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Renault Clio Moschino | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 4 minuti

Come può la reginetta del segmento B (11,3% la quota di mercato) rinnovarsi e continuare a stupire in attesa dell’arrivo della quinta generazione, programmata per, si dice, il prossimo Salone di Ginevra? Semplice, vestirsi ad hoc per il “fine carriera”, una carriera fatta di oltre 1,6 milioni di esemplari venduti, 280.000 solo con la quarta generazione che ha già 6 anni sulle spalle.

Questa è la Clio Moschino (niente più Clio), nata dalla partnership tra la Casa francese e il famoso brand di moda che ha voluto legarsi alla Losanga per questo speciale progetto pensato esclusivamente per il mercato italiano. Un’auto già intrigante di suo diventa così una fashion victim e noi siamo venuti a Milano, dove ha sede il principale store di Moschino (Via Sant’Andrea, due passi dal centro), per conoscere meglio Clio Moschino e provarla in anteprima.

Esterni e interni: dettagli che lasciano il segno

Senza arrivare agli eccessi della show car, presentata a febbraio, che diede ufficialmente il via alla partnership tra Renault e Moschino, nota per i suoi colori sgargianti specie per quanto riguarda le collezioni femminili, pochi mesi più tardi la partnership ha preso vita e si è deciso di accompagnare gli ultimi mesi di commercializzazione della quarta generazione dandole nuova linfa vitale, possibilmente da rendere appariscente la Clio senza però snaturarla.

Ed è proprio così che è stato fatto: la personalizzazione Moschino, che non è un allestimento ma viene applicata alle tre versioni di Clio (Life, Intens, e Zen) porta in dote i badge poco sotto le calotte dei retrovisori, sui quali compaiono adesivi appositi, nella tonalità black & gold, così come sui cerchi, sulle minigonne e in alcuni dettagli nell’abitacolo come le bocchette d’aerazione laterali.

I dettagli si notano sulle calotte, con gli adesivi Black&Gold, e con il badge Moschino forse un po’ troppo piccolo

Adesivi che, volendo, possono anche rimanere fuori dalla Clio Moschino, il tutto a discrezione del cliente. L’auto, già intrigante di suo, acquisisce così un carattere fashion, e non è la prima volta. Nel 2014 arrivo la Clio Costume National ma si trattava di un allestimento. Questa volta Clio diventa Clio Moschino, il discorso è ben diverso e si lega a doppio respiro al mondo della moda, sottolineiamo italiana.

Dentro, invece, compare il logo Moschino nella parte bassa del volante e, di serie, c’è il Parking Assist, con telecamera posteriore e sensori di parcheggio anteriori e posteriori. Belli anche i sedili, nel caso della nostra prova in anteprima, con la top di gamma Intens, di pelle e davvero di buona fattura.

Per quanto riguarda dimensioni e capacità del bagagliaio, rimane tutto invariato rispetto alla Clio “senza Moschino”, comprese le vernici e la dotazione di optional. In crescendo, invece la dotazione tra le tre versioni. Clio Life Moschino parte con la parking camera di serie (come per le altre due versioni), radio MP3, schermo touch da 7” e chiave elettronica con pulsante d’accensione. La Clio Zen, ora Clio Zen Moschino, vero e proprio cuore di gamma per le vendite di Renault in Italia, vengono aggiunte la radio DAB, lo Smart Nav Evolution con mappe italiane, fari full LED e i cerchi Flexwheel da 16” con sellerie più sportiveggianti.

La Parking Camera è di serie su tutte le Clio Moschino

Sulla top di gamma, la Clio Intens Moschino, si raggiunge il massimo della quarta generazione della compatta francese: di serie clima automatico, bracciolo, Easy Access System e sensori di parcheggio anteriori.

Motori: c’è anche GPL

Sono diverse le motorizzazioni disponibili per Clio Moschino e i suoi tre livelli di allestimento: ci sono il benzina TCe 0.9 da 75 CV, da noi provato e che tra poco vi racconteremo, il TCe 90 CV anche a GPL e il Diesel in due livelli di potenza, anche in questo caso 75 o 90 CV (quest’ultima può essere abbinata al cambio automatico EDC).

Alla guida di Clio Moschino: il TCe da 75 CV lo possono guidare anche i Millennials

Partiti da Milano in direzione Lago di Como, su un percorso appositamente scelto da Renault Italia per mettere alla prova le doti di guidabilità del piccolo ma vivace turbo-benzina da 75 CV, rimaniamo stupiti dalla facilità di guida della vettura e dalle capacità sullo scatto breve, grazie appunto all’effetto della turbina.

Il motore ha una discreta verve ma va tenuto alto di giri se lo si vuole sfruttare per una guida più sportiva, vero è che non è fatto per le prestazioni e, soprattutto a livello di consumi, si nota: dopo aver affrontato i circa 150 chilometri, tra andata a ritorno, sia su strada a scorrimento veloce sia sui tornantini districati ai bordi del Lago di Como (zona Bellagio), il computer di bordo segnava 6,5 litri su 100 km. Lontano, ma non troppo, dai 5,0/5,2 dichiarati in ciclo WLTP per il tre cilindri francese ma comunque positivi considerando il tipo di strada, spesso in salita, da noi affrontata con la Clio Moschino.

Il motore, guidabile anche dai neopatentati, guadagna verve rispetto al vecchio aspirato, senza cambiare cavalleria

Ci ha poi stupito il cambio, dove non si sente la mancanza di una sesta marcia di riposo e dove i rapporti sono ben distanziati tra loro. Via quindi il vecchio aspirato 1.2 con lo stesso livello di potenza a favore di questo piccolo 0.9 che ha tutte le carte in regola per fare bene, anche perché sarà la base di partenza per la prossima generazione.

Lo sterzo è morbido, non solo durante la guida ma anche parlando di impugnatura. Si sente chiaramente che è stato pensato per la città, essendo molto demoltiplicato, e non per la guida sportiva. I punti forti di Clio che le hanno permesso di conquistare risultati da record sono questi e questi devono rimanere.

Senza contare che, come anticipato, questo motore possiede tutti i requisiti per essere portato su strada anche dai neopatentati, aprendo così un importante fetta di mercato per quei giovani che vedono in un’auto alla moda il giusto mezzo da guidare e, perché no, condividere sui social.

Lo Store Moschino di via Sant’Andrea a Milano, sfondo ideale per Clio Moschino

Infine doverosa citazione per la silenziosità e per l’insonorizzazione a bordo. Oltre a viaggiare comodi, i lunghi viaggi non pesano affatto anche se lo spazio rimane pur sempre quello di una piccola segmento B.

I prezzi di Clio Moschino per il mercato italiano

Il prezzo di Clio Moschino parte da 14.400 euro (in allestimento Life). Rimanendo sui benzina, prima di parlare di GPL, i prezzi toccano il tetto massimo di 18.100 euro per una Clio Intens Moschino. Il TCe 90 CV GPL viene invece proposto con prezzi di 15.900 euro (Life), 18.050 euro (Zen) e 19.100 euro (Intens). Gamma Diesel dai 16.700 del dCI 75 ai 22.000 della dCI con cambio automatico EDC in allestimento Intens.

Per la Sporter, la Clio Station Wagon insomma, servono 800 euro in più a prescindere dal motore o versione. Porte aperte il 17/18 novembre per conoscere Clio Moschino nelle concessionarie Renault.

 

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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