A febbraio la berlina, ora è il turno della station wagon, anzi della Touring. In BMW ci tengono alla sigla che, dal 1987, adorna i modelli formato famiglia della celebre vettura, giunta ormai alla sua sesta generazione. Un modello estremamente importante per il mercato italiano, dove le vendite della Serie 3 Touring rispetto alla versione berlina sono in forte vantaggio per la prima (circa 75% sul totale del modello, dicono in BMW Italia). Questo conferma l’importanza di un modello che cresce in lunghezza rispetto alla vecchia generazione, adotta nuove tecnologie molto più evolute e punta su un design che non poteva non essere molto simile a quello della berlina, seppur con qualche differenza sul lato B.
Vediamo quindi come va la nuova BMW Serie 3 Touring 2019 con il motore 2.0 Twin Power turbo Diesel da 190 CV, il secondo della gamma a gasolio e quello che si preannuncia come l’assoluto protagonista delle vendite della sesta generazione.
Scontato, direte voi, e invece no. La rivoluzione Serie 3 Touring 2019 parte proprio dal lato B. Detto del frontale che è praticamente identico alla berlina, con luci a LED di serie (Full LED in optional su alcuni allestimenti così come i Laserlight, in optional a 2.000 euro, capaci di illuminare la strada per un raggio di 500 metri) il nostro interesse ricade sul lato B della nuova arrivata.
L’utile quanto, a volte indispensabile, lunotto apribile separatamente è stato portato anche sulla nuova generazione. “Sotto” di lui, il portellone si apre elettricamente sia premendo l’apposito tasto sulla chiave sia agendo direttamente sul pulsante posto sopra la targa. Questa funzione è di serie su tutti gli allestimenti. La capacità minima del bagagliaio è invece di 500 litri (480 litri la berlina), mentre la massima tocca quota 1.510. C’è spazio per tutto e, abbattendo i sedili nella formula 40:20:40, tramite due apposite levette poste sul lato destro del vano, si ottiene un piano di carico perfettamente piano.
Rispetto alla berlina la lunghezza rimane la stessa, cambia invece, di pochissimo l’altezza. Il passo, grazie ai 7 centimetri in più della quinta generazione, guadagna invece 4 centimetri: c’è più spazio per le gambe sul divanetto, laddove tre passeggeri, anche di corporatura non esile, trovano comodamente posto. Come per la berlina, sono di serie anche sulla Touring i due terminali di scarico cromati da 9 centimetri di diametro ciascuno, discorso che vale per tutti gli allestimenti e tutte le motorizzazioni. BMW, a differenza di alcune concorrenti, ha scelto, coscientemente, di non adottare gli orribili scarichi finti. Optional, per chi ne ha la necessità, il gancio di traino, ritraibile elettricamente (1.130 euro). Presente anche il tetto panoramico in vetro (1.540 euro).
Molto lunga è invece la lista degli optional ma va detto che la 320d da noi provata, in allestimento M Sport, offre una dotazione davvero completa. Di serie su tutte le versioni c’è invece l’Active Guard Plus (con frenata d’emergenza automatica, limitatore di velocità con funzione freno e avviso di abbandono di corsia), la chiamata d’emergenza, i bulloni antifurto, i fari anteriori bi-LED, i posteriori LED effetto 3D, le barre al tetto nere opache, cornice cromata del doppio rene, cerchi in lega da 17”, volante sportivo in pelle, sensore pioggia, Start/Stop e BMW Live Cockpit con radio DAB.
Sugli interni, detto della maggiore versatilità in termini di spazio, la plancia ricalca fedelmente l’aspetto della berlina, quindi non ci ripeteremo. Utile invece rimarcare la bontà dell’assistente vocale “Ciao BMW” così come citare un’altra novità che fa invece il suo debutto assoluto proprio sulla Serie 3 Touring 2019.
La novità assoluta è invece una chicca che farà felici i più smanettoni: con i tanti radar e le telecamere presenti a bordo, BMW ha introdotto su Serie 3 Touring la modalità che permette di scaricare, tramite chiavetta USB, le immagini riprese, per un massimo di 40 secondi, proprio dai sistemi di bordo. Utili sia per diletto (immaginatevi un viaggio su una strada collinare che volete far vedere agli amici o tenere per ricordo) così come in caso di incidente: in quel caso, rilevando l’urto, l’auto salva automaticamente il filmato 20 secondi prima e 20 secondi dopo l’accaduto e gli inquirenti avranno una prova in più per attribuire le colpe.
Per chiudere, la qualità percepita si conferma ancora una volta decisamente alta: sulla M Sport da noi provata in questo primo contatto i sedili sono di serie in pelle e dotati di regolazione elettrica: la posizione si trova in men che non si dica e anche il volante è ovviamente regolabile sia in altezza sia in profondità. Detto in breve, la comodità è veramente di casa. Di serie c’è anche la classica presa USB mentre sono in optional due ulteriori Tipo C per i passeggeri posteriori con il pacchetto portaoggetti, in optional a 230 euro sulla base, di serie sugli altri allestimenti. Sempre buone conferma dal sistema di infotainment con la rotella dell’I-Drive ormai quasi superata dal funzionale assistente vocale evoluto.
Il lancio di BMW Serie 3 Touring 2019 è programmato per sabato 28 settembre, in occasione del primo porte aperte ufficiale condiviso con la nuova X1. Sul mercato la station wagon tedesca arriva con le motorizzazioni 320d e 320d xDrive e 330d xDrive (3.0 6 cilindri 265 CV). Sul fronte benzina subito disponibili i 2.0 quattro cilindri 330i e 330i xDrive, entrambe dotate di 258 CV. Seguiranno, da novembre, il motore entry level della gamma, il 318d da 150 CV disponibile anche con cambio manuale, mentre la vera novità sarà l’introduzione, dalla prossima estate, della 330e, la prima Serie 3 Touring ibrida plug-in: avrà 292 CV di potenza combinata e potrà affrontare fino a 60 km in modalità totalmente elettrica. Non mancherà infine, sempre da novembre 2019, la M340i, motore bi-turbo benzina 6 cilindri 3.0 da 374 CV, e la 320i, 2.0 quattro cilindri da 184 CV.
Non possiamo che ripeterci, la BMW Serie 3, che sia berlina o Touring, si guida veramente bene. È un’auto, almeno per quanto riguarda la motorizzazione 320d, 190 CV, trazione posteriore (disponibile anche XDrive) e cambio automatico Steptronic da 8 rapporti di serie, che si fa guidare bene in ogni tipologia di situazione, dal tratto collinare, alla città, passando per l’autostrada, suo terreno naturale. È un’auto sincera tra le curve, anche senza adottare le sospensioni elettroniche in optional, grazie alla generosa gommatura (il nostro esemplare M Sport montava di serie pneumatici da 19”) e ai nuovi ammortizzatori a smorzamento progressivo, di tipo meccanico, di serie.
Le prestazioni parlano poi di una station wagon dal piglio sportivo, grazie ai 400 Nm di coppia, disponibili tra i 1.750 e i 2.500 giri, e di uno 0-100 km/h coperto ampiamente sotto i 10 secondi (per la precisione 7,1) e una velocità massima di 240 km/h. Un’accelerazione che si avverte grazie appunto al picco di coppia molto in basso e al buon allungo garantito dalla spinta del propulsore a gasolio. Come per la berlina, i 55 chilogrammi guadagnati con la nuova piattaforma rendono praticamente perfetta la distribuzione dei pesi e questo si riflette sulla stabilità. Anche senza xDrive, la sensazione è quella di guidare un’auto sempre molto controllabile e predittiva, da sottolineare poi la quasi totale assenza di sottosterzo (e qui la trazione posteriore dà sicuramente una grossa mano, come potrebbe essere altrimenti…).
Per quanto riguarda i consumi, BMW dichiara per la nuova Serie 3 Touring un ciclo combinato WLTP di 4,7 l/100 km; difficile dire se corrisponde alla realtà: il nostro primo contatto, circa 150 chilometri a spasso tra i colli bolognesi, è stato troppo breve per permetterci di emettere un giudizio fidato. Certo è che nelle modalità di guida Comfort o Eco Pro, di serie col cambio automatico Steptronic, così come la modalità Sport, si risparmia parecchio e i 20 km/l in autostrada, a velocità da codice, non sono certo un miraggio.
Grande lavoro sui sistemi di assistenza alla guida, con la presenza del Stop & Go Driving Assistant, attivabile dal volante dopo aver impostato la velocità di crociera desiderata, e in grado di tenere perfettamente la vettura al centro della carreggiata. Non è possibile, però, per la legislazione italiana, lasciare il volante, nonostante la vettura sia in realtà in grado di procedere in autonomia: due avvisi luminosi sul volante lampeggiano di giallo se non riportate le mani sulle razze, prima di diventare rossi e azionare i freni per bloccare immediatamente la vettura, attivando le quattro frecce. Molto buona la qualità dell’Head-up display che proietta direttamente le informazioni sullo schermo, con contenuti aggiuntivi e mai soggetti a strani effetti luminosi quando il sole è di fronte a voi.
Anche per la Serie 3 Touring è disponibile il Parking Assistant che vi permette di ripercorrere in retromarcia distanze fino a 50 metri grazie alla memorizzazione continua del percorso.
La nuova BMW Serie 3 Touring 2019 arriva questo weekend nelle concessionarie con prezzi a partire da 43.450 euro per la 320d in allestimento base. Disponibili anche le versioni “pronto flotta” (Business e Business Advantage) così come la Sport, la Luxury e la M Sport da noi provata. Quest’ultima parte da un prezzo di 52.500 euro. Il listino completo sul configuratore ufficiale BMW.
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