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Apple car: dal design alla tecnologia, cambio di strategia in corsa

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È arrivato, ed è già in vendita anche in Italia, il nuovo iPhone 7, e insieme a lui l’Apple Watch Series 2. Rivoluzionari o meno, soprattutto il primo, sta a voi giudicare, ma le file dei fan dei prodotti Apple non si sono certo fatte attendere durante il primo giorno di commercializzazione, con la nuova colorazione Jet Black già esaurita in fase di pre-ordine.

Per due nuovi prodotti ce n’è uno oggetto di molti rumors nei mesi scorsi però, che potrebbe non vedere la luce tanto presto.

Si tratta della Apple Car, il progetto conosciuto come Project Titan. Secondo un articolo apparso sul New York Times, che cita tre fonti vicine ad Apple, la nuova rivoluzione che si aspettava di lanciare il colosso di Cupertino, dopo iPod e iPhone, starebbe incontrando più di una difficoltà.

Ci sarebbero decine di licenziamenti all’interno del team formato da un migliaio di persone che da due anni stavano lavorando al progetto auto, a cui capo era stato messo un veterano Apple come Bob Mansfield dal luglio scorso.

Quale siano i problemi non si sa, visto che come sempre Apple – non ha mai nemmeno confermato l’esistenza del progetto – si è trincerata dietro un no comment.

L’ipotesi più accreditata è quella che la progettazione di un’auto richieda troppo tempo, e in questo settore Apple, non potrebbe mai essere rivoluzionaria nel breve periodo, trovandosi a competere con dei big che, di come si progetta e produce un’auto, ne sanno qualcosa da più o meno 100 anni: Mercedes, Ford, Volvo, GM.

Ci sono poi le tech companies come Google, diretta competitrice di Apple, LeEcho e Uber, che hanno stretto accordi con costruttori, e viceversa, per testare la tecnologia su auto già pronte per essere messe su strada.

Che fare quindi? Mansfield trovandosi di fronte a questi interrogativi, avrebbe deciso di cambiare il focus del progetto Titan. Lasciare, per il momento, l’obiettivo di costruire un’auto in pieno stile Apple, quindi con una cura maniacale per il design, e concentrare tutte le risorse sullo sviluppo della tecnologia da mettere sulle auto a guida autonoma.

La strada, in ogni caso, sembra tracciata. Apple, in cerca di diversificare la propria attività vista la saturazione del mercato smartphone e tablet, in questo settore, quello automotive, si trova al momento, nel ruolo di inseguitrice di Google, che ha già stretto accordi con case automobilistiche, Ford e FCA su tutti, e dei big dell’auto come Mercedes che ha già in commercio la Classe E, con tecnologie che su alcune strade consentono la guida semi-autonoma.

Ad Apple, toccherà stringere qualche accordo con delle case auto, magari con Tesla, spesso accomunata alla casa della mela morsicata per il fatto di aver reso cool tecnologie verso cui si crea una certa diffidenza da parte del pubblico.

La guida autonoma è proprio una di queste. Riuscirà Apple a restare tra i leader anche in questo settore?

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