L’Alfa Romeo Giulia Veloce è una delle berline più gettonate e “chiacchierate” nel panorama italiano. Il suo design particolarmente riuscito e una dinamica di guida ben calibrata sono i punti di forza che le permettono di rimanere giovane nonostante gli ormai 4 anni dalla presentazione al Salone di Francoforte (3 anni per quanto riguarda la Veloce).
Grande rivalità tra la berlina italiana e le competitor tedesche che rappresentano la maggioranza nel panorama delle avversarie e vantano tecnologie più aggiornate. D’altro canto, la Giulia Veloce vanta una telaistica derivata dalla versione più performante Quadrifoglio che privilegia la guida sportiva. Scopriamo, dunque, come si è comportata l’Alfa Romeo Giulia Veloce nella nostra prova su strada.
Le dimensioni della berlina sono invariate rispetto alle versioni meno prestazionali. Sono 4,64 i metri di lunghezza, 1,86 i metri di larghezza e 1,44 i metri in altezza. La piattaforma modulare Giorgio, ideata per riportare le vetture del Biscione alla trazione posteriore, è in grado di ospitare la trazione integrale della Veloce e garantire sufficiente spazio per quattro occupanti. Come succede nella maggior parte delle vetture di questo segmento, il quinto passeggero soffre gli spazi per le gambe e per la testa.
A livello estetico ci sono diverse migliorie che strizzano l’occhio al mondo delle corse e si ispirano alla sorella “superdotata” Quadrifoglio. Le linee morbide, insieme alle nervature del cofano motore e delle portiere laterali, evidenziano i muscoli della vettura. Personalmente, trovo che l’accoppiata tra la tinta carrozzeria Blu Montecarlo, i cerchi in lega da 19 pollici e le pinze gialle riesca a trasmettere perfettamente la filosofia che segue l’allestimento Veloce: tanta grinta in chiave elegante. I paraurti anteriori e posteriori non ospitano listelli in fibra di carbonio e anche le minigonne non presentano caratteri esageratamente sportivi. A caratterizzare questa versione, troviamo il doppio terminale di scarico cromato, la firma Veloce al fianco del passaruota anteriore e il logo Q4 posizionato sul portellone posteriore. Non sono ancora disponibili i proiettori ottici Full LED ma solo i bi-Xenon da 25W.
All’interno, la Giulia da noi provata è equipaggiata con i sedili sportivi in pelle Tabacco, colore che contraddistingue anche la parte bassa dell’abitacolo. Ottima la qualità percepita dai tanti comandi della plancia e dal rivestimento in pelle del cruscotto. Lo stesso non si può dire per le plastiche dei vani porta oggetti laterali, che risultano rigide al tatto. Scenografici quanto utili i grandi paddle in alluminio posizionati dietro allo sterzo. Il volante non è spesso e offre un’ottima impugnatura. Come sugli altri allestimenti della Giulia, non manca il tasto di avviamento nella parte inferiore della razza sinistra del volante.
Capitolo tecnologia, la Giulia Veloce da noi provata vanta uno schermo ad alta definizione da 8,8″ con sistema di infotainment Connect 3D Nav System, manovrabile dal Rotary Pad sul tunnel centrale, e uno schermo TFT da 7″, inglobato all’interno dei quadranti analogici della strumentazione. Nonostante l’allestimento sia uno dei più alti in gamma, di serie è previsto solo il display a colori da 6,5 pollici. Per quanto riguarda i sistemi di ausilio alla guida troviamo l’Integrated Braking System (IBS), il Blind Spot Monitoring (BSM) con Rear Cross-Path Detection e telecamera posteriore, la frenata di emergenza e il cruis control adattivo. È presente il Lane Departure Warning ma non è previsto un controllo autonomo della vettura in carreggiata. Per maggiori informazioni, abbiamo dedicato un Focus Infotainment al sistema Connect 3D Nav, condiviso anche con la Giulia B-Tech.
Come accennato in precedenza, in quattro si viaggia comodi mentre il quinto passeggero potrebbe lamentare il poco spazio per le gambe a causa dell’ingombrante tunnel della trasmissione. Il vano bagagli da 480 litri è perfettamente il linea con quello delle concorrenti dirette.
Poco da fare, la domanda è sempre la stessa: ipotizzando di voler acquistare una Alfa Romeo Giulia Veloce, sarebbe meglio scegliere la più potente versione a benzina oppure la più ecologica (ed economica) Diesel? Tre sono le differenze sostanziali: superbollo, cavalleria e consumi. Partendo ad analizzare il primo si parla di un rincaro di prezzo di circa 200 € per il propulsore benzina, ovvero circa il 40% in più rispetto alla variante Diesel. È vero, però, che il costo di manutenzione della prima è leggermente inferiore.
Per quanto riguarda i motori, la Alfa Romeo Giulia Veloce Diesel è equipaggiata con il 4 cilindri turbo da 2,2 litri, 210 cavalli e 470 Nm a soli 1.750 giri, mentre la Veloce benzina (da noi provata), propone il 4 cilindri turbo da 2,0 litri con 280 cavalli e 400 Nm a 2.250 giri. Meno cavalli ma più coppia ai bassi regimi. I dati della Casa dichiarano un’accelerazione 0-100 km/h in 6,8 secondi per una velocità massima di 235 km/h.
Sorprende il cambio automatico ZF a otto rapporti. Si apprezza la sua versatilità nel cambiare comportamento in funzione dei settaggi di guida. Nonostante l’immissione delle marce sia sempre veloce e puntuale, in Advanced Efficiency o Normal è molto fluido e si approccia ad una guida rilassata mentre, nella modalità Dynamic trasmette molta sportività durante la marcia aggiungendo il cosiddetto calcio nella schiena in salita di rapporto.
A livello dinamico si apprezza molto il comportamento della piattaforma Giorgio e la perfetta distribuzione di pesi. La trasmissione è integrale Q4 ed aiuta ad avere la maggiore motricità in uscita di curva. Nonostante questo, quando siamo in condizioni di bassa aderenza, la Giulia ci concede un piccolo sovrasterzo che, rispetto alle versioni a trazione posteriore, è più facile da gestire e assicura maggiori prestazioni nei tornanti più impegnativi. La nota negativa di questo sistema è il diametro di sterzata che ci obbliga ad effettuare diverse manovre negli spazi stretti e risulta molto fastidioso specialmente in città. Poco male se si considera che il terreno di battaglia della Veloce sono le curve è le lunghe percorrenze. Il sistema Integrated Brake System previsto di serie permette ottime prestazione anche in frenata.
Come non citare lo sterzo, giudicato dalla maggior parte delle persone che hanno provato uno dei migliori in questo segmento. Il suo comando è chirurgico ed è perfettamente demoltiplicato, permettendo così un coinvolgimento totale durante la guida. A mio avviso è difficile trovare una vettura nella categoria che trasmetta la stessa sensazione di controllo e precisione.
Immancabile l’Alfa DNA di ultima generazione che agisce sulla mappatura del cambio e del motore, sulla reattività del volante e sull’assetto delle sospensioni. Peccato non si possa decidere di impostare automaticamente un settaggio all’avviamento del motore.
Ultimo capitolo (forse quello più importante a confronto con la Veloce benzina) è quello che riguarda i consumi. La Giulia Veloce Diesel dichiara 5,5 litri/100 km ma concedendosi qualche divertimento durante la guida si fa fatica a scendere sotto i 6,7 litri/100 km (circa 15 km/litro), un ottimo valore, soprattutto se paragonato a quello del benzina.
La Alfa Romeo Giulia Veloce Diesel parte da un prezzo di 53.500 € che sale a 56.800 € per il propulsore a benzina. Come equipaggiamenti proposti di serie troviamo, il climatizzatore automatico bi-zona, il cruise control (adattivo), i sensori di parcheggio posteriori, i cerchi da 18”, i fari bi-xeno con LED diurni, il display da 7 pollici, l’Integrated Brake System, il sistema di trazione integrale Q4 e il cambio automatico a 8 rapporti. A richiesta si possono aggiungere optional come il sistema di intrattenimento da 8,8 pollici (1.100 €), il pack performance (2.200 €), il sound pack by Harman Kardon da 1.300 euro e i cerchi in lega da 19 pollici.
Le concorrenti dirette in termini di dimensioni, motorizzazioni e prezzo sono la Audi A5 coupé 40 TFSI S-tronic da 190 CV, la BMW Serie 4 coupé 420d xDrive da 190 CV, la Mercedes-Benz C 220 d da 194 CV e la Jaguar XE 2.0 AWD da 180 CV. La Giulia veloce è la più potente considerando un range di potenza intorno ai 200 CV.
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