Con la Alfa Romeo 1900 del 1950 la Casa italiana introduce per la prima volta la catena di montaggio nella storica fabbrica del Portello, realizza la sua prima vettura a scocca portante e lancia quel motore bialbero quattro cilindri che caratterizzerà i fortunati anni successivi.
Dopo aver vinto i primi due Campionati del Mondo di Formula 1 l’Alfa Romeo lascia la massima divisione dell’automobilismo sportivo imbattuta: il sogno di ogni Casa costruttrice. La Casa del Biscione concentra tutti gli sforzi nella creazione di una nuova vettura affidando il compito a Orazio Satta Puliga. Infatti la 6C 2500 era ormai decisamente superata e l’Alfa Romeo ritenne che i tempi fossero maturi per realizzare una vettura moderna, al passo con le nuove tecnologie che ormai proponevano la carrozzeria con scocca integrata al telaio.Nasce così, nel 1950, l’elegante 1900.
Tecnica evoluta L’Alfa Romeo 1900 è di concezione meccanica convenzionale: motore anteriore longitudinale, cambio a 4 marce (manuale di 5 velocità in versione Super Sprint), trazione posteriore; sospensioni anteriori indipendenti (a quadrilatero articolato), con molle elicoidali e barra stabilizzatrice, ponte rigido posteriore con biella longitudinale e braccio centrale triangolare, molle elicoidali. Il motore a quattro cilindri ha avuto inizialmente una capacità di 1.884 cc e realizzato nella versione più semplice sviluppava 80 CV per spingere i 1.100 kg della “millenove” fino a 150 km/h. Una caratteristica speciale erano i due alberi a camme in testa, che e rendevano il motore molto entusiasmante. Nel 1954, la cilindrata su portata a 1.975 cc e la potenza aumentò a 90 CV (1900 Super).
Le linee esterne sono sobrie ed eleganti, caratterizzate da morbide curve che ne disegnano i tre volumi e dalla tipica calandra cromata a tre lobi che identifica lo stile inconfondibile del costruttore milanese. Negli interni il divano anteriore unico e la leva del cambio al volante consentono il trasporto agevole di sei persone.
Se le ragioni contingenti spingono l’Alfa a lasciare la Formula 1, il DNA sportivo della Casa non cambia, anzi. Si fa conoscere per il celebre slogan: “La vettura di famiglia che vince le corse“. La 1900 inizia a dominare le competizioni nella Classe Turismo pur restando un’ottima berlina da usare tutti i giorni.
Nel corso degli anni alla prima 1900 si affiancano versioni più potenti, a cominciare dalla T.I. (Turismo Internazionale) del 1952, che con l’adozione di un carburatore doppio corpo e valvole maggiorate porta il bialbero a erogare 100 cavalli a 5.500 giri/minuto, per una velocità massima di 170 km/h. La vettura diventa la beniamina di gentleman driver e appassionati che si cimentano nelle gare su strada e in pista.
Nel 1954 arrivano la 1900 Super e la piu grintosa T.I. Super, entrambe caratterizzate da un aumento della cilindrata che arriva a 1.957 cm3. Con un rapporto di compressione a 8:1, la potenza della T.I. Super . raggiunge i 115 cavalli e la velocità massima sale a 180 km/h. Sulla base della berlina la carrozzeria Boano crea un’originale versione tre porte denominata “Primavera” proposta anche in versione bicolore.
A partire dal 1951 l’Alfa Romeo decide di progettare versioni diverse dalla berlina, per offrire ai clienti un’auto differente per stile e possibilità di impiego. Infatti, Iginio Alessio, il general manager della Alfa Romeo, che capiva il valore delle carrozzerie indipendenti, decise di firmare dei contratti ufficiali con Touring e Pininfarina. La prima ha realizzato la Afla Romeo 1900 Sprint Coupé, una berlinetta sportiva con carrozzeria in alluminio, aggiornata nel ’55 in 1900 Super Sprint; mentre Pininfarina ha creato le eleganti Coupé e Cabriolet a quattro posti.
Anche Zagato ha lavorato su questo modello Alfa Romeo, creando una piccola serie di coupé corsaiole chiamate 1900 SSZ, fatta per le gare e con una carrozzeria aerodinamica e leggera in alluminio. Ovviamente con la firma distintiva di questa azienda: la doppia gobba.
Ma la realizzazione più sbalorditiva è indubbiamente la Alfa Romeo 1900 C52, prototipo di vettura Sport più nota con il soprannome di “disco volante” e sempre disegnata da Touring. La potenza sale a 158 cavalli, ed il telaio tubolare è da corsa: 735 kg per 220 km/h di velocità massima.
In meno di un decennio – la produzione termina nel 1958, in favore della moderna Alfa Romeo 2000 – sono oltre 17 mila le Alfa Romeo 1900 che escono dalla catena di montaggio del Portello.
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