione e di quale macchina bisogna temere il bis anche nel 2021…decimo Charles Leclerc, il migliore dei motorizzati Ferrari, ma è proprio un brodino tiepido.
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