Il bollo auto per le famiglie italiane ha subito un balzo del +19,8% negli ultimi cinque anni. Questo emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Istat in relazione ai consumi degli italiani.
Fra il 2013 e il 2017 – spiega Uecoop – le tasse pagate dagli italiani per la macchina sono aumentate in media di 171,6 milioni di euro all’anno per arrivare a fine anno scorso alla cifra totale di 5,2 miliardi di euro.
Bollo auto e carburante
Come spiega Uecoop, soffrono anche le imprese, che hanno visto rincarare l’imposizione fiscale sui veicoli del +11,3%, superando il miliardo e mezzo di euro nel 2017. Il costo del trasporto privato, sia domestico che professionale, è poi appesantito dal prezzo dei carburanti con l’Italia che è, insieme alla Grecia e all’Olanda, fra i primi 5 paesi al mondo dove la benzina è più cara con 1,67 euro al litro e dove il diesel è più costoso con 1,57 euro al litro come in Svizzera.
Il caro carburanti – conclude Uecoop – ha pesanti ripercussioni sia sui bilanci delle famiglie che sui costi che le imprese devono affrontare ogni giorno per trasporti e spostamenti.
Costo al quale si somma il bollo auto e adesso con le nuove limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti si aggiunge anche la necessità di acquistare mezzi a ridotte emissioni con un investimento economico importante e a volte molto difficile, se non impossibile, da affrontare per una famiglia o per una piccola cooperativa.
E il Superbollo?
Tutto questo senza considerare il flop del Superbollo, che ha avuto un impatto negativo sull’economia italiana, sia a livello di gettito fiscale, sia a livello di introiti per l’industria automobilistica sportiva, una delle tante eccellenze del Made in Italy. Ne abbiamo parlato diverse volte e vi invitiamo ad andare a leggere le nostre riflessioni.
Quando decideranno di toglierlo sarà ormai troppo tardi. Nel frattempo l’automobilista continua a rimetterci di tasca propria.