Con un comunicato stampa Automobili Lamborghini ha voluto festeggiare quello che sarebbe stato il 105° compleanno del suo fondatore, Ferruccio Lamborghini.
Nato nel 1916 a Renazzo, una frazione del comune di Cento (provincia di Ferrara), dall’unione tra Antonio ed Evelina Lamborghini, fin dalla più tenera età si appassiona di meccanica e passa i suoi pomeriggi da adolescente nell’officina del podere di famiglia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale Ferruccio Lamborghini, ormai esperto ed apprezzato meccanico, viene arruolato ed assegnato al 50° Autoparco Misto di Manovra, di stanza a Rodi, che si occupa della manutenzione di tutti gli automezzi militari presenti sull’isola, compresi i camion a motore Diesel e i trattori che vengono utilizzati per trainare gli aerei. Terminata la guerra, apre la sua prima officina proprio a Cento, paese d’origine, e rivolge la sua attenzione ai trattori e mezzi agricoli, colpito dalla crisi in cui versa l’agricoltura nel periodo appena successivo al conflitto bellico.
Da qui l’idea della svolta: realizzare trattori agricoli economici, alla portata di piccoli investitori, utilizzando le componenti riciclate dai mezzi militari dismessi. Il primo ad essere trasformato è un camion Morris a cui Ferruccio, oltre le modifiche principali, applica un vaporizzatore del carburante di sua invenzione. Viene presentato il 3 Febbraio del 1948 in paese, durante la festa del Santo Patrono di Cento. Ne vende 11. E’ il successo da cui nasce Ferruccio Lamborghini imprenditore che, per comprare un lotto di 1000 motori Morris si indebita con la banca dando a garanzia tutto quello che ha, compreso, con il beneplacito del padre, il podere di famiglia.
Passano gli anni del “boom” e, nel 1963, Lamborghini è annoverato tra i più importanti industriali italiani. Conscio delle proprie potenzialità, decide di costruire le migliori automobili granturismo del mondo, se non altro un modo per sfidare la Ferrari, da sempre rivale storica del cavallino. Qui la leggenda narra della famosa frase esclamata da Enzo Ferrari in persona rivolto proprio a Lamborghini quando si lamentò della sua Ferrari 250 GT appena acquistata: “Cosa vuol saperne di auto lei che guida trattori?“. Un guanto di sfida che sta alla base, ma non lo sapremo mai con certezza, della nascita del Toro di Sant’Agata.
Perchè proprio il toro? Ferruccio Lamborghini si rivolse ad un rinomato grafico locale, Paolo Rambaldi, che gli chiese quali caratteristiche personali si sentisse di possedere: “Sono tamugno, (tradotto dal dialetto significa duro, forte, testardo) come un toro” è la risposta di Ferruccio, ed è da quello, abbinato al suo segno zodiacale, che nasce il logo oggi famoso in tutto il mondo delle Automobili Lamborghini.
Da lì al successo il passo è breve: la Miura del 1966 riscrive la storia delle Granturismo, obbligando i giornalisti che la provano a coniare una nuova parola per descriverla: nasce il termine Supercar. Il Countach, nato come prototipo nel 1971, è così all’avanguardia che è ancora moderna nel 1990, quando, dopo 17 anni di produzione e 1999 esemplari prodotti, viene rimpiazzato dalla Diablo, che sarà la prima supersportiva di Lamborghini ad essere disponibile anche nella versione a 4 ruote motrici.
Ferruccio Lamborghini è passato alla storia come il fondatore dell’omonimo Marchio ma anche, e soprattutto, come vero innovatore. La sua proprietà durò appena dieci anni, sufficienti a farlo annoverare tra i costruttori più ammirati e rispettati del mondo. Uno spirito che ancora oggi anima Lamborghini.
Si chiude così il comunicato in omaggio al fondatore “Ferruccio Lamborghini non è più in azienda da tanti anni, ma il suo spirito basato sulla convinzione che anche il meglio possa essere ancora migliorato e la sua voglia di percorrere nuove strade, sono rimasti: nel 2018 debutta la Urus, il primo Super SUV che apre un nuovo mercato, e, ancora, nel 2020 la Sián, la prima Lamborghini ibrida, una 12 cilindri che adotta dei super condensatori per immagazzinare e rilasciare nel modo più rapido ed efficiente, potenza elettrica. Ferruccio, scomparso il 20 Febbraio del 1993, ne sarebbe fiero.”
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