Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1900, cioè da quando le auto iniziarono a popolare le strade. Un’evoluzione continua che ha interessato una delle parti più importanti di un’autovettura, ossia lo sterzo. Vediamo dunque l’ evoluzione dei volanti in questa cronistoria, illustrata, dal 1900 a oggi, grazie all’esempio di Mercedes-Benz
Partendo dal presente, per poi viaggiare con la macchina del tempo fino alla Belle Époque, sulla nuova Classe E ha debuttato una nuova generazione di volante completamente digitalizzato e destinata a cambiare l’aspetto degli abitacoli…stellati.
Pensate che nel 1900, con l’allora Daimler-Motoren-Gesellschaft, lo sterzo era molto diverso da come siamo abituati a pensarlo oggi, nella forma di un volante circolare o vicino a questa forma. Agli albori del secolo scorso lo sterzo si comandava tramite una semplice leva o “manovella di sterzo”, viste anche le basse velocità in gioco.
“Il design del volante è un mondo a sé stante e una sfida molto particolare che viene spesso sottovalutata“, ha dichiarato Hans-Peter Wunderlich, Creative Director Interior Design di Mercedes-Benz, che progetta volanti da circa 20 anni. “Oltre al sedile, il volante è l’unico componente del veicolo con cui abbiamo un contatto fisico intenso. La punta delle dita percepisce dettagli che normalmente non notiamo. Se un’irregolarità è fastidiosa o il volante non si adatta perfettamente nelle nostre mani, non ci piace. Questa sensazione tattile viene inviata al cervello come feedback e determina un elemento di giudizio dell’auto.”
Queste le prime “Mercedes” della storia, figlie dell’abitudine dei cocchieri di far trainare la carrozza dai cavalli, in un certo senso motore e ruote, comandate dalle redini, dell’antesignane di ciò che oggi chiamiamo auto. Il primo volante di cui è dato sapere debutta nel 1894, su invenzione di Alfred Vacheron, per la prima gara automobilistica della storia, la Parigi Rouen. Necessitando di una sterzata più precisa come vettura da corsa, il volante fece subito la differenza e da lì a poco sarebbe cambiato tutto…
Nel 1900, Daimler-Motoren-Gesellschaft equipaggiò anche la sua auto da corsa Phoenix con un volante. In questo caso il piantone venne inclinato, per renderne più facile la manovrabilità. Passano vent’anni, ovviamente non esiste il servosterzo e bisogna “remare” di forza per far girare le ruote ma iniziano a vedersi oggetti di uso comune anche oggi: uno è il clacson, iniziato sotto forma di campanello a bulbo, mentre l’horn ring, la struttura ad anello che permetteva, ad esempio, di azionare le frecce al posto dei normali indicatori che troviamo oggi a portata di dita, è rimasto un habitue negli abitacoli Mercedes fino agli anni ‘50.
Il cambio sul volante è un’invenzione Mercedes, sopravvissuta fino ad oggi, inaugurata con la 300 Adenauer-Mercedes (W 186) del 1951. Nel 2005, con il Direct Select, Mercedes-Benz è tornata alla leva del selettore automatico, che ha liberato la consolle centrale per altri scopi. Un’altra funzione del volante è stata aggiunta nel 1955 con una leva per il lampeggio dei fari. Lo stesso sterzo, tuttavia, era spesso estenuante, nonostante il grande rapporto di sterzo e il diametro del volante sporgente. Per questo motivo, Mercedes-Benz, nel 1958, introdusse per la prima volta il servosterzo sulla 300 berlina.
Nel 1959, Mercedes-Benz ha rivoluzionato l’ingegneria automobilistica, in particolare in termini di protezione dagli incidenti, con la W 111 ‘Heckflosse’. Questa berlina è stato il primo veicolo al mondo ad essere dotato di un concetto di sicurezza integrato costituito da una cella passeggeri stabile, zone di assorbimento, un nuovo volante di sicurezza con una grande piastra di deflettore deformabile che ha ridotto il rischio di lesioni in caso di collisione e un piantone diviso che è stato compensato alla parte posteriore.
Nel 1963, la leva fu estesa per includere i tergicristalli e le funzioni del sistema di lavari a parabrezza. Precedentemente, il tergicristallo del parabrezza si attivava con un interruttore posto sulla parte superiore del quadro strumenti. Siamo nel 1971 e il volante a quattro razze introdotto sulla 350 SL Roadster va a migliorare la sicurezza passiva a bordo grazie ad un’ampia piastra imbottita con assorbitore d’impatto. Le razze servivano come supporti per il cerchio. In caso di collisione, assorbivano le forze e le scaricavano in modo tale che il bordo del volante non potesse rompersi. L’horn ring aveva fatto il suo tempo e i pulsanti sono stati spostati di nuovo al centro del volante.
Nel dicembre 1975, la Mercedes-Benz 450 SEL 6.9 fu una delle prime automobili ad essere equipaggiata con un cosiddetto sistema di cruise control di serie. Il primo sistema di controllo della velocità, divenuto poi Distronic, quest’ultimo al debutto su Classe S nel 1998. Il primo airbag è invece del 1981, introdotto sulla Serie 126 dell’ammiraglia di Stoccarda. Peccato che i primi airbag fossero davvero voluminosi, quindi la piastra del deflettore doveva essere molto più grande. Nel corso di un ulteriore sviluppo, tuttavia, è stato possibile piegare l’airbag sottovuoto sempre più piccolo, e il lavoro dei progettisti (anche per i designer) fu grandioso.
Nel 1992, l’airbag conducente è diventato equipaggiamento standard su tutti i modelli di autovetture Mercedes-Benz. L’airbag passeggeri seguì nel 1994. Oggi l’airbag si gonfia ad un diametro di 720 millimetri e un volume di 64 litri entro 30 millisecondi dall’impatto.
Un’altra rivoluzione tecnica è il volante multifunzione, introdotto nel 1998 insieme al sistema Comand (Cockpit Management and Data). Non è stato soltanto il crescente aumento di funzionalità del veicolo, ma anche l’introduzione di nuovi dispositivi per l’infotainment e la navigazione che ha portato questo radicale cambiamento nella fisionomia del volante. Un obiettivo importante nello sviluppo della serie di modelli S-Class 220 era quello di alleviare il conducente di abbastanza lavoro in modo che potesse concentrarsi sull’essenziale: la situazione del traffico e l’esperienza di guida. Con un nuovo volante multifunzione standard, il guidatore è stato in grado di controllare molti sistemi e richiamare informazioni importanti con il semplice tocco di un pollice. Per la prima volta, il volante è stato associato alle funzioni di radio, telefono e alla gestione del display al centro del quadro strumenti su cui sono apparsi fino a otto menu principali.
Il 2005 vede il debutto dei nuovi modelli di Classe M e della Classe S con abitacoli completamente ridisegnati e la leva del selettore automatico spostato dalla console centrale al piantone. Il nuovo cambio DIRECT SELECT ha creato spazio tra il conducente e il passeggero anteriore e ha reso il la gestione ancora più semplice. Ulteriori pulsanti del cambio al volante hanno permesso la preselezione manuale dei sette rapporti; le prestazioni dei motori a sei e otto cilindri possono essere sfruttate in modo ottimale in ogni situazione di guida. Dal 2008, con la SL Roadster debutta la trasmissione sportiva 7G-TRONIC con paddle di cambio del volante.
La Classe E del 2016 è stata la prima vettura al mondo a utilizzare i pulsanti Touch Control sul volante. Consentono all’intero sistema di infotainment di essere controllato mediante il semplice sfioro delle dita, senza dover togliere le mani dal volante. Come la superficie di uno smartphone, i pulsanti sono sensibili al tocco e quindi reagiscono ai movimenti orizzontali e verticali di scorrimento del polpastrello. Ciò consente al conducente di controllare tutte le funzioni del sistema di infotainment in modo semplice, logico e intuitivo. Premendo i pulsanti di controllo tattile si attiva la funzione selezionata con i gesti di scorrimento rapido. Ad altri quattro pulsanti per pannello switch vengono assegnate le funzioni più comuni come il controllo del volume e del telefono.
La nuova generazione di volanti con rilevamento della presenza delle mani fa il suo debutto sulla nuova generazione di di Classe E. Un tappetino sensore a due zone è posizionato sul bordo del volante. Come per uno smartphone, i tocchi vengono registrati e valutati tramite la tecnologia dei sensori capacitivi, che consente un funzionamento intuitivo tramite gesti di scorrimento e la pressione di simboli familiari. I materiali di alta qualità sono stati selezionati in modo tale che il funzionamento sia possibile anche in un interno riscaldato dalla luce solare.
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