Le giornate iniziano ad allungarsi e il sole riscalda facendoci intuire che l’estate è alle porte, una situazione ideale da sfruttare per programmare una piccola fuga tra le bellezze paesaggistiche della Sardegna. Per l’occasione, nell’ambito di Percorsi Italiani, abbiamo deciso di prendere la nuova Audi A4 Avant e suggerirvi un itinerario che racchiude in circa 300 km un’ampia gamma di spiagge, luoghi e paesaggi mozzafiato che solo l’isola è in grado di offrire
Istruzioni per l’uso
Le nostre proposte di viaggio vogliono coniugare insieme il piacere di guida con la bellezza dei paesaggi e luoghi italiani, per questo le scelte ricadranno sempre su strade poco frequentate e divertenti da percorrere in auto. L’obiettivo è certamente quello di raggiungere le varie mete con l’intenzione di valorizzare il viaggio non considerandolo un mero trasferimento da un punto A ad un punto B, ma una vera esperienza da vivere con entusiasmo al pari del resto del tour.
Le nostre tappe o le strade scelte possono essere seguite fedelmente o possono essere utilizzate semplicemente come spunti utili per altri vostri giri. Lo scopo di questi Percorsi Italiani è, in sostanza, quello di offrirvi uno strumento sfruttabile a vostro piacere. Per le soste ci siamo affidati nella maggioranza dei casi agli hotel e ristoranti della Guida Rossa Michelin. La Guida non segnala solo i ristoranti stellati, che rappresentano circa il 10% dei selezionati, ma al suo interno si trovano anche gli esercizi che offrono una cucina di qualità, spesso a carattere tipicamente regionale, con menu a meno di 30/35 euro; questi locali sono indicati sotto il nome di “Bib Gourmand”. Anche per gli hotel il discorso è simile, non si trovano solo alberghi di lusso, ma anche soluzioni per tutte le tasche.
In Breve. Per chi va di fretta…
Se volete dare uno sguardo rapido al nostro percorso trovate qui sotto la cartina interattiva del viaggio. Sulla mappa sono tracciate le strade percorse con la geolocalizzazione delle foto scattate live durante il nostro tour.
Tutto il viaggio km per km da Arbatax a Stintino
Per il nostro viaggio abbiamo scelto di affidarci alle prestazioni della nuova Audi A4 Avant con il propulsore 2.0 TDI da 150 CV equipaggiata per l’occasione con gli pneumatici Michelin Primacy 3, ideali per le berline di alta gamma come la nostra A4 Avanti ed inoltre i Primacy 3 hanno conquistato il podio nella classifica generale relativa ai pneumatici estivi condotta dal Test ADAC.
Per quanto concerne frenata e tenuta in curva siamo veramente al vertice della categoria, e nonostante la tipica spalla molto soffice di Michelin anche il ritardo di inserimento risulta più che buono. Questo è il leggero scotto da pagare per l’effetto tappeto volante (confort elevato) a cui Michelin ci ha ben abituati.
Il punto di partenza scelto per la nostra proposta di itinerario è Arbatax, città collocata nel Sud-Est dell’Isola e facilmente raggiungibile dal continente in traghetto essendo un importante scalo portuale turistico (sia da Genova che Civitavecchia) ed inoltre è fine corsa della linea ferroviaria Cagliari-Arbatax, Traghettilines offre diverse soluzioni in tal senso.
Noi dopo 12 ore di navigazione da Genova siamo arrivati verso mezzogiorno ed abbiamo immediatamente colto l’occasione per andare ad osservare le Rocce Rosse, spettacolari scogliere di porfido rossastro che emergono dal mare nei pressi del porto. Lo scenario che troverete davanti ai vostri occhi sarà spettacolare e il tour inizierà nel migliore dei modi.
Tutti i traghetti verso Arbatax viaggiano di notte e l’arrivo è previsto sempre per ora di pranzo nella cittadina, per cui abbiamo deciso di affidarci ai consigli della Guida Rossa Michelin e sostare al ristorante La Bitta collocato direttamente sul mare da cui è possibile godere di un’ottima vista e volendo prima di gustare i piatti di una ricca cucina di pesce potrete concedervi un tuffo in acqua e rigenerarvi dopo il viaggio in traghetto sulla meravigliosa spiaggia posta ai piedi del locale. Tra i vari piatti vi consigliamo di assaggiare i Culurgiones Ogliastrini una sorta di ravioli ripieni, l’impasto si compone di patate, menta, cipolle e poco formaggio facendo dominare il sapore dolciastro delle cipolle.
Dopo pranzo abbiamo ripreso il viaggio con direzione Calagonone, la meta finale del primo giorno di viaggio. Prima di avventurarci nell’entroterra sardo siamo transitati da Baunei, un borgo dall’aspetto montano, nonostante la vicinanza al mare, sovrastato da uno scenografico muraglione calcareo da cui è possibile prendere la statale 125 Orientale Sarda, strada panoramica e molto suggestiva con 46 km di curve continue immerse in un paesaggio selvaggio e solitario. Lungo la lingua d’asfalto che si snoda tra gole profonde e ampie valli in cui boschi di lecci si alternano alla macchia mediterranea abbiamo apprezzato le doti dinamiche della nostra Audi A4 e l’ottima tenuta degli pneumatici Michelin, oltre ad aver ammirato un ambiente in cui è pressoché assente ogni traccia di presenza umana. Nel punto più alto dell’itinerario, al passo di Genna Silana, si trova il rifugio e base di partenza per escursioni a piedi sul Supramonte di Urzulei e alla gola di Su Gorropu, un impressionante canyon scavato dalla forza delle acque del rio Flumineddu.
Al termine della statale 125 si giunge al Golfo di Orosei attraverso una galleria scavata nel monte Bardia che in un istante permette di passare dagli scenari montani appena descritti alla splendida vista del Mar Tirreno e della costa di Calagonone.
Giunti nel tardo pomeriggio a Calagonone abbiamo deciso di fare una breve passeggiata sul lungomare del sito balneare da cui partono i battelli per la grotta del Bue Marino e per diverse cale e superbe spiagge a numero chiuso come Cala Luna, Cala Goloritzé, Cala Mariolu e la spiaggia dei Gabbiani. A Calagonone c’è anche l’Acquario (acquariocalagonone.it), un’attrazione che può essere di interesse per i più piccoli. Per la notte vi consigliamo uno degli hotel segnalati dalla Guida Rossa Michelin situati sul Lungomare Palmasera come l’Hotel Costa Dorada e anche per cena potrete sbizzarrivi nel scegliere tra i tanti locali che offrono specialità a base di pesce come Il Pescatore.
L’indomani mattina, prima di lasciare Calagonone vi consigliamo di prepararvi un pranzo al sacco da consumare nel corso della giornata direttamente in spiaggia. Sulla strada per Orosei, chi è amante dell’avventura potrà spingersi in una verdeggiante pianura al di là di un piccolo cancello per ammirare uno dei più suggestivi monumenti della preistoria sarda, la Tomba dei Giganti di S’Ena ‘e Thomes. Il percorso per raggiungere i lastroni in granito non è dei più agevoli, ma vi farà sentire per qualche minuto Indiana Jones.
Ripresa la nostra Audi A4 Avant ci siamo diretti verso nord lungo la costa per raggiungere San Teodoro e le sue spiagge. Tra le più belle spiagge del litorale gallurese c’è quella di La Cinta con sabbia bianchissima e acqua cristallina. Poco più a nord, verso l’Isola di Tavolara c’è Punta di Coda Cavallo ed in questa zona non vi resterà che l’imbarazzo della scelta tra spiagge uniche per la loro bellezza come: la Spiaggia di Coda Cavallo, la spiaggia di Cala Brandinchi e la Spiaggia di Salina Bamba. Le ore in questi paradisi terrestri trascorreranno veloci e sarà dura doverli lasciare, ma il nostro viaggio prosegue e nel tardo pomeriggio arriviamo alla meta finale del nostro secondo giorno, Porto Cervo ed entriamo così in Costa Smeralda, che tra l’altro è Audi Home of Quattro. Prima di arrivare vi suggeriamo una piccola sosta anche a Golfo Aranci per una passeggiata alla scoperta del borgo.
Nell’esclusiva Porto Cervo non manca la scelta per la sistemazione in resort da sogno, in Guida Rossa troviamo svariate possibilità come Romazzino, Cala di Volpe e Petra Bianca. Prima di cena vi consigliamo di recarvi nella zona del noto locale Phi Beach per ammirare un tramonto da brividi con il sole che calerà a picco direttamente sul mare. Per cena abbiamo deciso di fermarci al Ristorante Gastronomia Belvedere, fuori dal centro di Porto Cervo in Località Farina, un locale dove poter gustare dell’ottima e semplice cucina di pesce e godere di una splendida vista.
La mattina seguente, prima di rimetterci in viaggio abbiamo passeggiato tra le vie del centro di Porto Cervo con i suoi lussuosi negozi e la famosa “piazzetta”, merita il passaggio anche la Chiesa di Stella Maris opera dell’archietto Michele Busiri Vici.
Tornati a bordo della A4 Avant abbiamo proseguito il nostro tour verso Palau in cui la principale attrattiva è la famosa roccia di Capo Orso (a circa 6 km dal centro) e dal porto di Palau se fosse di vostro interesse è possibile prendere il traghetto per arrivare su Piazza Garibaldi e fare un’escursione sull’isola della Maddalena, l’isola più grande dell’arcipelago con uno sviluppo costiero di 45 km.
Se non avete deciso di passare qualche ora alla Maddalena potete proseguire sulla statale 133 bis fino al bivio di San Pasquale; superato questo piccolo paese merita la sosta nel borgo marino di Porto Pozzo per poi raggiungere il centro balneare di Santa Teresa di Gallura. Il piccolo promontorio roccioso si affaccia sulle Bocche di Bonifacio e dalla Torre di Longosardo è possibile vedere le coste della Corsica. A pochi metri di distanza dalla Torre c’è la Spiaggia di Rena Bianca dalla spiaggia bianchissima e dalle acque di un incantevole verde-azzurro. Per pranzo potrete spostarvi nel centro della cittadina e fermarvi in uno dei numerosi locali come S’Andira suggerito dalla Guida Rossa.
Nel pomeriggio abbiamo ripreso la strada verso Castelsardo. Lugo la strada che costeggia la costa ci siamo imbattuti nella suggestiva Roccia dell’Elefante, la fermata è d’obbligo. La Roccia prende il nome dalla bizzarra forma pachidermica e nella parte bassa ospita alcune tracce e segni del periodo nuragico. A Castelsardo vi consigliamo di visitare il Museo dell’intreccio Mediterraneo situato all’interno del Castello e aspettare il tramonto sul tetto dello stesso dal quale è possibile godere di una vista straordinaria a 360°.
Tramontato il sole ci siamo concessi una passeggiata tra i vicoli del borgo fortificato e per cena ci siamo fermati al Ristorante il Bounty a pochi passi dal Castello.
L’ultimo giorno di itinerario, lasciato Castelsardo, ci siamo diretti verso la parte ovest dell’Isola Sarda. Chi ama l’avventura può spingersi fino ad Argentiera in provincia di Sassari, tra Alghero e Stintino per vedere un piccolo villaggio semiabbandonato che dalla metà del 1800 fino agli anni ‘50 fu un attivissimo centro minerario per l’estrazione del piombo argentifero e dello zinco. Il paese e la sua miniera ha un’aria spettrale e versa in uno stato di abbandono, ma trovandosi a pochi passi dal mare è un luogo affascinante da vedere.
Non avendo molto tempo a disposizione prima della partenza del traghetto che ci riporterà sul continente, vale la pena spendere le ultime ore a disposizione in Sardegna in un altro paradiso che solo questa terra sa regalare, Stintino. Il caratteristico villaggio, affacciato sul Golfo dell’Asinara, ha come principali attrattive il Museo della Tonnara e le indimenticabili spiagge delle Saline e della Pelosa con acque smeralde in una cornice di macchia mediterranea. Potrete trascorrere le ore che vi separano dalla partenza del traghetto su queste spiagge e concedervi un ultimo tuffo in mare e se vi rimanesse un po’ di tempo.
È tempo di partire, a bordo del traghetto in partenza da Porto Torres verso Genova osserviamo la costa che si allontana. Abbiamo ancora negli occhi i paesaggi incontaminati e le acque cristalline, la Sardegna ci mancherà ma il nostro è un arrivederci non un addio.
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