La maggior parte dei rivenditori di auto di ogni marca e tipologia si sta specializzando nella realizzazione di chatbot in grado di aiutare a migliorare il lavoro dei venditori e, di conseguenza, il rapporto con il cliente. All’inizio si trattava di sistemi poco capaci e comprensivi, ma da diverso tempo riescono a interagire quasi come un vero umano, tanto da ingannare alcune persone.
Recentemente i grandi gruppi di concessionari italiani e non solo hanno chatbot avanzati dotati di intelligenza artificiale in grado di assistere i clienti approfonditamente, non solo assistendo i clienti alle domande, ma anche facendo qualcosa in più, ma tutto però ha i suoi limiti e i suoi problemi.
Le risposte assurde dei chatbot
Questa “piccola” falla nel chatbot è stata trovata nella concessionaria Chevrolet di Watsonville, in America, email caso è subito diventato virale.
Chris White è il ragazzo che per primo hai coperto il difetto e l’ha condiviso sui social, in questo modo in poche ore la notizia ha fatto scalpore.
Le schermate mostrano un chatbot che dichiara di essere “Powered by ChatGPT” e risponde a domande dando consigli personali sul pickup adatto, per lui il Ford F-150.
Stiamo parlando di cose che vanno oltre le normali funzioni di un chatbot di una concessionaria di automobili, soprattutto il chatbot ha difficoltà a digerire le risposte a domande complesse. Ma ciò che è accaduto con il chatbot sul sito della Chevrolet di Watsonville ha dell’inverosimile, tant’è che ad oggi non è più disponibile.
La Tahoe venduta ad 1 dollaro dal chatbot
Un utente di X ha condiviso uno scambio di conversazioni con il chatbot della Chevrolet di Watsonville, nelle quali si vede come riesca con poche mosse a convincere l’intelligenza artificiale a dichiarare che gli avrebbe venduto una Chevy Tahoe del 2024 per 1 dollaro. Va detto che il chatbot è stato subito rimosso e l’ordine annullato, ma la vicenda è alquanto curiosa dato che il precedente rimane.
I just bought a 2024 Chevy Tahoe for $1. pic.twitter.com/aq4wDitvQW
— Chris Bakke (@ChrisJBakke) December 17, 2023
Il colosso GM ha subito precisato che l’intelligenza artificiale era uno strumento di terze parti sottoscritto dai singoli concessionari, pertanto non era voluto dall’azienda. Le concessionarie, in generale, sono aziende indipendenti con decisioni autonome.