Categorie: Curiosità

Alfa Romeo protagonista della ‘Milano AutoClassica 2014’

Tempo di lettura: 3 minuti

Al via la rassegna ‘Milano AutoClassica’ che dal 25 al 27 aprile accoglierà appassionati ed esperti dell’Auto d’Epoca, un settore in continua crescita che pervade trasversalmente la società contemporanea aggiungendo valore al comparto dell’auto moderna.

Giunta alla terza edizione, quest’anno la manifestazione propone un calendario ancora più ricco di novità quali eventi speciali, nuove aree per i test drive, uno spazio dedicato alla vendita da parte dei privati e numerosi appuntamenti per vivere appieno l’esperienza dell’auto classica e sportiva.

All’evento non poteva certo mancare Alfa Romeo, il marchio secolare che ha scritto alcune delle pagine più belle dell’automobilismo mondiale, un patrimonio fatto di vetture e progettisti, corse e motori, stile e innovazione che hanno segnato il progresso tecnologico e le vicende sportive del Novecento.

Per accogliere un pubblico di appassionati ed esperti, Alfa Romeo è presente con un’area espositiva di forte impatto visivo capace di esaltare la più autentica passione per l’automobilismo, di ieri e di oggi. In particolare, i visitatori possono conoscere da vicino 3 vetture storiche appartenenti al Museo Storico Alfa Romeo: RL Targa Florio (1923), Alfa Romeo 750 Competizione (1955) e Giulietta Spider prototipo America (1955). Sullo stand anche due esemplari appartenenti a clienti privati – Giulietta Sprint del 1955 e Giulietta Spider “Bertone” del 1955 – che formano tutte insieme la cornice ideale per le vetture di attuale produzione all’insegna di quel fil rouge che lega da oltre un secolo le automobili del Biscione.

Nell’area espositiva sono presenti l’affascinante supercar Alfa Romeo 4C – l’icona moderna del marchio che esprime l’essenza della sportività coniugando uno stile mozzafiato con prestazioni eccellenti – e l’inedita MiTo ‘Quadrifoglio Verde’ e la nuova Giulietta, i modelli rinnovati che assicurano stile essenziale, motori compatti e potenti, giusto rapporto peso/potenza e contenuti tecnici “made in Alfa Romeo” votati al piacere di guida.

Preziosi esemplari della Collezione Storica Alfa Romeo

L’evento milanese è certamente l’occasione ideale per celebrare i 60 anni di vita del modello Giulietta, come dimostra anche lo spazio allestito all’esterno di ‘Milano AutoClassica’ per accogliere i 50 esemplari privati che saranno visibili per tutta la durata della Fiera, un vero e proprio museo ‘a cielo aperto’ per raccontare la lunga storia di una leggenda.

Era il 1954 quando, sulla scia del successo della 1900, l’Alfa Romeo presenta al Salone di Torino la Giulietta Sprint, un agile coupé dalle dimensioni compatte e con prestazioni superiori che segna l’ingresso della Casa del Biscione nella categoria delle “piccole” con propulsori inferiori ai 1.500 centimetri cubici di cilindrata.

L’anno successivo è la volta della versione berlina, una vettura che anche in questa configurazione non rinuncia alle prestazioni e alla dinamica di guida di alto livello: si consolida la tradizione Alfa Romeo delle “berline sportive”, iniziata con la “1900”, celebre per essere definita “la berlina da famiglia che vince le corse”. Nelle mani dei campioni la Giulietta taglia i traguardi più ambiti mentre, come sintetizza bene uno slogan del tempo, “la guida anche la mamma”. Si apre così un’epoca e Alfa Romeo è precursore nel rendere concreto “il piacere della guida sportiva alla portata di tutti”.

Nell’ottobre dello stesso anno è la volta della Giulietta Spider, “la signorina” come è affettuosamente chiamata dallo stesso Giovanni Battista “Pinin” Farina che disegna le sue linee filanti conferendole così una forte personalità. Allestita sul pianale della Sprint, ma con passo ridotto, la Giulietta Spider riscuote un successo internazionale. Negli Stati Uniti è accolta con entusiasmo e la stampa specializzata la definisce: “una splendida continuità di quella tradizione italiana che per il suo buongusto fa distinguere un’Alfa Romeo a colpo d’occhio fra mille altre”.

A Milano è in mostra proprio la Giulietta Spider prototipo America (1955), una tra le vetture più belle mai realizzate e un simbolo degli anni Cinquanta, che vanta le stesse prestazioni della Sprint e lo stesso livello tecnico d’eccellenza tanto da far sembrare subito obsolete le spider della concorrenza. Anche la versione “veloce” della spider raggiunge i 180 km/h, velocità elevatissima per una scoperta compatta degli anni Cinquanta.

Accanto alle Giulietta storiche è in mostra un esemplare di Alfa Romeo 750 Competizione (1955), una “barchetta” da competizione che venne realizzata nel 1955 per un’eventuale partecipazione alle gare nella categoria Sport, classe 1,5 litri. Il motore della vettura è quello della Giulietta, portato a 1488 cc, per una potenza di 145 cv, che spinge questa spider da corsa a 220 km/h, grazie anche al peso, in ordine di marcia, pari a 670 kg. Il design della carrozzeria è a cura di Boano, si discosta nettamente dallo stile delle altre Alfa Romeo contemporanee. La vettura è rimasto allo stadio di prototipo-laboratorio: nel 1955 al Portello dovevano concentrarsi sul consolidamento produttivo della “Giulietta”.

Completa la compagine storica del Biscione alla rassegna milanese una preziosa Alfa Romeo RL Targa Florio (1923) che, da una parte, ricorda la prima vittoria di Alfa Romeo in occasione della leggendaria Targa Florio in Sicilia e, dall’altra, segna la nascita del ‘Quadrifoglio Verde’ quale simbolo indissolubilmente legato ai successi sportivi di Alfa Romeo. Infatti, sul cofano dell’auto condotta alla vittoria da Ugo Sivocci venne dipinto per scaramanzia un quadrifoglio contro il numero di gara 13 che gli era stato assegnato. La vettura del Museo ha il motore originale usato in gara nel ’23: un 6 cilindri in linea di 3154 cc da 95 cavalli che spinge la vettura a 160 km/h di velocità massima.

 

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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