In attesa di capire cosa ne sarà di Abarth ora che è nata Stellantis, la Casa torinese ha tirato fuori dal cappello questa one-off, su base Alfa Romeo 4C, omaggiando la 1000 SP creata nel 1958.
Si tratta quindi di una versione moderna chiaramente ispirata alla progenitrice che rimarrà un caso più unico che raro. A ripassare la storia, è ben noto che Alfa Romeo e Abarth collaborarono nel lontano 1955 alla realizzazione di una sportiva leggera che portasse a un nuovo livello ciò che ancora oggi definisce la bontà di un’auto: il rapporto peso/potenza.
Il progetto venne affidato all’ingegnere milanese in forza all’Alfa Romeo, Mario Colucci, e si concretizzò nel 1958 con la produzione dell’Abarth 1000 SP, dove SP sta per Sport Prototipo. Nacque così una coupé compatta basata su un telaio di tipo tubolare in acciaio, “vestita” da una carrozzeria realizzata da Bertone su disegno di Franco Scaglione, e spinta da una versione rivista del quattro cilindri della Giulietta Sprint Veloce (ridotto nella cilindrata) posizionato centralmente e capace di erogare 105 CV (la velocità massima era di 230 km/h). Ne furono costruiti 50 esemplari.
55 anni dopo, ecco la nuova Abarth 1000 SP: della “vecchia” 1000 SP è rimasto poco se non i tratti molto morbidi. Sotto c’è la monoscocca in carbonio resa celebre dalla 4C così come dalla supercar compatta di Arese sono state riprese le proporzioni e il 1.7 da 240 CV. Non mancano gli iconici fari anteriori puntiformi e i fanali rotondi al posteriore. Essendo priva del tetto, la casa, per proteggere gli occupanti, ha predisposto sui vetri dei deflettori laterali sagomati che scendono verso il posteriore.
Niente da fare. Chi ne è rimasto affascinato, dovrà rassegnarsi. La nuova 1000 SP è nata in esemplare unico e verrà mostrata da Abarth nelle più importanti manifestazioni dedicata alle auto storiche.
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