Il Gruppo francese fa marcia indietro sulla divisione
dedicata ai servizi di mobilità: stop immediato alla produzione dell'erede
della Twizy e chiusura del brand Mobilize. Sopravvivono solo i servizi
finanziari e di ricarica.
È durata meno di un anno l'avventura della
Mobilize Duo.
Renault ha deciso di chiudere bruscamente la sua divisione dedicata ai nuovi
servizi di mobilità, segnando la fine prematura del quadriciclo elettrico che
avrebbe dovuto raccogliere l'eredità della iconica Twizy.
Una decisione drastica, annunciata dal CEO François Provost,
che ridisegna le strategie del gruppo francese e sancisce l'addio anche ai
servizi di car sharing come Zity. Ma cosa ha portato a questo improvviso
stop?
Il flop della Duo: troppo costosa per la città
Lanciata con grandi aspettative meno di 12 mesi fa, la Mobilize
Duo (e la sua variante cargo Bento) doveva essere la risposta di
Renault alla crescente domanda di micro-mobilità urbana. Omologata sia come
quadriciclo leggero (L6e) che pesante (L7e), prometteva standard di sicurezza
superiori alla media, offrendo airbag, climatizzatore e sedili riscaldati in un
corpo vettura di soli 2,43 metri.
Tuttavia, il mercato ha emesso un verdetto diverso. Uno dei problemi? Il prezzo e probabilmente l'offerta economica. Con un listino di partenza di 9.990
euro, la Duo si è posizionata in una fascia troppo alta rispetto alla
concorrenza spietata della Citroën Ami, che costa circa 1.500 euro in
meno, ma soprattutto le formule di acquisto a quanto pare non hanno convinto del tutto nei primi mesi di lancio.
Stop a Zity: la crisi del Car Sharing
La chiusura di Mobilize non riguarda solo la produzione di
veicoli, ma smantella l'intera infrastruttura di servizi di condivisione. Il
servizio di car sharing Zity by Mobilize, che utilizzava una flotta di
Dacia Spring, è la seconda vittima eccellente.
Dopo aver abbandonato Parigi a inizio 2024 a causa dei
continui danni alle vetture, Zity ha annunciato a sorpresa la cessazione delle
attività anche a Milano (dove operava con 650 auto) e a Madrid. I
costi di gestione elevati e i margini ridotti hanno reso il modello di business
insostenibile secondo i vertici Renault.
Cosa sopravvive del marchio Mobilize?
Il CEO Provost è stato chiaro: la divisione chiude per
"scarse prospettive finanziarie". Le attività non profittevoli
vengono tagliate, ma il nome Mobilize non sparirà del tutto, rimanendo attivo
solo dove i conti tornano.
Cosa resta attivo:
- Mobilize
Financial Services: Il ramo finanziario del gruppo continuerà a
operare sotto questo brand.
- Charge
Pass: Proseguono le operazioni legate alla ricarica elettrica. Il
servizio, che offre accesso a oltre un milione di colonnine in Europa a
tariffe agevolate, è considerato strategico e verrà mantenuto (reintegrato
direttamente sotto il controllo di Renault).