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La storia della DS dipinta da Picasso

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Esiste al mondo un’auto sui cui posò la “mano” il celebre Pablo Picasso? Sembrerebbe di sì e noi vogliamo raccontarvi, brevemente, la sua storia.
Tutto nasce nel 1958: il grande pittore spagnolo, costretto all’esilio in Costa Azzurra per volere del dittatore iberico Francisco Franco, venne intervistato senza non poche difficoltà dal giovane giornalista messicano Manuel Mejido, desideroso di pubblicare una rara intervista a Picasso, restio al rapporto con la stampa.

Proprio per questo motivo Mejido si presentò ai cancelli della villa di Antibes, conosciuta come “La Californie”, in nome del “Centro Repubblicano Spagnolo del Messico”, un’organizzazione cara a Picasso e risalente ai suoi trascorsi durante la Guerra Civile Spagnola negli anni ’30.

Picasso acconsentì così all’intervista e Mejido non perse neanche un secondo, recandosi alla villa a bordo di una DS19 di colore blu accompagnato da diversi amici. Il maestro, colpito da tanta determinazione, concedette l’intervista, dal quale si assentò per circa 2 ore.

Tempo più che sufficiente per dipingere sulla fiancata della DS19 “Las guirnaldas de la paz” (le ghirlande della pace), sorprendendo così i giovani messicani con tanto di firma sul parafango per autenticare l’opera. Mejido immortalò tutto con la sua macchina fotografica e, tornato a Parigi, rivendette subito ad una galleria d’arte la DS19  dipinta da Picasso per seimila dollari, circa cinquemila in più di quanto la pagò in origine.

Ad oggi il modello firmato da Picasso dovrebbe trovarsi nelle mani di un collezionista e appassionato d’arte, sicuramente entusiasta di poter possedere un modello così particolare e impreziosito dalla mano di uno dei più grandi artisti di ogni epoca.

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