Dopo le enormi polemiche di privati, professionisti nonché della classe politica, con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in prima linea, durante il Consiglio dei Ministri di oggi 7 settembre il blocco degli Euro 5 in Piemonte è stato prorogato di un anno. Il tanto temuto blocco di automobili e mezzi commerciali con motori Diesel Euro 5 a Torino e in altri 75 Comuni della Regione Piemonte non partirà quindi il 15 settembre 2023 come previsto. La nuova data per il blocco dei Diesel Euro 5 a Torino e in Piemonte è il 1 ottobre 2024, a poco più di un anno da oggi.
Il blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte slitta al 2024. Pichetto: “Primo obiettivo raggiunto”
Durante il Consiglio dei Ministri di oggi, giovedì 7 settembre, era attesa la decisione sulla possibilità di spostare il blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte dalla data di partenza attuale, il 15 settembre 2023, a due anni da oggi, nell’autunno del 2025. Lo spostamento di 24 mesi del procedimento, per ora, non è avvenuto, ma è stato scongiurato il temuto stop ai veicoli alimentati a gasolio con omologazione Euro 5, prodotti tra il 2008 e il 2014. Dopo le proteste di quasi tutti i 76 Comuni della Regione Piemonte interessati da questo blocco, previsto dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 19:30, a cui hanno fatto seguito anche le dichiarazioni dure del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini (“Divieti folli, basta con gli allarmismi”), ad annunciare la proroga del blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte è il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
“L’obiettivo più importante da raggiungere, nel minor tempo possibile”, ha dichirato Pichetto, “era quello di scongiurare il blocco dei veicoli Diesel Euro 5 in Piemonte a partire dal 15 di settembre. Ci siamo riusciti, ma la soluzione non era affatto semplice e il risultato per niente scontato”. Si scongiura così un delicato e pericoloso blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte per il 2023, che avrebbe fermato oltre 300.000 veicoli tra auto e veicoli commerciali. Per il momento, però, la battaglia non si ferma. Salvini ha infatti dichiarato di voler puntare direttamente al 2025, e addirittura alcune forze politiche spera in un rinvio al 2030. Nonostante questo, secondo Pichetto Fratin, da qui parte il rinvio “del cronoprogramma dei nuovi interventi a partire dal 2024”.
Il blocco degli Euro 5 Diesel in Piemonte dal 2024 per i Comuni sopra i 30.000 abitanti. Cirio: “L’attenzione resta massima”
Con il passare delle ore, sono arrivate nuove dichiarazioni da parte dei diretti interessati, nonché informazioni più dettagliate sul futuro blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte del 2024. Per cominciare, infatti, il tavolo che ha visto protagonisti Pichetto, Salvini, il Presidente della Regione Cirio e enti come l’Arpa e il Ministero dell’Ambiente ha ottenuto una rimodulazione del blocco, che verrà attuato con modalità differenti rispetto a quello, ormai scongiurato, del 15 settembre. Innanzitutto, la grande differenza è che il nuovo blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte vedrà protagonisti unicamente i Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti.
Si tratta di un netto cambiamento rispetto al “paletto” del precedente blocco degli Euro 5 Diesel in Piemonte, che vedeva (secondo le disposizioni arrivate dall’Unione Europea) tutti i Comuni con più di 10.000 abitanti inclusi in questa limitazione alla circolazione. La ragione dietro questo dietrofront è l’assenza di un sistema di trasporto pubblico adeguato a sostituire l’utilizzo dell’auto nei Comuni compresi tra i 10.000 e i 30.000 abitanti, mentre le città più grandi sono ritenute adeguate ad adottare questa soluzione. Su questo, va detto, ci sono parecchi dubbi, perché ad oggi da abitante di un Comune piemontese con più di 35.000 abitanti il trasporto pubblico deve fare ancora tanta strada per proporsi come alternativa credibile all’automobile privata.
Come potete vedere, sebbene il blocco per gli Euro 5 Diesel in Piemonte si stato spostato al prossimo anno, ci sarà ancora tanto da discutere. Diversi esponenti della politica hanno fatto sapere che proveranno a spostare ancora più in là il blocco, posticipandolo almeno al 2025. Intanto, dalle pagine del sito ufficiale della Regione Piemonte è arrivata la reazione del Presidente della Regione, Alberto Cirio. «Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero Governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l’intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte.”, ha dichiarato Cirio. “Il lavoro di squadra”, continua, “ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire. Era necessaria una legge da parte del Governo, che è prontamente intervenuto con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte”.
“Questo risultato”, ha proseguito il Presidente della Regione Piemonte Cirio a riguardo del blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte “è il frutto del lungo e complesso lavoro fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente dai tecnici della direzione regionale e di Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr. In particolare, sottolineo quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute. Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti”.
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