Ferrari presenta la nuova 812 Competizione, sogno su quattro ruote sold out ancora prima di essere lanciato. Oggi il Cavallino Rampante ha tolto i veli, anche per i comuni mortali, alla nuova edizione speciale della 812 Superfast. Dopo gli annunci della vettura completamente elettrica (2025) e del SUV (2023) questa vettura scalda i cuori dei più appassionati puristi di auto sportive. La Ferrari 812 Competizione è mossa dal poderoso e leggendario V12 di Maranello.
Il propulsore da 6,5 litri è stato portato a 830 CV, 30 in più rispetto alla 812 “liscia”, la coppia arriva a 692 Nm, la buona notizia è che nessuno di questi cavalli è stato elettrificato. Lo 0-100 è chiuso in 2,8 secondi. Record per un motore Ferrari il regime massimo di giri, che tocca quota 9500 giri/minuto. Ferrari ha presentato anche la 812 Competizione A, versione targa della 812 Competizione, per maggiori dettagli rimandiamo al nostro articolo.
La gestione del sistema di accensione è demandata a una centralina di controllo a correnti di ionizzazione in grado di pilotare l’accensione della scintilla in modalità singola o multispark, a vantaggio di un’erogazione di coppia pulita e flessibile. La centralina comanda inoltre la detonazione al fine di raggiungere la massima efficienza termodinamica, anche grazie a una sofisticata strategia di riconoscimento del numero di ottano del carburante attualmente in uso.
Non solo potenza bruta: la Ferrari 812 Competizione è dotata delle quattro ruote sterzanti, per ridurre virtualmente il passo inoltre il sistema di controlli adattivi Side Slip Control è stato aggiornato alla versione 7.0. A migliorare la dinamica di guida anche il generosissimo impiego di fibra di carbonio. Durante la presentazione è stato spiegato che il peso totale dell’auto è sceso complessivamente di 38 kg rispetto alla 812 Superfast.
La nuova Ferrari 812 Competizione, non è solo una vettura derivata dalla 812 Superfast. Le soluzioni tecniche e di design la rendono una creatura del tutto diversa. L’anteriore è stato quasi totalmente ridisegnato, ad eccezion fatta per i proiettori. Nuovo S-duct per estrapolare l’aria dal basso e schiacciare la vettura nei momenti in cui è necessario maggiore carico aerodinamico; ridisegnati anche i condotti per areare i freni. Tali soluzioni hanno segnato un notevole incremento prestazionale: l’ottimizzazione degli sfoghi aria fornisce un +30% di carico anteriore, mentre il nuovo generatore di vortici concorre per un ulteriore 40%. Inedita anche la livrea che prende dalle auto da corsa anche la porzione nera sul cofano, per evitare fastidiosi riflessi.
Il posteriore è stato interessato da modifiche ancor più sostanziali. L’intervento è stato anche estetico, i doppi fari sono stati tagliati al superiore per donare un’aria ancora più cattiva, ma anche per cedere spazio allo spoiler più pronunciato.
Anche in questo caso i condotti di areazione sono stati rivisti insieme all’estrattore. Curiosi gli scarichi posti all’estremità della carrozzeria, soluzione inedita per una vettura stradale.
Nel complesso, lo sviluppo del diffusore posteriore ha portato un aumento del carico verticale posteriore pari al 25% del totale rispetto alla 812 Superfast, che raggiunge il 35% se si considera anche il soffiaggio degli scarichi. Il fondo posteriore conta invece per un 10% di aumento del carico posteriore.
Novità assoluta su una Ferrari V12 sono i cerchi interamente in fibra di carbonio che riducono il peso di 3,7 kg rispetto a quelli in lega leggera della 812 Superfast.
Non si può non parlare del lunotto, che perde il cristallo per acquisire una scenografica e ben più leggera copertura in alluminio.
La fiancata è la parte a cambiare meno. Sono nuovi i cerchi ed alcune appendici aerodinamiche, tuttavia l’elegante impostazione della 812 Super Fast viene preservata.
L’architettura degli interni della 812 Competizione resta fedele a quella della 812 Superfast nei perimetri generali e nelle interfacce principali di plancia e pannello porta, caratteristico motivo a diapason compreso. Un alleggerimento formale e sostanziale del pannello accentua la sportività dell’abitacolo.
La tasca portaoggetti appare quasi flottante rispetto alla struttura portante del pannello; tale soluzione garantisce non solo leggerezza, ma anche continuità formale e materica con il resto dell’abitacolo. Come bracciolo è stata mantenuta solo una piccola appendice di collegamento al maniglione, che crea un muscolo dinamico sul pannello.
Nella zona centrale troviamo un collegamento tra passato e futuro in linea con lo spirito della 812 Competizione e la tradizione del marchio, vale a dire l’iconico cancelletto riproposto in chiave moderna per la prima volta su una V12.
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