Anche l’Amministrazione Comunale di Torino, con il Sindaco Stefano Lo Russo, cambia tutto ed introduce una nuova Zona a Traffico Limitato Ambientale, una ZTL 2.0 che andiamo a raccontarvi. Questo risulta essere l’obiettivo della Giunta, ovvero abbassare in maniera considerevole le emissioni di anidride carbonica nella città, cosa che in questo modo si potrebbe ridurre in maniera sostanziale
Gli enti locali sono allo studio per la nuova Zona a Traffico Limitato ambientale
Per ora si tratta di un progetto allo studio da parte delle istituzioni locali, tuttavia, come riporta anche l’Ansa, stanno emergendo importanti sviluppi in merito. Gli enti locali di Torino avrebbero individuato, per sommi capi, l’area che verrebbe interessata dal provvedimento. Per ora sarebbe solo una prima proposta, soggetta a eventuali modifiche in un secondo momento. Per l’adozione completa servirà, infatti, anche il parere favorevole dalle autorità regionali e dal ministero dei Trasporti, facenti capo a Matteo Salvini.
In queste ora sono giuste alla Commissione consiliare nuovi aggiornamenti tant’è che l’assessore Chiara Foglietta è intervenuta sulla questione, evidenziando come manchino ancora numerosi particolari e per ora si parlerebbe solamente di sommi capi ancora da stabilire con certezza. Anche per quanto riguarda le tempistiche d’attuazione non esistono date certe, si sa solo che questa modifica verrà fatta, ma non esiste a conta un calendario pronto. L’unica cosa certa è che la Regione Piemonte ha costituito un gruppo di lavoro con il ministero dei Trasporti.
A nome del Comune, Chiara Foglietta spiega di attendere le opportune delucidazioni su alcune questioni passate. Entrando nello specifico, rimane fondamentale chiarire con le dovute opportunità per le future telecamere della Zona a Traffico Limitato Ambientale di elevare delle multe ai mezzi non a norma: in caso contrario, la manovra risulterebbe non avere basi solide per poter sussistere. “La barriera elettronica potrebbe essere attivata lungo i corsi Dante, Lecce, Novara, Potenza, Tirreno, Tortona, Trapani, Vigevano e l’asse lungo il Po” spiega Foglietta a fine intervista.
Più di 80 telecamere e un investimento corposo
Tra i nodi principali da sciogliere rimane il grosso investimento iniziale da sostenere per installare tutte le 80 telecamere. La Regione Piemonte, ad oggi, ha stanziato un budget di 3.000.000 euro, che andranno integrati per completare l’opera. Ad oggi però non è dato sapersi se i portafogli potrebbero essere allargati, oppure non vi saranno ulteriori stanziamenti. Inoltre, risulta ancora da definire anche chi si farà carico degli oneri amministrativi.
Stando alle consuete voci di corridoio potrebbe occuparsene 5T, la società pubblica addetta al controllo del traffico del capoluogo torinese. Soltanto per avere accesso alla piattaforma in grado di riconoscere le targhe risulta necessario un’investimento di 3.000 euro all’anno.
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