Il rilancio di Fiat prende piede non solo sul mercato, ma anche istituzionalmente. Stavolta a ricevere un importante riconoscimento è stato il CEO del brand torinese (nonché Global Chief marketing officer di Stellantis), Olivier Francois, il quale è stato inserito nella classe inaugurale della “CMO Hall of Fame” di Forbes. Questo riconoscimento viene riservato ai chief marketer che sono stati, o che nel 2022 sarebbero stati, riconosciuti nella Forbes World’s Most Influential CMOs list, per cinque o più volte.
Olivier Francois, CEO di Fiat: “Bisogna abbracciare il cambiamento e creare una nuova strategia di gioco”
Dopo aver ricevuto quest’ambitissimo riconoscimento, Francois ha dichiarato: “I vincitori di domani saranno i brand che non avranno paura di buttare via la vecchia ricetta, di abbracciare il cambiamento e di creare una nuova strategia di gioco. I consumatori non amano il marketing, ma vogliono ancora innamorarsi dei marchi. Amano sentirsi raccontare storie su come un prodotto può aiutarli ad essere ed a fare meglio. Un prodotto che saranno orgogliosi di possedere. Perché l’orgoglio è la moneta del successo nel moderno passaparola noto come social media. In Stellantis, con 14 marchi e 4 continenti, utilizziamo le tattiche e le formule più all’avanguardia per assicurarci i nuovi risultati che chiamiamo impression. Ma se c’è qualcosa che ho imparato in questi 14 anni di attività è che un’immagine duratura conta più di un miliardo di impression. Quindi, cerchiamo di trovare l’immagine più significativa, la più comunicabile, quella che può far scaturire un’emozione, una passione, una vocazione o un movimento. Usiamo i Data per farla arrivare al suo pubblico, senza mai perdere di vista ciò che conta davvero, non esiste un algoritmo per l’emozione. Sono profondamente onorato di aver ricevuto questa nomination, che voglio condividere con i miei team ovunque si trovino nel mondo, qualunque sia il marchio che rappresentano”.
Ecco i criteri utilizzati da Forbes per scegliere i vincitori
Forbes ha studiato l’influenza dei CMO data dall’impatto che le loro azioni e parole hanno sulla propria organizzazione ed all’esterno di essa. Quindi percezione del marchio aziendale, marketing, pubblicità, tendenze, risultati finanziari ed impatto complessivo delle conversazioni sui canali digitali e social. Per il report di quest’anno, Forbes ha nuovamente collaborato con i partner di ricerca Sprinklr e LinkedIn.
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