Nonostante i noti problemi con cui deve fare i conti
Stellantis, uno su tutti il famoso
1.2 con cinghia a bagno d'olio, è innegabile che dietro le quinte si lavori sull'elettrificazione specie ora che si è compreso quanto l'elettrico stia ancora faticando per affermarsi come la tecnologia di riferimento. La multinazionale, sotto la guida del nuovo CEO Antonio Filosa, è già impegnata in diversi progetti. E uno di questi è appena stato svelato secondo quanto affermato dal magazine spagnolo Motor.es.
La fuga di notizie su un brevetto ha rivelato la nuova tecnologia su cui sta lavorando Stellantis per sconvolgere il competitivo mercato delle auto ibride e, in particolare, delle ibride plug-in (PHEV). Posizionate come fase intermedia verso la mobilità completamente elettrica, le ibride "ricaricabili" sono pensate per offrire i vantaggi sia della guida in elettrico sia della comune guida a motore a scoppio. Non sorprende quindi che continuino a guadagnare consensi nei principali mercati, come dimostra la crescita delle immatricolazioni anche a luglio in Italia. Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica. Anche la tecnologia PHEV presenta ampi margini di miglioramento. Ed è proprio questo l’obiettivo della nuova tecnologia firmata Stellantis.
Stellantis ha la soluzione a uno dei grandi problemi degli ibridi
Uno dei principali problemi con cui devono confrontarsi le auto ibride, specialmente i modelli plug-in a lunga autonomia, è la posizione del motore elettrico rispetto al termico, in questi casi sempre anteriore. Se collocato davanti alla trasmissione si registrano cali di potenza durante la cambiata. Se invece viene collocato dietro, seguendo uno schema già adottato da alcune plug-in, l’esperienza di guida risulta più fluida, ma è necessario un motore più potente per ottenere lo stesso risultato.
Stellantis vuole risolvere questo problema. Lo dimostra un brevetto che svela la nuova tecnologia con cui Stellantis intende offrire il meglio di entrambe le soluzioni: massimizzare l’autonomia e le prestazioni. Il brevetto, pubblicato il 5 agosto, descrive un "cambio ottimale delle marce nei sistemi di trazione elettrificata". L’idea è trovare un modo per controllare al meglio la fluidità di marcia a prescindere dalla posizione degli organi di movimento, distribuendo in modo ottimale la coppia tra di essi per ottenere la migliore esperienza possibile.
I sistemi attuali con motori prima e dopo il cambio di marcia normalmente trasferiscono la coppia del motore posteriore alla trasmissione durante o contemporaneamente al cambio. Quando ciò accade, si registrano perdite di autonomia e peggioramenti nella guida: dissipazione termica, slittamento delle frizioni e bruschi cambiamenti di coppia.
Cambi più fluidi e maggiore autonomia per gli ibridi Stellantis
Nel sistema di Stellantis, alcuni sensori monitorano la catena cinematica per inviare segnali a un controller, incaricato di determinare la distribuzione di coppia più efficiente e successivamente dare istruzioni ai motori per eseguire le proprie funzioni. Il brevetto registrato mostra diversi esempi di funzionamento. In alcuni casi il sistema invia dolcemente tutta la coppia al motore posteriore, mentre in altri la distribuzione è più repentina.
Una volta completato il cambio di marcia, il sistema esegue una nuova analisi per tornare alla distribuzione di coppia più ottimale. Con questa tecnologia, i cambi di marcia saranno più fluidi, migliorando il comfort di guida. Ma senza dubbio il vero vantaggio sarà l’aumento dell’efficienza, quindi una diminuzione dei consumi e un'aumento dell'autonomia.
Fonte: Motor.es