Il governo italiano ha deciso di riassegnare 200 milioni di euro di fondi UE, inizialmente previsti per la gigafactory di batterie a Termoli, a nuovi progetti. La joint venture ACC ha sospeso i lavori su due impianti a causa del rallentamento della domanda di veicoli elettrici. Nonostante le difficoltà, Stellantis continuerà a produrre motori endotermici a Termoli, mantenendo i livelli occupazionali attuali. Della tanto discussa fabbrica di batteria del consorzio ACC ne ha parlato, poche ore fa, Carlos Tavares intervenuto a Mirafiori per l’inaugurazione dello Stellantis Pro One.
Riassegnati i fondi UE destinati alla gigafactory di Termoli
Il governo italiano ha deciso di riassegnare circa 200 milioni di euro di fondi UE, inizialmente destinati alla costruzione di una gigafactory di batterie a Termoli, a nuovi progetti. La somma era stata riservata per ACC, una joint venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che aveva pianificato tre gigafactory in Europa. A giugno, ACC ha sospeso i lavori su due impianti, uno in Italia e uno in Germania, a causa del rallentamento della domanda di veicoli elettrici e del passaggio a batterie più economiche.
Molte aziende europee hanno investito nella produzione di batterie per sostenere il settore automobilistico nel passaggio ai veicoli elettrici, ma la crescita del mercato è più lenta del previsto. La concorrenza da parte dei produttori asiatici e nordamericani è forte, e l’incertezza sui tempi di costruzione delle gigafactory ha destato preoccupazioni.
ACC ha dichiarato di essere pronta a iniziare i lavori, ma la transizione alla mobilità elettrica sta avvenendo più lentamente del previsto, richiedendo nuove tecnologie. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha confermato che i fondi UE verranno destinati a investimenti coerenti con la strategia energetica italiana.
Nonostante le difficoltà, Stellantis ha garantito la continuazione della produzione di motori endotermici a Termoli, mantenendo i livelli occupazionali fino alla transizione verso la gigafactory.