Categorie: Prove su strada

Dacia Sandero Extra 1.2 GPL 75 CV | Prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

La Casa automobilistica franco-rumena ha presentato, in occasione del Salone di Parigi, una serie limitata della sua berlina compatta. Stiamo parlando della Dacia Sandero Extra che abbiamo avuto modo di provare per un’intera settimana. Vediamo insieme come è andata.

ESTERNI: sobria ma elegante

La low cost rumena si basa sulla versione Lauréate ma si distingue dalle altre Sandero. L’allestimento “Extra”, infatti, è riconoscibile per la caratteristica vernice metallizzata “Grigio Cometa”, per i cerchi in lega “Dark Metal” da 15 pollici (185/65-R15), per le calotte degli specchietti retrovisori esterni e per i montanti centrali in “Nero Nacré”. Infine una targhetta “Extra” è posizionata sul portellone posteriore, sotto la scritta Sandero, ad indicare l’edizione limitata anche ai meno attenti del settore.

Ciò che colpisce maggiormente del look esterno è la sezione frontale dove troviamo un’ampia calandra al cui interno, agli estremi opposti, sono collocati i due gruppi ottici. I profili cromati collocati al centro della griglia arricchiscono l’impatto estetico della vettura, ospitando a loro volta al centro di essi il logo del costruttore rumeno. Un look filante e sobrio che nello stesso tempo non fa pensare all’ideale low cost a cui si rifà il Marchio.

INTERNI: semplice ma non povera

Gli interni riprendono la filosofia già vista all’esterno. Appena saliti a bordo si percepisce subito di essere circondati da un ambiente sobrio ma dotato di tutto il necessario. L’aspetto generale è semplice ma non povero e, come negli esterni, non si percepisce la filosofia low cost. A farci capire che qualche rinuncia è stata fatta ci pensano le plastiche, dure al tatto e non di altissima qualità, e le finiture che appaiono leggermente migliorabili.

Aperta la portiera ritroviamo subito le tinte caratteristiche degli esterni. Il “Nero Nacré” è stato utilizzato per le modanature interne, le maniglie di chiusura delle portiere e l’inserto del volante. Altri elementi, come le cornici delle bocchette di aerazione, sono in color alluminio, mentre le maniglie ed i dispositivi multimediali sono impreziositi da plastiche lucide.

Al centro della plancia lineare troviamo il display per la gestione dei dispositivi multimediali. Nello specifico, sulla versione Extra, troviamo di serie il navigatore satellitare con schermo touch-screen da 7 pollici “Media Nav”che comprende ingressi Aux ed Usb, Bluetooth e comandi al volante, ma pecca per la mancanza del lettore cd. Subito sotto il navigatore trova posto il climatizzatore, purtroppo solo manuale e un utile alloggiamento per le bibite o le bottigliette dell’acqua.

COME E’ e COME VA: tranquilla ma economica

Lunga 4.058 mm, larga 1.733 mm, alta 1.518 mm, dotata di un passo di 2.589 mm e con una massa di 1114 Kg, la Dacia Sandero Extra è pensata per strizzare l’occhio a coloro che necessitano di una due volumi tuttofare adatta a coprire il tragitto casa-lavoro, offrendo molto spazio a bordo sia per quanto riguarda la seduta, adatta a 5 passeggeri, sia per quel che riguarda il bagagliaio con un volume minimo di 320 dm3.

I sedili, sia anteriori che posteriori, sono abbastanza comodi ma poco contenitivi. E’ abbastanza facile trovare la giusta posizione di guida grazie alla regolazione in altezza del sedile del guidatore e dello sterzo. Si sente però la mancanza della regolazione in profondità ma non è poi un grosso problema. I comandi sono quasi tutti a portata di mano o comunque facilmente trovabili sin dai primi giorni di utilizzo. Un po’ infelice invece la posizione dei pulsati dei vetri elettrici sia anteriori che posteriori. I primi sono posizionati sotto il clima in una posizione abbastanza scomoda e non ben visibile; mentre i secondi sono posizionati sul tunnel centrale subito dietro al freno a mano risultando anch’essi non facilmente visibili.

Degna di nota la presenza di serie del Cruise Control e dell’ESP ma siamo rimasti particolarmente sorpresi per la mancanza del computerino di bordo dove poter leggere e tenere sotto controllo i consumi e l’autonomia residua. Questo perché, sulla versione a GPL, la Casa rumena ha pensato di non inserire un tale strumento di misura. Per fortuna i tecnici di Dacia ci informano che grazie al serbatoio da 32 litri di GPL si riescono a percorrere mediamente 330 Km ai quali vanno aggiunti i chilometri percorribili con i restanti 50 litri del serbatoio di benzina.

Come dicevamo il propulsore è un 1.2 litri Bifuel benzina/GPL erogante 75 CV e 107 Nm. Abbinato al cambio manuale a 5 rapporti, il piccolo motore scatta da 0 a 100 km/h in 14,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 154 km/h. Non di certo un fulmine a ciel sereno ma le sue doti sono ben altre. Molto buoni i consumi, che si dimostrano contenuti praticamente in tutte le condizioni di marcia. Infatti la Casa dichiara valori davvero ottimi con soli 7,7 l/100 km nel ciclo urbano, 4,9 in quello extraurbano e 5,9 in quello misto e con emissioni di soli 120 grammi di CO2 al chilometro che gli permettono di rispettare la normativa Euro 5.

L’insonorizzazione a bordo non è delle migliori e il piccolo 1.2 litri fa sentire la sua presenza a tutte le andature anche se non in modo particolarmente fastidioso. La potenza a disposizione non è molta e il cambio non aiuta a sfruttarla a dovere infatti dopo i rallentamenti la scalata è d’obbligo perché la ripresa è un po’ pigra. L’assetto abbastanza morbido, più votato al confort che alla guida sportiva, copre abbastanza bene le asperità del terreno ma soffre nei curvoni veloci dove è il rollio a farne da padrone. Lo sterzo non è proprio preciso anzi piuttosto lento e duro, come se non ci fosse il servosterzo. Degna di nota la frenata, che si dimostra sia potente che modulabile ed adatta a qualsiasi condizione.

PREZZI E CONCORRENTI: low cost

La nuova Dacia Sandero ha un prezzo di lancio di 7.900 euro; per avere la versione a GPL il costo sale a 9.500 euro; mentre optando per l’edizione limitata e super accessoriata “Extra” si spenderanno 11.100 euro. Una cifra davvero bassa se si pensa che comprende di serie il climatizzatore manuale, il cruise control ed il navigatore “Media Nav”. Infine la versione da noi provata costava 11.600 euro giustificati dalla scelta del “Grigio Cometa” come colore della carrozzeria (optional da 500 euro).

Tra le concorrenti low cost la scelta potrebbe ricadere su: Chevrolet Spark, Dacia Logan MCV, DR2, Fiat Punto Street, Hyundai i10, Kia Picanto, Seat Mii, Skoda Citigo, Suzuki Alto, Tata Vista.

Matteo Di Lallo

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