Prove su strada

Ford Fiesta Vignale | Prova su strada

Tempo di lettura: 7 minuti

Quando si parla di gamma della nuova Ford Fiesta, la compatta dell’Ovale Blu giunta alla settima generazione dopo una carriera di molti alti e pochissimi bassi, non si può non parlare di completezza nel vero senso della parola. Per una precisa scelta strategica, quella di andare all’attacco con sei punte del segmento B, Ford ha pensato bene di creare una vera e propria gamma nella gamma con versioni specifiche, tra le quali spicca per l’appunto la Ford Fiesta Vignale che abbiamo recensito in questo articolo.

Dalla sportiva ST-Line, passando per la più alta Active, Vignale è e rimane un nome che per molti è sinonimo stesso di Ford, sebbene quelle più votate al lusso. Dopo Edge, Mondeo, Focus e S-Max, per la prima volta la storica sigla viene associata a un’auto che di storia ne ha da vendere, se si pensa che nel 1976 sbarcava sui mercati la prima generazione di un nome che è quasi un Marchio a sè tanto è famoso nel mondo. Praticità alla quale ora si aggiunge un design che sa farsi notare e aiuta a farla distinguere dalle cinque sorelle ognuna pensata per uno specifico target di clientela.

Dopo aver provato la Titanium, ci siamo volutamente concentrati sulla più glamour di tutte e sei le Fiesta oggi in commercio, la Ford Fiesta Vignale. Caratterizzata da un look estetico molto ricercato, abbiamo provato la vettura spinta dall’Ecoboost 1.0 nel primo dei tre livelli di potenza offerti in gamma, ovvero 100 CV (gli altri sono 125 CV e 140 CV, quest’ultimo riservato a ST-Line e Active), abbinato al cambio automatico a sei rapporti. Ecco come va la compatta dell’Ovale Blu ridefinita nel suo carattere premium.

La cittadina stilosa con l’ovale sul cofano

Può una compatta essere premium? È partendo da questa semplice domanda che siamo andati alla scoperta di ciò che rende questa Fiesta Vignale così unica nel suo genere, soprattutto in un segmento, quello delle compatte, dove trovare caratteri premium non è sempre così scontato. Essendo il debutto nell’alta società per la compatta mezza tedesca mezza americana, non ci siamo fatti sfuggire il suo design mai sopra le righe, anzi, molto glamour e allo stesso tempo sinonimo di eleganza nelle sua semplicità. Rispetto alle sue sorelle, la Vignale porta in dote cerchi da 17” a 10 razze in nickel lucido ma la si riconosce semplicemente per la calandra con gli elementi a V che richiamano appunto il cognome del carrozziere torinese Alfredo Vignale, colui che diede il via alle danze nel 1946.

Dettagli che ritroviamo anche sulla cornice dei fendinebbia, con i listelli cromati lungo la linea laterale della vettura e con i vari badge posti in posizione strategica, compresa la soglia battitacco che funge da benvenuto appena aperte le portiere anteriori. Un altro che si fa notare, quello sul portellone posteriore, fa capire a chi segue che davanti a lei è presente una vettura che tutto vuole meno che perdere la sua connotazione sportiva, con i bei fari a sviluppo orizzontale, con l’aggiunta di un po’ di stile che mai guasta. Belli e funzionali, sul frontale, i gruppi ottici anteriori  con la cornice diurna a LED che, non tanto sulla forma, quanto sulla sostanza, offrono di serie sulla Vignale gli abbaglianti automatici.

Per quanto riguarda le dimensioni nulla cambia rispetto alle altre Ford Fiesta oggi in commercio, con una lunghezza di 4,04 metri e una larghezza di 174 centimetri, utile per muoversi con disinvoltura nel suo ambiente, la città. Un altro suo tratto caratteristico sono le colorazioni sempre ricercate: di serie c’è la Frozen White pastello, mentre la Shadow Black che vedete in queste immagini costa 250 euro in più. Sono disponibili allo stesso sovrapprezzo altre colori (Moondust Silver metalizzata, Chrome Blue metalizzata, Milano Grigio metalizzata, quest’ultima esclusiva della Vignale e la Magnetic Grey metallizzata) e, per 500 euro, la Ruby Red Premium. 

L’abitacolo si distingue per la sua raffinattezza rispetto alle altre versioni disponibili nella gamma Fiesta

Passando agli interni, prima di parlare delle cose belle, partiamo da quello che rimane un po’ il punto dolente di questa attuale generazione, ovvero il bagagliaio. Purtroppo rimane molto piccolo se si vanno a caricare più di due trolley, nonostante venga in aiuto il fondo asportabile che aumenta la soglia di carico e al tempo stesso lo spazio disponibile. Nel caso in cui si scelga l’impianto audio B&O che fa però aumentare la soglia di carico. La capacità dichiarata è di  292 litri che diventano 1.093 a sedili abbattuti. Tutto ok per un viaggio breve, non se dovete trasportare nonni, zii e relativi bagagli verso la meta delle vostre vacanze. D’altronde rimane pur sempre una compatta, seppur stilosa. 

È però nell’abitacolo che si apprezza la cura estetica alla quale ogni Ford viene sottoposta passando dagli mani degli artigiani del reparto Vignale di Valencia, dove dal 2004 Ford ha fatto risorgere un nome storico che affonda le sue radici nel primo dopoguerra. Oggi all’eleganza viene unita la praticità data dalla tecnologia presente a bordo, della quale ci occuperemo tra poche righe. 

Ciò che colpisce di più della versione in prova, sia al tatto sia alla vista, sono infatti gli ottimi sedili in Pelle Totale, così come la chiamano in Ford, dal disegno ricercato con trama esagonale e ottimi nella seduta, rendendo così confortevole ogni viaggio. Sono in optional a 750 euro e portano con sè ulteriori inserti in pelle sul vano porta dove la plastica non manca. Per quanto riguarda l’impostazione dell’abitacolo poco cambia rispetto alle altre Ford Fiesta, con l’ottimo SYNC 3 da 8 pollici (qui la nostra guida per scoprirne tutte le funzionalità) che svetta sulla plancia e comodi comandi dell’ottimo clima automatico (di serie sulla Vignale) che ci mette davvero poco a rendere piacevole la vita nell’abitacolo durante i mesi estivi.

Davvero ottima la Rear View Camera (200 euro) che permette di avere una visuale in alta definizione durante le manovre di parcheggio, manovre coadiuvate dai validi aiuti derivanti dai Door Edge Protector (100 euro in più sulla 3 porte, 150 sulla 5 porte), delle valide protezioni in plastica che si estendono fino al margine delle portiere per evitare il contatto con i muri. Ottimo, soprattutto ai bassi, l’impianto audio premium B&O Play abbinato al SYNC 3 con schermo da 8 pollici (a 850 euro, 400 senza impianto audio), con 10 altoparlanti e il sub woofer a doppia bobina che va a occupare lo spazio altrimenti destinato al ruotino di scorta. 

Nulla quindi da recriminare alla qualità degli interni di un’auto che vuole portare il suo carattere premium in un segmento che vira favorevolmente verso altri lidi. Possiamo affermare che chi ora cerca stile ed eleganza poco sopra i 4 metri e non ha bisogno dello spazio offerto da un SUV o da una station wagon ora ha una valida alternativa in più da considerare. 

Alla guida della nuova Ford Fiesta Vignale 1.0 Ecoboost 100 CV: il brio non manca, lo stile pure

Sul frontale spiccano la griglia con motivi a V e la cornice cromata dei fendinebbia

Partiamo dal presupposto che il 1.0 Ecoboost è, da sei anni, vincitore della sua categoria agli International Engine of the Year Award. Partiamo quindi con tutte le buone premesse del caso una volta avviata la vettura  tramite il pulsante d’avviamento Keyless di serie su questa versione.

La Fiesta, come ci aspettavamo, si dimostra subito scattante e briosa al punto giusto. I 170 Nm di coppia aiutano in città dove anche il cambio automatico si fa trovare pronto seppur non prediliga una guida sportiva, altresì risulta ottimo ad andature calmierate.

La modalità Sport selezionabile tramite la leva del cambio, ben rifinita con un elegante pomello in metallo cromato, risulta quindi un po’ fine a sé stessa per l’indole stessa della vettura che risulta comunque ben assettata quando la spinge un po’ oltre. Vero è che la ST-Line, per sua natura, è la più indicata a chi cerca la sportività, la Vignale lasciamola a chi ama il lusso e il carattere premium ora disponibile anche su una compatta in modo abbastanza inedito.

La vettura risulta così scattante grazie a uno 0-100 km/h coperto in 9,9 secondi, appena sotto la fatidica soglia dei 10 secondi, per un consumo dichiarato, nel misto, di 6,1 l/100 km. Facile notare, dal listino ufficiale, come il consumo dichiarato per il manuale a sei rapporti abbinato alla stessa motorizzazione sia di 5,0 l/100 km. Sta a voi scegliere se preferite la comodità dell’automatico o la maggiore precisione, per alcuni versi, dell’unità manuale, a fronte appunto di un consumo dichiaratamente maggiore, sulla carta. La vettura in prova, con un prevalente uso in città, si è attestata sui 7 l/100 km.

Rispetto alla Titanium Diesel che abbiamo provato nei mesi scorsi, la versione entry level a benzina da noi provata sulla Vignale offre meno coppia ma più scatto da fermo (rispettivamente 12,5 secondi per il TDCi 85 CV contro i 9,9 dell’Ecoboost 100 CV sullo 0-100 km/h), senza contare la differenza di guidabilità che si riscontra sempre tra le due motorizzazioni ma non a livello telaistico, dove la bontà di questa settima generazione di Fiesta viene ancora una volta sottolineata dall’ottimo assetto e dal comportamento delle sospensioni, impeccabile per una segmento B. 

Sul posteriore si conferma la linea orizzontale dei fari ma è il badge “Vignale” che la distingue dall’altrettanto ricca Titanium

Una compatta sicura

Come già successo sulla Ford Fiesta Titanium, non mancano le dotazioni di sicurezza per chi cerca sì stile ma anche e soprattutto una dotazione ADAS completa. Sulla Fiesta Vignale sono di serie il cruise control e la frenata automatica d’emergenza mentre si paga a parte il BLIS (305 euro), ovvero il Blind Spot Information System che avvisa, tramite apposite luci negli specchietti, se sopraggiunge una vettura nel cono d’ombra, prima di avere spiacevoli inconvenienti durante una manovra di sorpasso.

Superata la velocità di 65 km/h si dimostra poi molto utile il Ford Lane-Keeping System, sistema che tiene l’auto in corsia e che può essere disattivato a piacimento tramite la semplice pressione del tasto posto sull’indicatore di direzione. Tutte le nuove Ford Fiesta possono contare su un sistema di 2 telecamere, 3 radar e 12 sensori a ultrasuoni che si nascondono dietro alla sicurezza offerta dalla compatta.  L’attacco a più punte in termini di ADAS in un segmento che pian piano sta raggiungendo i livelli del segmento C, quello delle berline, vede nella Ford Fiesta una valida paladina della battaglia continua verso la sicurezza degli automobilisti.

Prezzi e concorrenti

Sul portellone posteriore non si può non notare il badge cromato “Vignale”

Se la gamma Ford Fiesta 2018 parte da un prezzo, da listino, di 14.500 euro per la 1.1 3 porte Plus, per la Vignale il prezzo d’ingresso è di 21.000 euro con il benzina 1.0 Ecoboost da 100 CV. Si sale invece di 2.000 euro per avere il cambio automatico, molto utile in città come abbiamo visto, un po’ meno fuori ma pur sempre una comodità.

Ford Fiesta Vignale è disponibile con due motorizzazioni a gasolio (1.5 TDCi 85 e 120 CV, entrambe con cambio manuale a 6 rapporti) e due motorizzazioni a benzina (1.0 Ecoboost 125 e 100 CV, quest’ultimo a scelta tra cambio manuale o automatico come nel caso della nostra prova).

Così allestita, con i vari dettagli dei quali vi abbiamo parlato, la Ford Fiesta Vignale tocca la soglia dei 25.550 euro. Ford offre numerose promozioni sulla gamma di compatte, vi consigliamo una rapida visita al sito ufficiale di Ford Italia per conoscere meglio le offerte ora in atto; ricordiamo infine che l’acquisto di una vettura marchiata Vignale viene accompagnata, in fase di acquisto, da un Manager Vignale pronto ad offrire un servizio su misura per il cliente.

Tra le sue concorrenti, non è facile trovare un’auto dello stesso segmento che offra la stessa dose di stile stando poco al di sopra dei 20.000 euro. Ci riescono, con i vari optional disponibili in listino, la nuova Volkswagen Polo, la Peugeot 208, la Kia Rio, Renault Clio e tutte quelle citycar che, grazie a una dotazione completa, riescono ad essere altrettanto chic e glamour. I sedili in pelle, però, sono davvero un must nel segmento B.

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Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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