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Alfa Romeo Giulia GTAm: prova in anteprima, motore, prestazioni e prezzo

Tempo di lettura: 7 minuti

Per molti potrebbe trattarsi del “canto del cigno” delle berline sportive pure, quelle da guidare davvero, in maniera analogica, con il “coltello tra i denti” e senza tanti filtri. Con questo immenso presupposto, si è presentata al pubblico nella sua veste definitiva la nuova Alfa Romeo Giulia GTAm, la versione più estrema della vettura del Biscione.

Ripercorriamo i tempi di questa Giulia GTAm. Presentata durante il Salone di Ginevra virtuale di marzo 2020, ha fatto sognare gli appassionati anche in tempi di pandemia e, oggi, dopo una lunga attesa possiamo toccare con mano la versione definitiva, dopo averla scoperta pochi mesi fa con un primo assaggio ad Arese (Ecco il video). Siamo quindi partiti in direzione Balocco Proving Ground per sederci sugli sportivissimi sedili, allacciare le cinture Sabelt a 6 punti e provare in anteprima la Giulia GTAm sulle strade di Balocco e nel circuito Alta Velocità del gruppo Stellantis.

Esterni e interni Alfa Romeo Giulia GTAm: estrema, in tutto

L’estetica della Giulia GTAm segue la funzione. Il lavoro svolto sugli esterni è un concentrato di cattiveria e aerodinamica attiva, appositamente studiato per aumentare il carico aerodinamico. In queste soluzioni si ritrova un know-how tecnico che arriva direttamente dalla Formula 1 grazie alla sinergia con Sauber Engineering e all’utilizzo del Sauber AeroKit. Lo stesso compito è affidato alle minigonne laterali, allo spoiler posteriore specifico e allo splitter anteriore attivo. Sono nuovi anche il sistema di scarico centrale Akrapovič in titanio integrato nel diffusore posteriore in fibra di carbonio e specifici cerchi da 20 pollici monodado, presenti per la prima volta su una berlina.

L’handling è stato migliorato attraverso l’allargamento di 50 mm delle carreggiate anteriori e posteriori e con lo sviluppo di un nuovo set di molle, ammortizzatori e boccole per i sistemi di sospensione. Spettacolare il riporto in carbonio a vista sull’arco passa ruota posteriore, che dona alla vettura un’aggressività notevole. Sempre su GTAm, il fronte aerodinamico è stato estremizzato con l’utilizzo di uno splitter anteriore maggiorato (estraibile fino a 40 mm in pista) e una vera e propria ala posteriore in carbonio, che garantiscono un ottimale bilanciamento del carico ad alta velocità.

Proprio l’aerowing della Giulia GTAm merita una menzione dedicata, grazie alla sua regolazione manuale, che la rende adattabile sul fronte aerodinamico con regolazione in 4 posizioni (Low-High drag) su qualsiasi pista o strada, a seconda delle richieste e delle preferenze del guidatore. Nel sottoscocca si vede l’adozione di un nuovo fondo rimodellato per ospitare lo scarico centrale, non più laterale, come sulle Quadrifoglio. Il risultato è un carico triplo rispetto alla Giulia Q.

Sia Giulia GTA, sia GTAm sono disponibili nelle colorazioni Rosso Etna, Bianco Trofeo e Verde Montreal, una gamma colori che si combina con la scelta delle pinze freno, presenti anche in colore oro.

Spostandosi all’interno della Giulia GTAm, spiccano i rivestimenti completamente in Alcantara sulla plancia, sui pannelli porta, sull’imperiale, sui montanti laterali e sul rivestimento centrale dei sedili. Il colore nero degli interni in Alcantara avvolge il pilota nell’abitacolo come in un cockpit e le impunture rosse a contrasto evidenziano lo spirito racing di questa icona del Made in Italy.

A questo si aggiunge l’eliminazione della panchetta posteriore, la vettura è una due posti secchi, che lascia spazio ad una “vasca” interamente rivestita, dove campeggiano sagomature specifiche destinate ad ospitare caschi ed estintore. I nuovi inserti in carbonio opaco esprimono ricercatezza tecnica ed estetica, donando distintività al nuovo interno, che su GTAm si differenzia, oltre che per la presenza di una rollcage, per l’assenza dei pannelli porta e dei sedili posteriori, anche per l’apertura porta con il nastro al posto della maniglia, un altro tocco tipicamente ispirato al mondo delle corse. I sedili sportivi sono specifici con monoscocca in carbonio e cinture a 6 punti Sabelt per GTAm.

Visto il prezzo e l’attenzione dedicata al modello, la mancanza di fari full-Led su questi 500 esemplari di GTA e GTAm si fa sentire, ma ad un’auto del genere perdoni tutto.

GTA: un nome, una garanzia

Tutto nasce nel lontano 1965 con una versione dal peso di soli 745 kg della Giulia Sprint: è la GTA, da Gran Turismo Alleggerita, sigla poi passata alla storia. La Giulia Sprint GTA è dotata del motore 1.6 da 115 CV, 9 CV in più della Giulia Sprint GT (dalla quale deriva tecnicamente), ma le doti di guida compiono un balzo in avanti grazie alla riduzione del peso, passato da 950 a 745 kg attraverso l’utilizzo di alluminio per la carrozzeria, finestrini in plexiglass e altre parti alleggerite. Nel 1968 arriva la Giulia Sprint GTA 1300 Junior, con il motore 1.3 da 96 CV (7 in più della versione di partenza), mentre 2 anni dopo arriva la Giulia 1750 GTAm da corsa: c’è confusione sul significato della lettera m, che potrebbe voler dire modificata, ma certo è che questa versione diventa un’instant classic per via della carrozzeria più larga e del motore evoluto, perché raggiunge i 2.0 litri di cilindrata e supera i 200 CV.

La sigla GTA viene messa da parte alla fine degli Anni 60 e sembra pronta a tornare nel 1993, quando Alfa Romeo mette a punto la 155 GTA: questo modello però non entra in produzione. Il definitivo ritorno delle Alfa Romeo GTA avviene nel 2002, con l’esordio delle 156 e 156 Sportwagon: hanno il motore V6 3.2 da 250 CV, ma in realtà sono versioni potenziate e incattivite nel look (non ci sono particolari accorgimenti per ridurne il peso). Lo stesso motore viene adottato per la 147 GTA del 2002. Il suffisso GTA è stato rispolverato nel 2009 per il concept Alfa Romeo MiTo GTA, ma questo esemplare unico con il 1.750 portato alla bellezza di 240 CV non debuttò mai in concessionaria.

Oltre alla Giulia 1750 GTAm, Alfa Romeo ha utilizzato la sigla GTA per altri modelli da corsa: fra questi la 155 GTA dei primi Anni 90, allestita per le gare turismo, e la 156 GTA, vincitrice di quattro titoli consecutivi nel campionato europeo turismo e, questa sì, in attività parallela al commercio di una versione stradale, l’ultima prima che arrivasse la nuova, ed entusiasmante, Giulia GTA e GTAm.

Alla guida della Giulia GTAm 2.9 V6 da 540 CV: un abito tailor made

La ricetta della felicità è semplice: più potenza (+30 CV rispetto alla Quadrifoglio) con 600 Nm di coppia, e meno peso, -100 kg rispetto alla Quadrifoglio.

Con queste premesse, la Giulia GTAm promette di essere l’arma più affilata di sempre nel segmento delle berline. Qualche dato rende meglio l’idea di quanto sia performante quest’auto. Con 187 CV/Litro è la best in class del segmento, grazie al sistema Launch Mode, il cronometro si ferma a 3,6 secondi nell’accelerazione da 0 a 100 km/h e nel giro secco sulla pista di Balocco la GTAm ha fatto meglio della Quadrifoglio di 4,07 secondi, mentre a Nardò di 4,70 secondi, non pochi su piste handling come quelle menzionate qui sopra.

Con queste premesse scendiamo nell’abitacolo della GTAm e ci sentiamo subito a bordo di una vettura da corsa grazie alla perfetta ergonomia dei sedili con una seduta bassa. La vera chicca poi sono le cinture a 6 punti, grazie alle quali si diventa un tutt’uno con l’auto, perfette per dare il massimo in pista (non sono omologate per l’uso stradale).

Premuto il tasto di accensione, il ruggito del V6, esaltato dal nuovo scarico in titanio realizzato da Akrapovic, si propaga nell’ambiente facendoci subito capire che siamo al cospetto di una belva.

La nostra prova inizia con un giro “turistico” nella zona di Ivrea e va detto che nell’uso stradale l’auto mantiene uno standard di comfort importante. A velocità autostradali si riesce a dialogare con il passeggero o ascoltare la radio senza problemi, con un’ottima insonorizzazione considerando l’indole della vettura. Quando non lo si richiede l’auto non è brutale nell’erogazione e l’assetto, pur essendo rigido, non impedisce alla Giulia GTAm di essere anche un’ottima compagna di strada nella vita di tutti i giorni.

Ci spostiamo in pista, dove, purtroppo, l’asfalto è bagnato, ma non possiamo non spostare il manettino sulla modalità Race. Il suono dello scarico si fa più corposo ed esce tutta l’anima racing della GTAm.

Il cambio ZF 8 rapporti è rapidissimo sia in salita che in scalata e non ti fai rimpiangere la mancanza di un doppia frizione, mentre lo sterzo fenomenale della Quadrifoglio, se possibile è stato ancora migliorato, rendendo l’ingresso in curva di una precisione millimetrica, senza sottosterzo e con un muso che punta dove vuole il pilota. La trazione posteriore con Torque Vectoring ti catapulta fuori dalla curva comunicando istantaneamente quello che sta succedendo. In uscita si nota la differenza di una vettura meno ballerina (anche se rimane una trazione posteriore capace di regalare traversi epici) rispetto alla “Q” e questo è merito dei tecnici che hanno lavorato su questo aspetto.

La GTAm è ancora più incollata all’asfalto principalmente per due meriti: le Michelin Pilot Sport Cup 2 Connect e le carreggiate allargate di 25 mm ant. e 50 mm post. rispetto alla versione Quadrifoglio. Se a questo si aggiunge lo sviluppo di un setup specifico delle sospensioni (a doppio braccio oscillante quelle anteriori, multilink indipendenti sul posteriore), si ottiene una maggiore velocità di inserimento, di uscita e di percorrenza in curva, oltre a un miglioramento della stabilità, senza pregiudicarne il comfort.

La deportanza dell’aerowing contribuisce a questo aspetto e si sente molto la differenza a velocità sostenute, con un carico pazzesco che la tiene incollata a terra man mano che l’andatura cresce.

L’impianto frenante è fenomenale: dopo essere stati scaldati per bene, i dischi carboceramici, offrono performance perfette anche nelle staccate più impegnative con l’auto che non si scompone mai, non sobbalza e rimane sempre ben gestibile.

Ci si sente a bordo di una vettura veramente speciale, è proprio questa l’esperienza su cui hanno puntato i tecnici di Alfa Romeo. La vera essenza della Giulia, che raggiunge la sua massima espressione nella GTAm, è quella adattarsi perfettamente al pilota, come un abito tailor made, dove tutti gli elementi, con un focus particolare su sterzo e assetto, sussurrano sempre al guidatore cosa sta accadendo davanti e dietro.

I 500 fortunati possessori di quest’auto non resteranno sicuramente delusi dalle performance. A loro il compito di conservare al meglio questo capolavoro delle tecnica capace di regalare emozioni vere, uniche e sempre più rare in un mondo a trazione elettrica.

Alfa Romeo Giulia GTAm: prezzo di listino e accessori

Per le Alfa Romeo Giulia e Giulia GTAm è stato predisposto un processo d’acquisto esclusivo e dedicato, che prevede la relazione diretta del cliente con un Brand Ambassador. L’ esclusività viene inoltre accentuata da un “experience package” comprendente un casco Bell in livrea speciale GTA con numero seriale dedicato, un telo coprivettura specifico Goodwool dal colore abbinato alla vernice della vettura, personalizzabile su richiesta e da servizi di post-vendita esclusivi. Su GTAm è previsto anche l’abbigliamento racing completo di Alpinestars.

In Italia il prezzo di listino di Giulia GTA e GTAm parte rispettivamente da 175.000 euro e 180.000 euro per un totale di soli 500 esemplari numerati per il mercato Europeo, quale sia il mix numerico tra GTAm e GTA all’interno dei 500 esemplari non è un dato disponibile ad oggi perché dipenderà dalle scelte dei clienti. In ogni caso tutti e 500 gli esemplari sono già stati ordinati e in Casa Alfa Romeo stanno pensando di creare altre GTA e GTAM per alcuni mercati extra-europei.

Federico Ferrero

Direttore Autoappassionati.it

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Federico Ferrero

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