Se a Windsor si stava celebrando il matrimonio dell’anno, quello tra il Principe Harry e l’attrice Meghan Markle, a Berlino è andato in scena il quartultimo round della quarta stagione della Formula E, una stagione che sta sempre più prendendo la strada del portone di casa del suo protagonista indiscusso, ovvero Jean-Eric Vergne, in grado di dire la sua anche al Berlino ePrix, pur lasciando la gloria ad altri.
Il pilota francese, dopo aver vinto a casa sua, si è accontentato di un terzo posto lasciando la vera gloria ai padroni di casa di Audi Sport, capaci di affermare il loro orgoglio patriottico con una bella doppietta che ha visto Daniel Abt finire davanti al compagno di squadra Lucas di Grassi.
Per il team DS Virgin Racing la speranza dichiarata del pilota britannico Sam Bird era quella di poter dedicare agli sposi novelli la sua vittoria nell’ePrix di Berlino: 45 giri da completare sul tecnico tracciato del “Berlin-Tempelhof Ring”, sorto nell’area dell’ex aeroporto a sud-ovest della città riconvertito a partire dal 2008 nel principale polmone verde della capitale tedesca.
Il suddito di Sua Maestà, che proprio al termine dell’ultima 6 Ore del Bahrain (conclusa con il successo di classe in GTE-Pro con la sua Ferrari 488 GTE) aveva chiesto la mano alla sua fidanzata Hollie di fronte alle telecamere del FIA World Endurance Championship, si è dovuto però accontentare della settima posizione sotto la bandiera a scacchi: piazzamento deludente che tiene però aperta la possibilità di rimonta (nonostante il distacco sia salito a 40 punti).
L’ex pista di atterraggio, che ai tempi della Guerra Fredda giocò un ruolo fondamentale nell’asset della Capitale (specie per la consegna di viveri ecc.), ha visto quindi i due alfieri DS Virgin Racing scattare dalla decima e dall’ottava casella, non avendo avuto accesso alla Super Pole del Berlino ePrix (manche riservata ai cinque driver più veloci) al termine delle qualifiche odierne.
Di mestiere Bird è risalito mettendo pressione a Vergne e alla sua Techeetah, fino al momento del cambio vettura avvenuto per tutti intorno al 24° giro. Allo scadere dei tre quarti di gara il sorpasso decisivo di Bird su Jérôme d’Ambrosio (Dragon Racing), con l’inglese abile nel beffare l’avversario all’ultima curva fintando una manovra all’esterno e poi trovando un varco all’interno nella frenata della Curva 10.
“Oggi la sfida era quella di finalizzare al massimo il nostro potenziale ed è quello che siamo riusciti a fare, ottenendo dei punti importanti in ottica campionato su una pista molto impegnativa” ha dichiarato Bird a fine gara, aggiungendo: “Il nostro passo in qualifica era ok, ma abbiamo faticato a mantenere un buon ritmo di gara; è bello, comunque, concludere questo appuntamento ed essere ancora in lizza per il titolo”.
Prossima tappa (Round 10 di 12) il 10 giugno con l’ePrix che per la prima volta sbarcherà in Svizzera, famosa per la sua avversione alle gare motoristiche. La sede del clamoroso debutto sarà Zurigo, ultima data europea del Mondiale di Formula E prima del doppio appuntamento conclusivo sulle strade della Grande Mela.
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