Naomi Ventura
Jaguar Land Rover ha sviluppato un dispositivo touchscreen che non necessita di contatto, riducendo così la trasmissione di batteri e virus e consentendo, al conducente, di non distogliere gli occhi dalla strada.
In virtù della visione del Brand “Destinazione Zero”, che ha l’obiettivo di realizzare veicoli sempre più sicuri e meno impattanti sull’ambiente, Jaguar Land Rover ha realizzato un sistema chiamato “Predictive Touch” che utilizza l’intelligenza artificiali e speciali sensori per controllare l’infotainment senza dover toccare lo schermo.
Il mondo post Covid-19
Quando il lockdown sarà finito in tutto il mondo, rimarrà importante una mobilità pulita dove spazio personale e igiene saranno fondamentali. Per questo i veicoli Jaguar Land Rover sono già stati progettati per il benessere dei passeggeri, con innovazioni come il Driver Condition Monitor, la cancellazione del rumore del motore e la ionizzazione dell’aria in cabina con filtri PM2.5, che catturano allergeni e polveri sottili.
Come funziona il touchscreen contactless Jaguar Land Rover
Le prove dimostrano che la gestualità ed il tempo necessario all’azionamento del touchscreen vengono dimezzati e al contempo si limita la diffusione di batteri e virus. Il dispositivo, tramite l’intelligenza artificiale, determina quale sia la selezione voluta fin dall’inizio del puntamento, velocizzando l’operazione di scelta. Un rilevatore di gestualità usa sensori di controllo visivo o a radiofrequenza per combinare le informazioni contestuali per anticiparne in tempo reale le intenzioni.
Lee Skrypchuk, Human Machine Interface Technical Specialist di Jaguar Land Rover, dichiara
“In concomitanza con l’allentamento del lockdown nei vari Paesi, notiamo come molte transazioni quotidiane vengano svolte tramite touchscreen, dall’emissione di ogni tipo di biglietti agli acquisti nei supermarket, alle applicazioni industriali e di produzione. La tecnologia Predictive Touch elimina la necessità di toccare il display e potrebbe limitare il rischio di trasmissione dei virus sulle superfici. Il sistema rende anche più sicuri i veicoli, riducendo il carico cognitivo richiesto al guidatore e favorendone la concentrazione sulla strada. Questo è parte del nostro percorso verso Destinazione Zero.”
