Appena ritirata in redazione la Citroen Grand C4 Picasso mi sono posto immediatamente una domanda: ma c’è ancora spazio per le grandi monovolume sette posti dal momento che i SUV hanno completamente monopolizzato il mercato negli ultimi anni? Certamente sì, e i motivi principali per avvicinarsi a questo segmento di mercato sono lo spazio e il comfort di guida, di gran lunga superiori alle attuali Sport Utility.
Design originale e tanta qualità
L’unione tra l’originalità e la qualità della Citroen danno come risultato una vettura ben costruita dentro e fuori, il design della carrozzeria è abbastanza semplice senza molte modanature e gli assemblaggi sono buoni. Le principali novità rispetto al modello precedente sono concentrate sul frontale, ridisegnate le due nuove prese d’aria, sono ora più grandi rispetto a prima e dotate di una cornice cromata che circonda i fendinebbia. Nessuna novità di rilievo per la fiancata salvo la disponibilità di nuovi disegni per i cerchi in lega così come non è cambiato nulla al posteriore, resistono i gruppi ottici originali ma oggi sono dotati di LED con effetto tridimensionale.
Entrando nell’auto la sensazione è che non sia cambiato molto a livello estetico se non la possibilità di poter scegliere nuovi ambienti personalizzabili con una specifica combinazione di finiture materiali e accessori tra cui spiccano i sedili con funzione massaggio, le luci spot per la lettura e il diffusore integrato di fragranze. Resta invariato anche il design della plancia con l’ampio display da 12 pollici coperto da una palpebra che sovrasta lo schermo full touch da 7 pollici del sistema di infotainment.
Alcune new entry introdotte dalla casa del Double Chevron accanto ai nuovi sistemi di assistenza alla guida, sono il cruise control attivo che prevede l’aggiornamento dell’interfaccia del sistema di infotainment, il Pack Citroen Connect box DAB che prevede un serie di servizi tra cui il Pack Traffic con informazioni in tempo reale sul traffico, meteo, parcheggi e prezzi del carburante, segnalazione di autovelox e pack SOS con la chiamata automatica di emergenza e l’invio della localizzazione del veicolo in caso di incidente.
La sensazione di grandissimo comfort all’interno è amplificata dallo spazio e dalla luminosità a bordo che comincia dal parabrezza enorme e si prolunga all’indietro continuando in un tetto panoramico in cristallo, un dettaglio particolare sono le alette parasole che non sono solo ribaltabili come al solito ma scorrono per proteggere più o meno dai raggi solari dovuti appunto all’ampio parabrezza.
Essendo una vettura pratica per definizione non mancano i dettagli tipo il piccolo specchietto che serve per controllare cosa sta succedendo nei posti posteriori, oppure il cassettino portaoggetti con le prese USB per caricare e collegare i vari dispositivi. Anche per i passeggeri posteriori sono presenti delle attenzioni come i tavolini ripiegabili per appoggiare oggetti e dotati di luce dedicata. Un altro dettaglio ben curato sono le bocchette posteriori centrali montate sui montanti, quindi separate per ogni lato, ognuna si può aprire e chiudere singolarmente regolando la velocità dell’aria e il flusso attraverso un’apposita manopola. Anche nel bagagliaio si notano dei dettagli curati come la luce di cortesia che si trasforma in una pila amovibile dotata di batteria.
Particolare attenzione è stata posta allo spazio per i passeggeri e i bagagli, le sensazioni di spazio sono supportate da dati oggettivi, infatti la capacità massima del bagagliaio dichiarata dalla casa è di 630 litri, inoltre vi è lo spazio per una terza fila di sedili. Questi ultimi ovviamente hanno un’imbottitura ridotta rispetto ai sedili normali pertanto potrebbero farsi sentire un po’ di più le asperità dell’asfalto, l’ideale sarebbe utilizzarli per brevi viaggi, per quanto riguarda la seconda fila di sedili invece troviamo ogni poltrona a sé stante con scorrimento, questo permette di avere più spazio per i bagagli oppure per le persone che occupano la terza fila.
A bordo della Grand C4 Picasso si possono trasportare tranquillamente degli oggetti molto ingombranti anche in larghezza, i sedili possono essere abbattuti completamente oppure si può rialzare soltanto la parte della seduta, utilissimi e poco visibili sono due vani portaoggetti posti a terra sotto i tappetini dietro la prima file di sedili, perché si sa che quando si viaggia soprattutto con bambini lo spazio a bordo non basta mai. Più che mai utile, in considerazione della dimensione, il sistema di apertura e chiusura elettrica del portellone.
Alla guida della Citroen Grand C4 Picasso: spazio per tutti
La Grand C4 Picasso in prova è spinta da un 1600 BlueHDi da 120 cavalli, uno dei motori più gradevoli perché i cavalli si sentono e la coppia di 300 Nm non è male, soprattutto si riesce a tenere un consumo intorno ai 15 – 16 Km/L che con 55 litri nel serbatoio vuol dire viaggiare per parecchi chilometri. La dimensione della vettura è di 4,67 metri, questo in virtù di un passo davvero importante con i suoi 2,84 metri, ma tutto sommato questa Grand C4 Picasso si muove bene, agile nel traffico e molto silenziosa in ordine di marcia grazie anche al cambio automatico EAT6 che aiuta a guidare in modo fluido e scorrevole.
Il cambio è ben accoppiato a questa monovolume e da il meglio se viene usato in maniera soft, il motore 1600 Turbo Diesel ha un’ottima coppia disponibile già ai regimi più bassi, è un motore assolutamente ben tarato per la vettura e la sua massa, inoltre rende la marcia vivace quanto basta per disimpegnarsi quando serve accelerare un po’ di più.
In una monovolume destinata a fare lunghi viaggi diventa fondamentale stare comodi alla guida, la posizione sulla Grand C4 Picasso porta ad avere busto diritto, i fianchi sono ben sostenuti e le ginocchia tutto sommato non sono molto piegate, il volante è abbastanza grande e poco inclinato. Su questo modello le regolazioni sedile sono manuali, con una rotella infatti si può regolare l’inclinazione dello schienale. Oltre il volante non c’è nulla se non la leva del selettore del cambio automatico a cui bisogna fare solamente un po’ di pratica all’inizio, ma è sicuramente la parte centrale della console quella che attira maggiormente l’attenzione, con un monitor touch da 7 con funzioni dirette sulla cornice mentre più in alto c’è una grande strumentazione da 12 pollici riconfigurabile in quattro modalità.
Dal nostro punto di vista fa un certo effetto vedere al centro due monitor uno sopra l’altro, bisogna farci un po’ l’occhio, basta però pensare di dividere le funzioni e le visualizzazioni in modo diverso, ad esempio la mappa del navigatore in alto e l’audio o la climatizzazione in basso e viceversa. Questo potrebbe in qualche situazione distrarre un po’ l’attenzione dalla guida. Un’altra caratteristica è il freno elettromeccanico di stazionamento posizionato sulla console in alto.
Prezzi e concorrenti
La Grand C4 Picasso non è certamente un’auto che colpisce al suo passaggio ma è un’auto molto utile per chi macina chilometri tutti i giorni. Il prezzo è competitivo, il nostro modello in prova completo di tutti gli optional è proposta al prezzo di circa 36.000 euro ma la versione d’attacco parte da 25.350 euro. Interessante la nuova proposta della concorrente BMW con la versione “lunga” della Serie 2 Active Tourer, prima monovolume della storia BMW con la terza fila di sedili di serie che è proposta in motorizzazione diesel ad un prezzo base da 29.000 euro.
Le concorrenti sono numerose a cominciare dalla Renault Grand Scenic, Fiat 500L Wagon, Ford C-Max 7 posti, Opel Zafira, Volkswagen Touran e l’economica Dacia Lodgy. I prezzi sono molto simili pertanto la scelta potrà ricadere sulle preferenze del marchio e sulle dotazioni, peraltro numerose, che tutte le case automobilistiche ormai offrono di serie. La Citroen Grand C4 Picasso però riuscirà a sorprendervi quotidianamente con le sue doti di comodità e versatilità.
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