Caos Autovelox in Italia: il Decreto è bloccato e oltre 10mila dispositivi rischiano lo spegnimento

Attualità
04 luglio 2025, 10.18
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Il decreto sugli autovelox è fermo e la sicurezza stradale potrebbe pagare un prezzo altissimo. Il Codacons lancia l’allarme: i ritardi dei Comuni nel fornire i dati richiesti al Ministero dei Trasporti stanno ostacolando l'approvazione del provvedimento sull’omologazione dei dispositivi di rilevamento della velocità. Senza questi numeri ufficiali, il Mit ha sospeso l’iter, lasciando nel limbo migliaia di apparecchi attivi lungo le strade italiane.
Secondo le stime più aggiornate – non ufficiali ma ampiamente condivise nel settore – in Italia sarebbero oltre 10.200 gli autovelox fissi e mobili attualmente in funzione, ma manca un vero censimento. Una lacuna che rischia di rendere inutilizzabili molti dispositivi e vanificare migliaia di sanzioni. "È gravissimo che non esista un database ufficiale", denuncia il Codacons, sottolineando come il 59,4% degli autovelox fissi risulti validato prima del 2017, anno chiave per le nuove regole sull’omologazione. La situazione è ancora più critica per i dispositivi mobili, con il 67,2% non aggiornato agli standard post-2017.
Il risultato? Le multe elevate da apparecchi approvati ma non omologati vengono sistematicamente annullate da giudici di pace e prefetti, creando un vuoto normativo che mette a rischio l’intero sistema di controllo della velocità. Secondo il Codacons, questo caos potrebbe non essere casuale: "Ci chiediamo se i Comuni non sappiano davvero quanti dispositivi sono installati, o se preferiscano evitare di comunicarlo per non perdere gli incassi generati dalle multe".
E gli incassi non sono irrilevanti. Solo nelle 20 principali città italiane, gli autovelox hanno garantito oltre 62 milioni di euro di proventi nel 2024. Un “tesoretto” che potrebbe saltare se il decreto del Ministero – che impone una revisione rigorosa delle omologazioni – entrasse in vigore senza deroghe.
Il quadro attuale apre anche interrogativi sulla sicurezza stradale. Con migliaia di dispositivi a rischio spegnimento per problemi normativi, la capacità di dissuasione degli autovelox potrebbe crollare proprio nei mesi estivi, periodo critico per l’incidentalità stradale.
Il Codacons chiede al governo un intervento urgente, sia per rendere obbligatorio il censimento pubblico degli apparecchi, sia per sbloccare il decreto sull’omologazione, senza il quale l’intero sistema rischia di perdere credibilità e efficacia.
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